Angela Kinczly

Angela Kinczly – “Tense Disorder” EP
Data di uscita: 5 dicembre 2016
Etichetta: Neurosen/SRI Prod’s

Il ritorno sulle scene dell’artista bresciana in una nuova veste e con la produzione artistica di Francesco D’Abbraccio degli Aucan.

(press page riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)

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Tense Disorder Ep

Dopo un periodo di silenzio di circa tre anni torna sulle scene l’artista italo-ungherese Angela Kinczly. Dopo l’album “La visita” (Qui Base Luna, 2013), Angela vive un periodo di stallo creativo. Il nuovo ep dal titolo “Tense Disorder” (Neurosen/SRI Prod’s, 2016) rappresenta un ritorno a galla come dopo aver trattenuto il fiato fino all’ultimo, un rialzarsi dopo un lungo sonno. Dal punto di vista musicale si vira decisamente rotta rispetto al passato: abbandonata la lingua italiana e l’approccio pop-cantautorale, ora ci si immerge in atmosfere elettroniche di stampo mitteleuropeo. Dubstep, techno-ambient, sonorità care alla Bristol di fine Anni ’90 e alla Berlino degli Anni X: così nascono i brani del nuovo lavoro discografico. Fondamentale l’incontro con Francesco D’Abbraccio degli Aucan, band con cui Angela aveva collaborato per il loro album “Black Rainbow” (La Tempesta Internatonal, 2011), e che ha curato la produzione artistica dei primi tre brani di “Tense Disorder” i quali rappresentano una sorta di concept. Ciascun brano riconduce a tre differenti dimensioni problematiche dell’esistenza: nevrosi, paranoia e stalking (persecuzione/amore morboso). Sono i mali invisibili che contraddistinguono le società benestanti e apparentemente pacifiche da quelle che vivono invece nel conflitto, nella sottomissione e nella povertà. Queste distorsioni modulano in intensità, si celano o si palesano negli individui, laddove la quotidianità è costretta ad essere più pensata – poiché vissuta in larga parte virtualmente – che esperita, agita direttamente e concretamente. La quarta traccia “A Notion” prodotta invece da la Tarma, risolve questi contrasti del pensiero e della persona in un gioco di parole e immagini, e rappresenta la risoluzione pacifica dei conflitti descritti nei tre brani iniziali.

Tracklist

1. Tense Disorder
2. Spies
3. Dark Secret Love
4. A Notion

Credits

All Songs by Angela Kinczly
Produced by Francesco D’Abbraccio, except #4 produced by la Tarma
Recorded @ Intellilab and Studio Frames in 2015, except #4 recorded @ Neurosen in 2016
Mastered @ Tapewave Mastering
Front cover by Studio Frames

Track by Track

1.Tense Disorder/Nevrosi
Una frenesia di azioni ripetitive di una quotidianità sempre uguale a se stessa scorre parallela al mondo delle idee e dei sogni affissi al muro. Sono i pensieri ricorrenti e insoluti. Sono le ragioni che adduco, anche se conosco la loro debolezza: troppo spesso la logica è inutile. Ci vorrebbe un’azione inedita per rompere questo circolo vizioso, questo tempo ciclico dove tutto è solo apparentemente regolare seppure ritorni con variazioni minime che ne impediscono il controllo totale e la vera rinascita a una nuova vita.
A occhi chiusi, le immagini che la retina proietta sull’interno della palpebra sono puntini minuscoli che diventano galassie immense e pesanti: schiacciano gli occhi e mi risucchiano al loro interno, facendomi sentire infinitamente minuscola e in balìa di forze che non posso controllare. Ma i puntini non vanno da nessuna parte, e io con loro, sono solo accadimenti ottici ma niente accade sul serio.  Infine, questo turbamento non si esaurisce in se stesso ma dallo scontro col fondo genera nuova energia, al limite dello sfinimento. Qualcosa rinasce nel sangue disturbato: un soffio di creatività, che diventa un’idea, che si concretizza in una canzone.

2. Spies/Paranoia
Se osservi la gente, ti accorgi che talvolta è meglio che leggere un libro o vedere un film. Osserviamo e siamo osservati, ci sentiamo osservati. Alcune persone attirano in particolare l’attenzione, io di alcuni mi chiedo come si sentano.
Nella nostra testa si svolge un dialogo, un film parallelo, la testa non si zittisce mai, il giudizio, l’avversione, l’empatia. Siamo osservatori osservati.

3. Dark Secret Love/Fissazione, Persecuzione (Stalking)
Amare fino ad arrogarsi il diritto di non rispettare più i confini della persona, sentire su di se’ lo sguardo fastidioso di chi ti vuole possedere e cerca di ottenere la tua fiducia. Ti manipola fino a farti sentire e farti dire quello che vuole sentirsi dire.
Una poesia di William Blake, “The Sick Rose”, (Songs of Innocence and Experience, 1794), ha colpito tempo fa la mia immaginazione fino ad arrivare nelle parole di questa canzone.

O Rose thou art sick.
The invisible worm,
That flies in the night
In the howling storm:

Has found out thy bed
Of crimson joy:
And his dark secret love
Does thy life destroy.

4. A Notion/Guarigione
Testo e musica nascono come un gioco sulle sonorità delle parole e sui doppi sensi di cui esse sono alla base (A Notion – un concetto – vs. An Ocean – un oceano), che è poi anche il loro grande potere evocativo quando usate in maniera libera, ovvero permettere una potenzialmente infinita e soggettiva libera combinazione di significati. La poesia è un gioco libero che non soggioga tramite idee, ma sprigiona collegamenti inediti; é bellezza, e non brutture di sovrastrutture del pensiero; è spontaneità e genuinità, non cemento. Siamo io e te. Liberamente ispirato al film “The Big Lebowski” dei fratelli Coen.

Bio

Nasce e vive a Brescia, malgrado il cognome che rivela le sue origini ungheresi. Intraprende lo studio della musica da bambina con il clarinetto e la chitarra, diplomandosi in chitarra classica presso il conservatorio cittadino. Dopo aver frequentato contemporaneamente cantine di rockettari visionari, formazioni cameristiche classiche e marching band, comincia a scrivere canzoni di suo pugno alla chitarra, e inizia ad esibirsi in duo col chitarrista Maurizio Rinaldi. Registra in breve tempo un primo lavoro omonimo insieme a Isacco Zanola (elettronica, piano, basso) e Maurizio (chitarra, effetti), nel quale la ricerca sonora va oltre il puro cantautorato, è una miscela di elettronica, influenze jazz e folk.
Nel 2007 pubblica il suo primo album, “The Legendary Indian Aquarium and Other Stories”, prodotto e registrato da Isacco Zanola, per Kandinsky Records, con distribuzione Audioglobe. Il disco riceve ottime recensioni, le canzoni in esso contenute spaziano tra diversi generi e idiomi e il lavoro viene etichettato come ‘elettrofolk’. L’attività promozionale, oltre ad interviste per radio e giornali, si basa soprattutto su numerosi concerti principalmente nel circuito indie.
In questo periodo si consolida anche la collaborazione con la musicista Ombretta Ghidini e l’attrice Laura Mantovi insieme alla quali fonda il trio folk “Freaky Mermaids”. Pubblicano proprio nel 2007 il loro primo EP “Freaky Circus” (2007), cui farà seguito un disco “Moonshine Once Betrayed Me” nel 2011, entrambi contenenti composizioni originali scritte dalle due musiciste.
Nel 2008 Robert Kirby, collaboratore di Nick Drake, scrive un arrangiamento orchestrale di un brano di Angela, “Jane’s Choice” che viene eseguito durante una serata in omaggio a Drake con l’orchestra diretta da Kirby stesso (Festival della creatività, Firenze), alla quale partecipano anche Roberto Angelini e Marco Parente.
Il 2009 segna l’inizio di una nuova fase creativa scaturita dall’incontro con Stefano Castagna (Ritmo&Blu) che ha portato alla realizzazione di “Phoenix” (Segesto Invenzioni, aprile 2010), un Ep contenente cinque canzoni inedite, che segnano una svolta artistica su più fronti: nella scelta dell’italiano per i testi e nella strumentazione arricchita da nuove collaborazioni (Elisabetta Citterio, Corimé, Giovanni Ferrario, Luca Formentini, Carmelo Leotta, Emanuele Maniscalco e Massimo Saviola).
Nell’agosto 2010 partecipa insieme a Max Gazzè in un tributo al concept album dei Genesis “The Lamb Lies Down on Broadway” tenutosi a Firenze.
Collabora con Aucan, insieme ai quali scrive e interpreta “Blurred”, contenuta nel loro ultimo disco “Black Rainbow” uscito a febbraio 2011 (La Tempesta International).
Nel 2013 pubblica il suo ultimo disco “La visita” per Qui Base Luna sempre sotto la produzione di Stefano Castagna, undici nuove composizioni frutto di un lungo percorso di elaborazione artistica sia nei testi, tutti in italiano, che nella musica.
Nel 2014 presta la propria voce al singolo “Vertigo” dei bresciani Pink Holy Days. A luglio di quell’anno è ospite a Casa Bertallot, la nuova trasmissione radio del rinomato DJ, per una diretta alla quale partecipa con un mini live e un’intervista.
Docente di chitarra in diverse scuole della sua città, collabora con vari progetti della scena locale (Teatro 19, Claudia Ferretti, Jet Set Roger, Allumettes Tempete, Giovanni Peli).

Foto Promozionali

(Credits: Francesco D’Abbraccio)

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