Blue Willa – Blue Willa

[en]Trovarobato – TRB 036 // distr. Audioglobe // out 21 January 2013[/en]
[it] Trovarobato – TRB 036 // distr. Audioglobe // 21 gennaio 2013 [/it]

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Siamo lieti di presentarvi il debutto omonimo dei Blue Willa, un progetto destinato a lasciare un segno importante nel panorama musicale indipendente italiano. Si tratta di un debutto, ma i Blue Willa sono una creatura che nasce dalla lunga militanza underground di quattro musicisti che col nome Baby Blue per sette anni, tre dischi e centinaia di concerti si sono fatti le ossa nella scena musicale italiana. L’incubazione di questo progetto ha definito l’obiettivo comune su cui convergono i quattro differenti approcci dei componenti del gruppo: elementi e sentimenti punk, noise, folk, hardcore, cabaret, blues sono l’ossatura delle canzoni che ne scaturiscono. Il disco uscirà a gennaio 2013, produzione indipendente frutto della collaborazione tra il gruppo e La Famosa Etichetta Trovarobato.
Blue Willa è il fermo-immagine di qualcosa che è scaturito giorno per giorno, che è impossibile catturare (è quello che succede qui e ora durante i concerti) ma che con buona approssimazione si è provato a restituire in un formato compatto e riproducibile. Per questo la band ha cercato di coinvolgere un’artista con un orizzonte visionario stupefacente come Carla Bozulich, già alla testa di progetti ambiziosi come Evangelista, The Geraldine Fibbers, Scarnella, Ethyl Meatplow. Le affinità tra la band e Carla tracciano un percorso trasversale in costante movimento in una terra di mezzo tra Pixies e Diamanda Galás, Kurt Weill e Iggy Pop, echi di torride melodie mediterranee e richiami di nativi americani, paesaggi sonori solcati dalle fantasticherie di Edgar Allan Poe o Italo Calvino, rumori inquietanti, animali, campane, gitani, punk.
Nei tanti anni vissuti a fianco di questi musicisti abbiamo aspettato a lungo questo momento, l’uscita del disco che potesse restituire a pieno l’emozione della loro musica e che trovasse un punto di equilibrio tra le loro diverse anime. Signori, il momento è arrivato: ecco a voi i Blue Willa, per noi una esperienza coinvolgente e totalizzante.
Blue Willa, un buco nero che si nutre di emozione ed energia.

Il disco

La guida ammaliante di queste nuove undici canzoni è la voce di Serena Alessandra Altavilla, che volteggiando, stregata, si mescola con la voce tormentata e la chitarra nervosa e tagliente di Mirko Maddaleno: una bizzarra architettura tenuta insieme dalle ritmiche solide, pur rarefatte, suggerite dal bassista Lorenzo Maffucci e dal batterista Graziano Ridolfo.
La ricerca di un suono che corrispondesse esattamente alle nuove idee ha previsto che la band chiedesse aiuto a una persona che amava incondizionatamente e per la quale intuiva la possibilità di una reale empatia. “Abbiamo chiamato Carla Bozulich – spiegano i Blue Willa – che avevamo incontrato a Firenze circa quattro anni prima, chiedendole di curare la produzione del nuovo album. Lei si è subito immedesimata nel progetto e attivata per avviare il lavoro”. “Abbiamo trascorso dieci giorni nella campagna emiliana – proseguono -, fianco a fianco con Carla e con il fonico Davide CristianiCarla si è presa a cuore le canzoni e i suoni, concedendosi anche come cantante e musicista in diversi momenti; ha proposto forme diverse e un nuovo immaginario che le raccogliesse; ha fatto sì che suonassero acquatiche, squillanti, capovolte: una specie di musica rock subacquea dagli anni Trenta. Questa musica si è quindi spostata alle pendici dell’Himalaya e successivamente a Parigi, dove è stata mixata e riequilibrata. Ci piace pensare che qualcosa di questi luoghi, così come qualcosa della nostra provincia, da cui queste canzoni sono scaturite, sia rimasto impigliato nella trama di questa musica”.
Il disco è stato prodotto da Carla Bozulich e da lei registrato con Davide Cristiani presso il Bombanella Soundscapes di Maranello (MO) tra marzo e aprile 2012. Il mixaggio è stato realizzato da Carla Bozulich al Bombanella Soundscapes, a Dharamshala, India, e al Jitterbug Studio di Parigi nel maggio 2012. Elementi di registrazioni d’ambiente raccolte in India sono confluiti nel mixaggio finale. La pre-produzione del disco era stata curata da Luca Magni a Ferrara durante l’estate del 2011. Il mastering è stato effettuato da Giovanni Versari presso La Maestà, Tredozio (FC) nel giugno 2012. Parte integrante del progetto è l’ artwork curato da Alessia Castellano. Tutti i brani sono pubblicati da A Buzz Supreme.
Il processo produttivo ha seguito di giorno in giorno vie teoriche e tecniche diverse, che di volta in volta ha prescritto di mettere costantemente in discussione forme, certezze, metodi tradizionali. E’ stato durante questa esperienza di studio che ha preso forma il nome Blue Willa, catalizzando la decisione di cambiare oltre alla forma anche il nome che li legava (una necessità dovuta anche a un problema di omonimia sul nome Baby Blue con un’artista londinese). Lo studio si è offerto come una sorta di casa-monastero in cui le visioni della notte e i sogni ad occhi aperti del giorno, in un ciclo stralunato dettato dai capricci del jet lag e dalla straordinaria concentrazione del lavoro, si sono sovrapposti in semi-coscienza alla realtà e all’ambiente.

 

bluewilla.com
label & booking: trovarobato.comsferacubica.it
promo & management: andrea@abuzzsupreme.it
behance.net/cuoredicane
vimeo.com/pamelamaddaleno

 

Antefatto

Blue Willa nascono a partire dalla lunga esperienza dei Baby Blue, band della quale facevano parte Serena Alessandra AltavillaMirko MaddalenoGraziano Ridolfo e Duccio Burberi. Nati nel 2004, i Baby Blue si sono esibiti in centinaia di concerti in giro per l’Italia, pubblicando un EP omonimo, un disco autoprodotto intitolato Come! (con la produzione artistica di Paolo Benvegnù) e un album con Trovarobato nel 2010 dal titolo We Don’t Know. Sempre nel 2010 entra a far parte della band Lorenzo Maffucci, già organizzatore di eventi di contaminazione tra le arti e solista nel progetto Mangiacassette, suonando il basso nel tour che segue l’uscita del disco e sostituendo Duccio nella formazione.
Alla fine di un lungo tour italiano, con un paio di puntate estere tra cui il festival “Monkey Week” in Spagna e dopo la pubblicazione in video di uno dei concerti più rappresentativi del tour, i Baby Blue registrano i provini di una decina di nuovi brani che poi arriveranno a Carla Bozulich, che accetterà di produrre il nuovo album.
Al termine delle registrazioni, visti i numerosi avvenimenti che nel frattempo hanno portato ad una drastica evoluzione del suono e delle intenzioni del gruppo, il gruppo decide di cambiare il nome in Blue Willa. Prima ancora che il disco omonimo sia uscito, la band comincia a farsi conoscere all’estero, suonando in Germania (partecipando anche al festival Reeperbahn di Amburgo), Svizzera, Austria, Slovenia, Croazia, Serbia, Slovacchia e Repubblica Ceca.

Ignore the Noise in the Amp

E’ il video di circa 30 minuti che sarà visionabile gratuitamente tramite un link che si troverà all’interno delle copie fisiche del disco, da Gennaio 2013.
Ignore the noise in the amp (or How Blue Willa made an album with Carla Bozulich) è un prodotto atipico, un short documentary, o un making of del debutto discografico dei Blue Willa. Diretto e girato da Pamela Maddaleno, costituisce un piccolo viaggio filmico, notturno, traballante e onirico all’interno del processo di creazione dei Blue Willa segnato dall’incontro con Carla Bozulich. Il film racconta quasi in punta di piedi i giorni passati chiusi in una grande casa/studio di registrazione in cui il gruppo, lavorando giorno e notte, si abbandona incondizionatamente nelle mani di Carla che, senza mai snaturare un progetto in cui dimostra di credere tantissimo, conduce il gruppo esattamente là dove il gruppo voleva andare.
Senza mai interpellare i protagonisti e senza mai abbandonare il luogo della creazione la camera filma con pudore e delicatezza la musica che poco a poco si compone e prende forma davanti agli occhi dello spettatore che ha il privilegio di entrare nel “giardino segreto” della nascita di un album. Pamela Maddaleno, filmmaker italiana, vive a Parigi e segue i Blue Willa (prima Baby Blue) fin dai loro esordi. La sua ricerca si dirige verso un linguaggio personale per rappresentare la musica attraverso le immagini fotografiche (in movimento e non).

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Blue Willa

Blue Willa is both a record and a four-piece band.

Hailing from Tuscany, the band continues a story which has already lasted seven years and three records so far. When they were starting work on their new album, they decided to carry on their pursuit for a sound that would fit neatly onto their ideas by asking a person they unquestionably loved to help fulfill it. They called on Carla Bozulich, who they had met in Florence some four years ago, and she immediately got involved and interested in Blue Willa’s plans. They spent ten days in the Italian countryside working side by side with her and their sound engineer, Davide Cristiani. Carla took care of their songs and sounds, proposing shapes and a whole new imagery for them. The resulting sounds feel aquatic, ringing and overturned: a sort of underwater rock music from the Thirties.
This music then went on to be mixed and fixed on the Himalayan mountainside and in Paris: it is a pleasant thought to imagine that something from these places – as well as from the Tuscan provinces – got entangled and caught inside these songs. The band had been touring and recording for years with the name Baby Blue, but the resulting sounds were so new and different that the time had come for a new form. Thus the new name: Blue Willa.
These eleven new songs are driven by Serena Alessandra Altavilla’s haunting vocals, which flutter and overlap with Mirko Maddaleno’s mournful singing and edgy guitar playing. This dizzy architecture is held together by the robust, although sparse, rhythm scores by bass player Lorenzo Maffucci and drummer Graziano Ridolfo.
The affinities between the band and Carla draw a dazing route that keeps drifting halfway through Pixies and Diamanda Galás, Kurt Weill and Iggy Pop. What we have here is a mashup of sweltering Mediterranean melodic heritage and hypnotic American calls, soundscapes that could emerge from reveries by Edgar Allan Poe or Italo Calvino, eerie noises and animals, bells, gypsies and punks.
Titled simply Blue Willa, their debut album is due for release on 21 January, 2013.

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Download album

Management

Andrea Sbaragli
email: andrea@abuzzsupreme.it
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