Deut “From the other Hemisphere”

DEUT
“From the other Hemisphere”
Data d’uscita: 3 febbraio 2023
Label: Autoprodotto

(presspage riservata alla stampa, non pubblicare)

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Dopo quattro anni di scrittura, tra passi indietro e in avanti DEUT chiude il suo primo album “From the other Hemisphere” concepito come proseguimento dell’EP “A running start” del 2019.
Una raccolta di dieci pezzi in forma di diario personale nel quale continua il racconto sulle tematiche a lui care: il mondo onirico, l’intimità, lo sfruttamento emotivo, la società del lavoro, il futuro delle generazioni e la morte.
I testi provengono “dall’altro emisfero” cerebrale, nati nelle stanze a cui non sempre si riesce ad accedere e qui la composizione serve per parlare con una parte del sé che non si conosce in una forma di meditazione spontanea e di dialogo non sempre bilaterale. Lì si può incontrare l’inconscio e più precisamente le pulsioni e le paure che noi tutti sentiamo e, per raccontarle, c’è l’esigenza terapeutica di restituirle al presente su fogli di carta per poi esorcizzarle o ricordarle cantandole.
Questi temi forti sono mascherati da melodie dolci e ricercate o composizioni volutamente semplici. Arrangiamenti che a tratti ingannano, quasi bipolari, tra il naif del pop e la complessità della musica progressive, l’ambient e l’alt-rock, il folk e la musica elettronica scura. Ciò che ne esce è supportato dal connubio acustico/sintetico, un piccolo mondo sonoro fatto di sample, errori campionati, rumori di fondo, sintetizzatori cupi e batterie elettroniche. Una ricerca sonora sapientemente amalgamata da David Campanini che, come in “A running start”, ha curato la produzione e l’aspetto sonoro con l’autore dando la giusta forma alle bozze del suo diario musicale.
L’album è un involucro per raccontare il dualismo, la contraddizione interna, il senso di inadeguatezza e la frustrazione causata dalla modernità ma soprattutto dalle proprie emozioni. Un esorcismo laico con il quale poter distendere le tensioni.
Vicino stilisticamente al primo EP ma con più sfumature e influenze sonore, l’LP vuole mantenere i toni malinconici e scanzonati, la forma di canto “dialogato” dove anche i pezzi più forti ritmicamente possano sembrare sussurrati.
L’intento che accomuna i due lavori è quello di cercare una prossimità con l’ascoltatore con delicatezza, ma c’è comunque una tensione inesplosa di fondo, che preme quasi con violenza rimanendo sopita e nascosta nella nevrosi di alcune composizioni.
Non tutto riesce ad uscire dall’altro emisfero.
Il disco in alcuni brani è arricchito dalla presenza di tre musicisti: Alessandro Messina (basso e chitarre spaziali), Emiliano Bagnato (chitarre elettriche) e Sofia Bianchi (contrabbasso).

TRACKLIST

  1. Cherry On Top
  2. As A Patient
  3. Nuded Naked Stripped
  4. He Gets Fired
  5. And I Rise
  6. Replace The Sun
  7. When I Breath The Most
  8. Bloom
  9. Push My Fingers Into Your Eyes
  10. Sweet Till You Die

CREDITS

2023 ℗ & © All lyrics & music by Giuseppe Vitale
Arranged by Giuseppe Vitale and David Campanini
Produced by David Campanini and Giuseppe Vitale
Recorded, mixed and mastered by David Campanini at Sonic Lab Studio (La Spezia, SP)

Performed by:
Giuseppe Vitale – vocals, acoustic guitars, glockenspiel, sax, Yamaha PSS-9 Portasound, music box, tammuriello, winds, synth, sampling.
Alessandro Messina – bass guitar on track 2-3-9, guitar on track 3-6
Emiliano Bagnato – guitar on track 3-5-9
Sofia Bianchi – double bass on track 2-8-10
Marika Zanarini – vocals on track 5

TRACK BY TRACK by Deut

01 – CHERRY ON TOP
Un romantico abbandono alla consapevolezza di aver qualcuno in ascolto, sentire forte la necessità di essere compresi e completarsi in questa ricchezza.

02 – AS A PATIENT
La mancanza di una persona scomparsa, mista all’empatia per una persona frammentata e indomabile, legate insieme da un filo conduttore unico e misterioso che mette radici nel tormentato mondo del femminile. Vivere in pieno questa mancanza e come un paziente aspettarne la cura.

03 – NUDE NAKED AND STRIPPED
Occhi nudi, spogliati e svestiti. Un libro aperto e troppo passionale per essere frainteso, cedere all’altro per mancanza di forze. Rivelarsi in piena luce.

04 – HE GETS FIRED
Seguire la grande parata, la farsa sociale del lavoratore modello per poi ritrovarsi a piedi senza un futuro. Obbedire, curare e credere ad affari non propri, una collettività tossica che ci rende vittime di un sistema lavorativo sbagliato alle fondamenta.

05 – AND I RISE
Sollevarsi dopo essere ricaduti nell’ennesima dipendenza, farsi forza con tutto il dolore del passato ormai asciutto e con la compagnia di chi è rimasto indietro come te e comunque continua la sua esistenza in lotta.

06 – REPLACE THE SUN
Un sogno in cui con un volo surreale si sostituisce il sole, l’unico e primo dio. Diventa, nell’inconscio, una probabile metafora dei figli e del futuro. Uno spostamento dell’attenzione nell’epoca dell’iper-cura della prole per accettare che comunque nessuno si sente per davvero a suo agio e al sicuro.

07 – WHEN I BREATHE THE MOST
Quando la paura del fallimento totale si palesa è tutto più vivo, si respira con più intensità, si sentono emozioni e sensazioni trascurate da tempo e si è pronti per mollare tutto, anche se stessi, per poter ricominciare a rimodellare la propria vita.

08 – BLOOM
Sbocciare solo quando si è lasciati soli a camminare i propri passi, senza più sentire il bisogno del passato e del presente, di chi saremo e di chi siamo stati.

09 – PUSH MY FINGERS INTO YOUR EYES
Un’iperbole immaginaria delle violenze che si è capaci di compiere quando si litiga. Spingere metaforicamente le dita nelle orbite di chi, nello stesso istante, cerca di sovrapporre il proprio cuore al tuo. Dividersi in due nel senso di colpa.

10 – SWEET TILL YOU DIE
Accorgersi, alla vista di una foto, di quanto tutto sia cambiato e stia cambiando nel flusso degli anni. Separarsi dentro e fuori pur rimanendo uno e unici. Accettarlo e chiedere asilo nel corpo e nella mente di un amante.

BIO

Giuseppe Vitale in arte Deut ha suonato e cantato in gruppi grunge, prog-metal, teatro canzone (OBL), progressive/sperimentale e synth-pop (U BIT) per poi dedicarsi ad una ricerca personale circondandosi di strumenti giocattolo, oggetti musicali obsoleti, sample e sintetizzatori. Con il progetto solista Deut ha esordito nel 2019 con l’EP “A Running Start”. Nella vita di tutti i giorni si occupa di linguaggi espressivi, educazione ed illustrazione.

FOTO (credits: Alessandro Messina)

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