Fiorino – Il masochismo provoca dipendenza

Frivola Records / data di uscita: 20 gennaio 2015

(press page riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)

Fiorino_HIRES

–> SCARICA IL DISCO <–

Fiorino – Il masochismo provoca dipendenza
Frivola Records

“Il masochismo provoca dipendenza nella misura in cui, col passare degli anni, migliora la performance nel ripetere gli stessi errori. Insomma, si diventa bravissimi a sbagliare.”

Così lo spezzino Fiorino descrive il proprio LP d’esordio “Il masochismo provoca dipendenza” in uscita per Frivola Records il 20 gennaio 2015. Marinaio di professione, cantautore per vocazione, Fiorino canta di nautica da diporto, di ex (sue e di altri), di sensi di colpa, in dieci canzoni, dallo stornello allo stoner, che tirano le somme su esperienze di vita non ancora totalmente digerite.

Fiorino traduce l’indole stomp-folk del proprio spettacolo one-man-band in arrangiamenti carichi di rimandi alle sonorità degli storici cantautori italiani anni ’70 arricchite da una vena elettrica che unisce southern-rock, post-rock, progressive, grunge e stoner. Dieci canzoni che vantano la collaborazione di Lidio Chericoni (Shiva Bakta), Diego Piscitelli (Andi Almqvist), Tommaso Spinelli (membro fondatore de l’Orso) e Daniele Rossi (ThreeLakes).
Un disco prodotto dallo stesso Fiorino assieme al “Dialma Ruggiero”, l’avanguardistico centro giovanile e multimediale spezzino che grazie allo studio di registrazione ospitato al suo interno (NK studio) sceglie e produce ogni anno un artista locale. Troverà poi asilo presso la Casa Medusa, lo studio milanese dove hanno inciso Mauro Ermanno Giovanardi, Amor Fou e Calvino.
Un brano dell’album, La buona occasione, è nato su commissione del video-maker Ivan D’Antonio come colonna sonora dei titoli di coda per l’omonimo cortometraggio con cui quest’ultimo vince il Premio Canon Italia 2013.
Nel frattempo Fiorino continua a tenere col fiato sospeso, oltre a tutte le istituzioni spezzine (Prefetto compreso), tutti i sostenitori che hanno contribuito tramite Music Raiser alla raccolta fondi che l’artista ha intrapreso per ingaggiare un ufficio stampa, promettendo ottimisticamente l’uscita del disco per l’estate 2013. Promesse da marinaio, giacchè, tra le diverse scuse addotte per tranquillizzare i suoi fan circa il crescente ritardo, spicca fra tutte quella dei suoi imbarchi estivi in qualità di marinaio-cuoco, durante i quali, soffrendo astinenze di vario genere, trova gli spunti per canzoni che svilupperà con la stessa lentezza con cui storicizza antichi amori e con cui incide nuovi dischi.

BIO
Nato alla Spezia esattamente sette anni dopo la morte di Bruce Lee, Matteo Fiorino inizia a scrivere canzoni a 27 anni per ricordarsi di dimenticare. Dopo aver militato come chitarrista nella sua prima band, gli U.S.U., si trasferisce a Bologna dove si iscrive al DAMS e dove fonda l’Amaro Quartetto e la Mora romagnola. Imbarcato in estate come marinaio-cuoco sugli yacht, esorcizza il proprio malessere scrivendo canzoni sulle ex (sue e di terzi). Nel 2011 da vita al progetto cantautorale FIORINO e autoproduce l’EP “L’esca per le acciughe”, il suo primo lavoro discografico, della cui title-track Mezzacapa firma il videoclip.

Collabora con il regista Ivan D’Antonio, per il quale scrive la colonna sonora del cortometraggio “La buona occasione”. Dopo aver lavorato a nuovi brani, realizza con successo una campagna di raccolta fondi su Music Raiser. Lo spettacolo one-man-band col quale gira l’Italia lo ha visto sui palchi con lo Stato Sociale, il Pan del Diavolo, Shiva Bakta, Brace, Alessio Lega, Chewingum, l’Orso, Piet Mondrian.

http://www.matteofiorino.it

 

BREVI DALLA STAMPA

Caratterizzato da un eclettismo che si avverte nel corso dei dieci brano, passando agevolmente dal folk allo stoner. Altrove si avverte un cantautorato di ispirazione 80 (come nella sarcastica, battistiana, “Verme solitario”).
John Vignola, Mucchio Selvaggio, febbraio 2015

Il mare porta con sè di tutto e Fiorino, che di mare se ne intende, ha fatto altrettanto. Il suo disco d’esordio è un compendio di suggestioni che arrivano dal cantautorato italiano. Quello storico per intendersi. L’artista spezzino naviga su onde diverse, svirgolando con maggiore convinzione su Lucio Dalla: “La buona occasione” è una citazione in piena regola.
Diletta Parlangeli, Il Fatto Quotidiano, 23 gennaio 2015

Fiorino ha imparato bene la lezione dai cantautori anni ’70: nel suo album, infatti, si respirano echi di Dalla, ma anche di Gaetano. Testi farciti di nonsense e di ironia, ma che nascondono verità e una critica non tanto velata alla nostra Madre Patria e alla società. Il masochismo genera dipendenza è un album all’insegna della leggerezza, realizzato da un cantautore sicuramente atipico e interessante.
Katia Arduini, Losthighways, 30 gennaio 2015
www.losthighways.it/2015/01/30/il-masochismo-provoca-dipendenza-fiorino/

Fiorino usa la chitarra come scialuppa di salvataggio, abusa della musica a suo piacimento per riversare le sue frustrazioni o semplicemente per raccontare cose. Essenziale ed elementare, “Il masochismo provoca dipendenza” è un disco parlato più che cantato; l’attitudine da cantastorie e la “normalità” con cui Fiorino si esprime rendono subito amico il testo di ogni brano, l’ironia e la ripetizione delle porzioni di testo creano piccole dipendenze da cui è difficile scappare.
Carlo Tonelato, Rockit, 9 marzo 2015
http://www.rockit.it/recensione/27640/fiorino-il-masochismo-provoca-dipendenza

Muoversi tra lo stornello e lo stoner implica tra l’altro che in mezzo ci sia di tutto, compresa l’incosciente sensazione di scrivere con naturalezza brani sinceri tra rassegnazione, racconto e riflessione rispetto a storie amorose realmente vissute in prima persona o da altri. Dieci episodi umilmente intrisi di poetiche amare e lucidi pensieri.
Leonardo Follieri, Jamonline.it, 18 maggio 2015
http://www.jamonline.it/recensioni-album/fiorino#.VfL3MGTtmkp

Fiorino ospite di John Vingola a Radio1 Music Club
http://www.musicclub.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-4699e17a-c1ed-4b07-a1c2-b24400fa80cd.html

 

TRACK BY TRACK

STORNELLO DELL’INTERFACCIA
Bifolco tentativo di tango per aprire le danze e dotare l’ascoltatore dei necessari anticorpi per affrontare questo masochistico viaggio musicale dallo stornello allo stoner.

LA BUONA OCCASIONE
Una canzone sul traffico visto dall’alto di un autobus in omaggio alle ballate di Dalla: una “dallata” in piena regola.

AMANDA
Romantica canzone “da viaggio” sull’elaborazione di un lutto sentimentale con tanto di epica parentesi progressive alla Moody Blues e King Crimson prima maniera.

L’ESCA PER LE ACCIUGHE
L’esca è il cuore sofferente, buttato in mare come se fosse un cracker, mentre le acciughe sono i tanti piccoli, continui e crudeli falsi allarmi, lanciati da chi vuole tenerci in scacco. Una canzone sull’attesa, una rumba post-rock.

VERME SOLITARIO ANTROPOMORFO
Una canzone dalle atmosfere soft-reggae, dedicato a tutte le giovani laureate che mollano il moroso per andare in India a cercare loro stesse ma non trovano niente. Una canzone non autobiografica (almeno per ora).

SENSO DI COLPA
Il più grande problema italiano dopo i parcheggi a pagamento, raccontato con un aberrante combo di arcaismi ionici e asprezze 60′ alla Kinks.

MAURO
Una ballata folk graffiata di rock-steady, una canzone sulla ex di un altro (perché poi si sono lasciati, dopo che ho scritto la canzone).

CARATTERI DOMINANTI
Lei era bionda, abruzzese, laureata in cose scientifiche pesantissime e nata sotto il segno del leone: insomma, spietata di default. Un altro pezzo da viaggio, con richiami al southern rock e al nostro folk ’70.

BORGHESIA NAPOLETANA
Una traumatica esperienza da marinaio al servizio della più aberrante alta-borghesia, tipo Giannini in quel celebre film della Wertmuller, ma senza alcuna possibilità di riscattare la propria condizione. E senza poter tenere la barba.

STONER DI PORTOROTONDO
Un’altra canzone sul lavoro, dedicata all’unica presenza umana riscontrabile in costa Smeralda: gli ormeggiatori di Portorotondo. Si è optato per lo stoner per meglio evocare il dinamismo monolitico della barca a motore.

 

TRACKLIST

1. STORNELLO DELL’INTERFACCIA 03:44
2. LA BUONA OCCASIONE 04:45
3. AMANDA 04:45
4. L’ESCA PER LE ACCIUGHE 02:57
5. VERME SOLITARIO ANTROPOMORFO 05:03
6. SENSO DI COLPA 03:47
7. MAURO 03:49
8. CARATTERI DOMINANTI 03:14
9. BORGHESIA NAPOLETANA 04:06
10. STONER DI PORTOROTONDO 05:19

FOTO PROMOZIONALI

_futura tittaferrante_matteo fiorino-3937_futura tittaferrante_matteo fiorino-4173_futura tittaferrante_matteo fiorino-4186_futura tittaferrante_matteo fiorino-4639

LINK & CONTATTI

http://www.matteofiorino.it

 

UFFICIO STAMPA
Sfera Cubica – Michele Orvieti – michele.orvieti@sferacubica.it

SBAM – Antonia Peressoni – sbam@irmagroup.com

 

sbam logo lores