Forelock – “Follow Me”

FORELOCK
“Follow Me”
Data d’uscita: 6 giugno 2023
Label: La Tempesta Dub

(presspage riservata alla stampa, non pubblicare)

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Versatilità naturale.
Follow Me” l’EP di Forelock è composto da 5 brani: Turnover, Drive Fast, Sing About Love, Follow Me e Dumpling. Le sonorità dei brani si discostano dalle altre sue produzioni. Rispetto al precedente mondo roots reggae, in “Follow Me” risuona la voglia di esplorare senza badare a contesti e stereotipi di genere.
Tutti i brani di “Follow Me“, nati prima come provini poi sviluppati (per la parte strumentale) da ULTRANOIZE (Federico Mazzolo, beat maker friulano), sono stati mixati dal guru del Dub italiano: Paolo Baldini.
Il sound vuole essere di stampo moderno, fresco così da far risultare l’EP un lavoro intimo e personale. “Follow Me” è il primo EP pubblicato da Forelock come artista solista, per la prima volta sostenuto da una produzione quasi interamente digitale. La stesura dei brani è iniziata durante il primo lockdown, periodo che ha senza dubbio impresso voglia di confrontarsi, misurarsi e lasciarsi contaminare da altri mondi musicali. L’inglese, Patois Giamaicano e melodie vocali intense sono uniti da un solido sapore Urban.
Questo lavoro è uno sfogo personale di qualcosa tenuto inconsciamente a bada per tanti anni. La mia vita è stata mossa dalla musica da sempre. Partito dalla musica classica, mi sono poi appassionato alle musiche etniche di tutto il mondo. Mi ha sempre affascinato come la musica rappresenti una via magica libera ed accessibile per farti volare ovunque tu voglia. Pensieri, sensazioni, sentimenti, ricordi, è tutto parte della stessa gita quando lei suona. Non ho mai trovato qualcosa che mi facesse provare un così forte sentimento di appartenenza. Riconoscersi ed immedesimarsi nelle cose che ascolti è una forza che mi ha permesso di stare bene anche quando non stavo proprio bene. Mi sono innamorato tante volte di sonorità davvero lontane tra loro sino a quando, durante l’adolescenza, ho scoperto la cultura giamaicana, la sua musica e ciò che questa rappresenta per tutte le minoranze del mondo.
Ho girato l’underground del Reggae internazionale in lungo e largo, al punto da poter dire che tutto è meno che un underground.
“Follow Me” nasce proprio da tutte queste consapevolezze e dal grande desiderio di voler riconoscermi nella musica che non ha limiti. Certo per me è reggae ma l’anima di questo EP suona fortemente urban.
Cantare in un’altra lingua può rappresentare per alcuni una maschera, uno schermo che costruisci tra ciò che vorresti dire e quello che poi gli altri sentono. Per me invece è come salire su una barchetta che mi sono costruito da solo con fatica ed impegno, raccogliendo un pezzo qua e la, e con cui alla fine ci salpo felice. Alcuni dei brani sono nati durante il primo lockdown, sarà che questa voglia di evasione dagli schemi è stata spinta anche da certe sensazioni di quel periodo, ma ora mi ci sento bene dentro e sento che si è riavviato un motore per me nuovo, più carico e maturo.
“Seguimi con questo stile” lo dico a chi non ha bisogno di troppe chiacchiere, a chi la musica la sente con le orecchie aperte e senza pregiudizi“.

TRACKLIST

01. Turnover
02. Drive Fast
03. Sing About Love
04. Follow Me
05. Dumbling

CREDITS

Mix: Paolo Baldini

TRACK BY TRACK by FORELOCK

01 – Turnover
Un ponte tra lo stile reggae del passato e quello moderno.
Liriche e flow energico su una strumentale moderna fatta di campioni (samples) provenienti da brani di Dennis Brown (artista celebrato anche in passato da Forelock con “To The Foundation”, album di cover e rivisitazioni di brani leggendari del principe della reggae music).
Tra strofe e ritornello di Turnover c’è voglia di ribaltare gli schemi, coscienti di ciò che ci rende forti e costantemente attaccati al gusto generato da ciò che facciamo. La musica va avanti, le storie restano, così come l’esigenza di raccontare che ne ha ispirato la nascita.
Questo è l’unico brano all’interno dell’EP che accenna degli stilemi della musica reggae: levare, fill di batteria alla Marley e sonorità roots affiancati da una ritmica più moderna e urban.

02 – Drive Fast
E’ un brano molto intenso con sonorità elettroniche ma rilassate ed una vocalità molto melodica.
Questa storia nasce da un incontro che feci qualche anno fa, una persona che mi stupì per la sua capacità di placare il suo amore più forte mettendoci davanti dei pensieri derivati da pesanti doveri culturali. Ho invidiato e odiato così tanto quello sforzo che ho sentito il bisogno di scrivere una canzone, quasi come per legittimare il fatto che io, che non sarei mai stato in grado di sedare certi sentimenti, avrei dato tutto per assecondarli”.

03 – Sing About Love
Il brano è una dedica a Juba Lion, scomparso pochi anni fa.
Juba è stato un personaggio leggendario e la sua storia potrebbe tranquillamente essere d’ispirazione per uno di quei film che diventa facilmente cult.
Nato e cresciuto nel ghetto di Kingston (Giamaica) con una rarissima dote canora, Juba era una persona splendida, gentile, generosa e sempre disponibile.
Non è stato solo un mio amico, è stata la finestra magica da cui io e tutta La Tempesta Dub guardavamo la Giamaica con la curiosità che ci ha fatto innamorare della musica reggae. Un galantuomo che passeggiando per le vie di Kingston aveva una parola carina per ogni ragazza (giovane o anziana che fosse) e al sentire il suo charme queste donne rimanevano ammaliate. Con un carisma così forte Juba era uno di quei personaggi molto conosciuti nel ghetto ma la sua voce non era mai uscita dai confini della città e questa cosa per me era inspiegabile. Ho sempre provato tanta ammirazione e stima per lui, sino a quando un giorno, nella tranquillità di una cena insieme a Paolo Baldini, i Mellow Mood e altri che erano con noi per le riprese di un documentario che giravamo a Papine (Kingston), Juba sente l’esigenza di condividere con noi la storia delle sue mani macchiate di sangue versato per difendere una persona cara. Una storia che ha segnato la sua intera vita e che spiegava come mai il suo talento non lo avesse portato a brillare tra le stelle della reggae music. Uno dei momenti più belli insieme che ricordo con più nostalgia fu quando seduti su un muretto ai bordi di una strada sulle colline di Blue Montain, chiacchieravamo e io attraversavo una brutta delusione d’amore. Ero particolarmente giù e una fase in cui non sapevo bene come comportarmi e gli chiesi se si fosse mai innamorato follemente nella sua vita di qualcuno. Lui mi rispose con una delle sue solite frasi sagge che anticipa il ritornello di questo brano: “Forelock, there’s nothing wrong with you, I’ll tell you something about this thing called love: Never fall in love, just stand in it! Deal with the feeling and sing about it”.

04 – Follow me
Un brano nato durante il primo lockdown e poi lavorato successivamente per la parte strumentale da ULTRANOIZE (Federico Mazzolo, ex IOSHI beatmaker friulano).
Avevo voglia di confrontarmi con stili diversi, sonorità diverse dal mio solito, e melodicamente parlando buttarmi su soluzioni un po’ più varie e leggere con dei suggerimenti “vapor”. Durante i periodi di clausura in casa ascoltavo tanta musica diversa, da cosa mega main stream tipo Justin Beaber ad underground inglese tipo Equiknoxx. Trovo sempre queste musiche molto vicine a quella giamaicana, probabilmente perché ne ha ispirato l’evoluzione e tanti produttori continuano a prenderne spunto spinti probabilmente dalla sua ricchezza e forza soul.
Con Follow Me ho immaginato come sarebbe se, invece di seguire l’ostentazione del materiale che viene spiattellata nei testi di tanta musica trap o rap di oggi, la musica fosse d’ispirazione per migliorare e migliorarsi. Follow Me è come un invito a vedere il mondo come un luogo dove fare bene ha davvero senso“.

04 – Dumpling
Un condensato di liriche forti e serrate con un flow perforante.
Anche qui la produzione è combinata tra una strumentale di ULTRANOIZE che si evolve dall’inizio alla fine in maniera diversa come se attraversasse due periodi musicali lontani tra loro e il mixing di Paolo Baldini che da al sound un sapore ancora più forte.
Dalle fondamenta al futuro, il brano parla della musica underground e di come questa rappresenti la linfa per tutto ciò che diventa commerciale. Tanti artisti che non vedranno mai il successo vengono celebrati continuamente da chi vive nell’olimpo del pop. Dal “bum cha” alla “Dancehall” Dumpling è uno schiaffo a tutti quelli che dicono di aver creato qualcosa di stravolgente dal nulla, quando invece riempiono ogni battuta con stili e caratteristiche che arrivano da qualche leggenda dell’underground che chi ascolta la musica con un certo orecchio conosce bene.

BIO

Forelock, al secolo Alfredo Puglia, nasce a Sassari nel 1987 in una famiglia di musicisti. Sua madre è una pedagogista ed etnomusicologa mentre suo padre è un noto clarinettista e direttore dell’Orchestra Filarmonica della Sardegna ed è proprio quest’ultimo che lo introduce alla musica classica all’età di otto anni.
Forelock si avvicina presto ad altri mondi musicali, accompagnando lo studio del pianoforte al canto lirico, alla musica elettronica e alle percussioni africane. Per anni lavora come responsabile dell’archivio digitale del conservatorio di Sassari. L’amore per la musica a 360° lo porta nel 2008 ad entrare in contatto con la famiglia Arawak, una delle realtà reggae più forti della Sardegna nata nel 2003, che negli ultimi anni ha suonato come riddim band per artisti giamaicani leggendari.
In breve tempo Forelock diventa frontman della band e dimostra di essere una tra le voci più promettenti del panorama in levare italiano: grazie a numerose collaborazioni nate in seguito ai suoi molteplici viaggi in Giamaica, si conquista il titolo di “Top Singa” nella comunità reggae nazionale ed europea. Nel 2013 entra a pieno titolo nel progetto DubFiles, curato dal noto produttore e dubmaster italiano Paolo Baldini, grazie al quale intraprende rapporti collaborativi con giovani artisti della scena europea.
Nel 2019 dopo l’uscita del disco “To The Foundation”, svolge una fitta attività live a livello internazionale con un tour in India di 12 date, poi Slovenia, Rototom Sunsplash in Spagna e nello stesso anno, Forelock viene invitato da Jovanotti come ospite di due tappe del Jova Beach Party (Olbia, Milano Linate). In occasione della tappa di Olbia, durante il concerto finale, viene chiamato a duettare con Jovanotti e Fiorello. Quest’ultimo lo invita pochi mesi dopo come guest all’interno del programma televisivo “Viva RaiPlay” e dopo una breve intervista si esibisce durante la serata insieme ad artisti come Marracash, Mahmood, Checco Zalone e altri.
La spinta della musica reggae porta oggi Forelock a misurarsi con un progetto più completo, maturo e senza troppe barriere di genere musicale.

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