Francobeat – “RADICI”

etichetta: Brutture Moderne / data di uscita: 14 ottobre 2014

Tutti i testi sono stati scritti dagli ospiti della residenza per disabili mentali “Le Radici” di San Savino (Riccione). Musiche di Francobeat. 

Tra gli ospiti: John De Leo, Sacri Cuori, santo barbaro, Giacomo Toni, Moro, Diego Sapignoli (Aidoru), Giuseppe Righini, Valeria Caputo.

(Distribuzione: Audioglobe, Produzione Artistica: Cosabeat Studio)

(press page riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)

Francobeat – “Radici”
(Brutture Moderne)

“Il manicomio diventa una barzelletta. Ed io il suo strimpellanote”.
“E’ bella la pioggia per chi una casa ce l’ha”

“RADICI”: Un disco tutto matto

“Avevo di fronte un patrimonio poetico da cui volevo essere invaso. Volevo mettermi in bocca quelle parole, quelle immagini così surreali, taglienti, amaramente gioiose, scritta da gente pronta a barattare in qualsiasi momento una strofa felice per una sigaretta.” FRANCO NADDEI (FRANCOBEAT)

Siamo a Santarcangelo di Romagna, in un ex bottega di un fabbro, un luogo davvero suggestivo.
Durante un concerto di Francobeat e il suo progetto su Gianni Rodari, una ragazza si avvicina e gli dice “Tu sei abbastanza fuori per fare qualcosa con noi”. “Ah, grazie! Ma noi chi?”
Comincia a raccontare che lavora con i matti, in una struttura di residenza per disabili mentali (Le Radici) a San Savino, nelle colline di Riccione, dove stanno cercando di scrivere dei testi per delle canzoni che vorrebbero mettere in musica. I primi testi arrivano così tra le mani di Franco Naddei: alcuni davvero indecifrabili, altri incredibilmente lucidi e poetici. L’incontro è inevitabile. Agli operatori Franco passa “Grammatica della fantasia” e parla di Rodari, protagonista del suo lavoro precedente, con il suggerimento di lasciar scorrere le parole nel flusso disordinato dei pensieri degli ospiti de Le Radici. In poco tempo ci sono già i 5 pezzi pronti, “suonati” insieme alla festa organizzata tutti gli anni a San Savino, un’occasione in cui gli ospiti passano una giornata con i familiari. Si suona, tra E che tira gomitate ad ogni errore, E canta la sua Carmencita e gli altri ospiti che abbozzano cori sinceri, divertiti e sgangherati.
Ci sono voluti due anni in cui si sono scambiati testi, canzoni, voci registrate e manipolate, mondi surreali, idee. Anni in cui si è costruito un rapporto intenso tanto da lasciare traccia nei testi stessi delle canzoni che a tratti sembrano un diario di questa storia che ha per protagonisti questi poeti inconsapevoli.
Un patrimonio poetico incredibile, immagini surreali, taglienti, amaramente gioiose. Testi che hanno contagiato anche i numerosi ospiti del disco (John De Leo, Sacri Cuori, santo barbaro e tanti altri), ritrovatisi catapultati in un mondo diverso, divertente, sarcastico e commovente.

Tutti i testi sono stati scritti dagli ospiti della residenza per disabili mentali “Le Radici” di San Savino (Riccione). Musiche di Francobeat.

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TRACKLIST

1. Belluno
2. Io ero bellissima (feat. Giacomo Toni e santo barbaro)
3. Le mie meraviglie
4. E’ bella la pioggia
5. Questa è…
6. Verde/Secco
7. Camminare (feat. Moro e Giuseppe Righini)
8. …la mia…
9. Il principe e la donzella
10. Pillole
11. Il pupazzo di neve
12 …voce.
13. Carmencita (feat. Sacri Cuori)
14. Che cambino le cose (feat. Sacri Cuori e John De Leo)

BIOGRAFIA

Franco Naddei, in arte Francobeat si occupa di musica da sempre. Nei suoi progetti si spazia dall’elettro-pop depechemodiano anni ’90 degli Arianera, alla ricerca del “successo” col progetto di pop-beat contaminato Autobeat.
E’ tecnico del suono e possiede uno degli studi di registrazione più importanti della Romagna (Cosabeat). Ha realizzato reading, musicazioni di film muti, spettacoli teatrali e teatro ragazzi. Fra le cose più importanti, si segnalano le produzioni teatrali con John De Leo in particolare “Centurie” (2006) coi testi di Giorgio Manganelli e “Zolfo” (2009) ispirato al mondo di Leonardo Sciascia. Poi le produzioni sperimentali come “Corde” con Antonio Grammentieri (Sacri Cuori) e Diego Sapignoli (Aidoru). Come Francobeat ha pubblicato nel 2006 il suo primo vero disco “Vedo Beat” con Snowdonia/Audioglobe, un progetto ispirato dalla lettura di “Mondo Beat” di Stampa Alternativa. Un disco che apre la strada alla definizione di genere che si è dato: pop da biblioteca. Seguendo questa onda già nel 2006 parte timidamente il progetto “Mondo Fantastico”, pubblicato poi nel 2011 per Trovarobato: un libro ispirato alla “Grammatica della Fantasia” di Gianni Rodari. Tre autori, quattro illustratori e Francobeat, tutti cresciuti a pane e Rodari. Un libro corale, dove gli autori insieme agli illustratori hanno scelto qualche capitolo, rotella dell’ingegnoso macchinario della Fantastica, reinterpretandolo a modo loro.

FOTO PROMOZIONALI

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LINK & CONTATTI

www.cosabeat.com
www.francobeat.net
www.brutturemoderne.it

UFFICIO STAMPA Sfera Cubica 
Chiara Caporicci – tel: 339 8145712 chiara.caporicci@sferacubica.it
www.sferacubica.it