Fucksia – “Twelve”

Fucksia
“Twelve” Ep
Release Date: 21 ottobre 2021
Etichetta: Elastico Records

(Presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)

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Gli antichi  consideravano il “12” come numero perfetto che rappresenta la pienezza e l’armonia; il numero 12 rappresenta anche la sofferenza materiale che precede ogni esperienza di elevazione spirituale e di conoscenza. Si tratta di un numero altamente catartico come mostra la mitologia greca a proposito della vicenda di Prometeo, incatenato da Giove ad una roccia sulle montagne del Caucaso per aver rubato il fuoco sacro e donato agli esseri umani. Ogni giorno un’aquila gli mangiava il fegato, che ricresceva immediatamente. Il significato principale del numero “12”, che dà il titolo al primo lavoro delle Fucksia, è che solo attraverso l’esperienza della sofferenza si può arrivare a conoscere il piacere e a sfiorare i gradi più alti della conoscenza. Ogni canzone esalta una visione della vita senza limiti né freni ideologici o morali. Questo disco è stato concepito nell’arco di 12 mesi di pandemia in cui ognuna di noi ha superato prove molto dolorose tra cui la perdita di persone molto care, l’isolamento e la paura. Abbiamo trasformato questo dolore in musica, parole e pura energia vitale, perché celebriamo la vita, l’istinto, la sessualità, la creatività e il potere di trasformazione del femminino. 

TRACKLIST

1. Silicon Skin
2. Life is a gun
3. Consense
4. 4 little Monkeys
5. I’m a freak
6. Tre6

CREDITS

Produzione esecutiva Elastico APS con il sostegno di Bologna città della musica UNESCO
Registrazione voci: Emic Studio
Missaggio di: Matilde Davoli c/o Sudestudio
Mastering MMM: Berlino (ManMadeMastering)

Foto
Shooting e post produzione: Melissa Ianniello
Foto Ritocco: Francesca Allegretti
Location: Link Bologna
Outfit: Golpe Lab – DisAssTro – Maison Rodè

TRACK BY TRACK a cura di Fuksia

1. SILICON SKIN
Un brano con un testo ricco di giochi di parole che intendono far emergere la fusione tra essere umano e tecnologia. Parla del mondo digitalizzato in cui viviamo e della sua doppia natura che se da un lato ha semplificato i processi creativi, il modo di viaggiare, di acquistare, di comunicare, dall’altro è alienante, ingannevole, un surrogato della comunicazione di valore tra persone

2. LIFE IS A GUN
“Life in a gun” è il nostro manifesto. Inizialmente il claim recitato era “Life is one” che è il fil rouge di ogni pezzo del disco e anche la nostra filosofia di vita. Abbiamo cambiato il testo in “Life is a gun” sia per un gioco di assonanze sia perché ci premeva sottolineare che la vita di ognuno può essere concepita come una pistola sempre carica e pronta a scattare. Solo noi abbiamo il potere di decidere se restare impantanati nelle paludi del disincanto oppure vivere perseguendo i nostri sogni e desideri, dipende tutto da noi, dalle scelte che operiamo ogni giorno e da quanto decidiamo di porre l’accento sugli aspetti positivi e luminosi della vita.

3. CONSENSE
Consense è un brano che parla del potere seduttivo che ogni persona può esercitare su se stessa e sugli altri. Abbiamo scelto la metafora del BDSM portando all’estremo il tema del consenso, condizione necessaria per poter vivere questa esperienza e che sta alla base di ogni rapporto. La canzone parla della possibilità di giungere al piacere e alla consapevolezza di sé attraverso l’esperienza del dolore, nonché al ribaltamento dei ruoli tra chi domina e chi si sottomette poiché quest’ultimo è il solo ad avere il potere di fermare il gioco quando lo desidera.

4. 4 LITTLE MONKEYS
Parla dell’ansia e della paura attraverso la rivisitazione di una filastrocca inglese molto nota nei Paesi nordeuropei. È la storia di quattro piccole scimmie che tormentano il sonno di una bambina la cui mamma chiama il dottore per scacciarle dal letto della piccola. Le scimmie diminuiscono ma non spariscono per cui il dottore suggerisce di cambiare strategia e di invitare le scimmie ad entrare nel letto. La morale della storia è che se conviviamo con le nostre paure ed ansie accettandole e accogliendole invece di respingerle ed evitarle smettiamo di percepirle come nemiche invadenti e minacciose.

5. I’M A FREAK
Questa è la canzone che descrive chi e come siamo, la canzone in cui rivendichiamo il nostro essere queer, transfemministe, soggettività fluide, libere da condizionamenti e stereotipi sociali, delle tipe “strane”, delle streghe post contemporanee che di notte abitano le periferiche boscaglie urbane e di giorno fanno le insegnanti, le bariste, le vetraie ribelli.

6. TRE6
L’unico brano con il testo in italiano, una poesia futurista piena di giochi di parole, equivoci linguistici, assonanze e metafore. Una poesia dedicata ad una persona molto importante, scomparsa durante il 2020 a causa di una grave malattia. Una poesia pregna di messaggi in codice, simbolismi e numerologia.

BIO

Le Fucksia sono Mariana Mona Oliboni, Marzia Stano, Poppy Pellegrini.
Figlie del caso e madri del caos, transfemministe e orgogliosamente queer, sono la combinazione perfetta tra attitudine punk, sonorità techno e psichedelia, la loro musica è un trittico di adrenalina, passionalità ed energia rivoluzionaria. Tre musiciste, cantanti e performer, produttrici di musica elettronica e amanti della contaminazione, fondano questo progetto aperto a collaborazioni continue con visual artist*, stilist* e video maker, realtà per lo più femminili e soggettività fluide.
Mariana Mona Oliboni aka Mona/Stereo originaria del Brasile e milanese d’adozione approdata al mondo della performance live con le “UPnea” un mix di circo, musica e teatro. Generatrice di estetiche psycho e sonorità deviate trascende i confini fra le arti performative integrando strumenti musicali insoliti come la sega, special make-up, fx e video-art. Nel 2014 fonda assieme a Riki il duo “Dadi Etro” e nel 2016 entra come vocalist e tastierista nella band Teknopunk “Killanation”. A seguito della tragica e prematura scomparsa di Riki, compagno di vita e partner artistico e professionale, Mariana trasforma la sua sofferenza interiore in alchemiche forme di vetro, si trasferisce a Murano (Venezia) dove assieme alla sua migliore amica e socia fonda la prima vetreria artistica gestita da sole donne “Le vetraie ribelli” e il progetto Glass Groove.
Poppy in arte Circuit Element ha iniziato la sua esperienza musicale come chitarrista e bassista nella la band Jolaurlo fino al 2010. Nel 2012 si trasferisce a Berlino, tappa cruciale per la sua crescita musicale e professionale, dove fonda la crew OSTeRIOT con cui inizia a suonare musica elettronica e techno tra centri sociali, club e rave party della scena underground di Berlino. In Italia collabora con realtà della scena queer come LaRoboterie.
Marzia Stano ha cavalcato l’ondata indipendente degli anni ’00 come frontwoman dei Jolaurlo, è orgogliosa parte attiva della comunità queer e nel 2013 fonda il suo progetto solista “UNA” con l’album d’esordio “Una, nessuna, centomila” prodotto da Giacomo Fiorenza (I Cani, Colapesce, Cosmo etc) e che viene presentato in una tournè europea a Parigi, Londra, Berlino, Lussemburgo, Bruxelles e negli USA per il festival Hit Week. Apre i concerti per Siouxie, Skunk Anansie, Cat Power, Franco Battiato, co fondatrice dell’etichetta discografica Elastico Records, la prima etichetta dichiaratamente transfemminista in Italia. Nel 2016 parte in tournée come batterista e tastierista della cantautrice Angela Baraldi mentre scrive il suo terzo disco solista “AcidaBasicaErotica”, disco in cui compaiono nomi di fama internazionale come le rapper canadesi “Random Recipe” e il maltese mc Pill West. Produttrice e direttrice artistica dell’area musica per Elastico associazione culturale e club di Bologna, componente del progetto “Donna Circo”, il remake del primo disco femminista in Italia (1974), che il 4 giugno 2021 è stato pubblicato da La Tempesta dischi.

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