Godblesscomputers – Solchi

Godblesscomputers
“Solchi”
Data di uscita: 8 settembre 2017
La Tempesta International/Fresh YO!

(press page riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)

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SOLCHI

L’8 settembre 2017 esce “Solchi“, il terzo disco di Godblesscomputers.
Seguendo il percorso tracciato dai suoi album precedenti, “Veleno” (Fresh YO! / White Forest, 2014) e “Plush & Safe” (La Tempesta International / Fresh YO!, 2015), in “Solchi” Godblesscomputers espande e rielabora il suo linguaggio sonoro. Come i solchi dei vinili se analizzati al microscopio svelano costellazioni di polvere e paesaggi lunari, così in “Solchi” si scende in profondità alla ricerca dei momenti di una vita intera, segnata dalla presenza costante della musica.
Sedici storie, paesaggi sonori, sedici solchi per rendere omaggio al percorso fatto finora.
Il ritrovamento di alcune vecchie cassette in soffitta è l’inizio di un viaggio a ritroso nel tempo, tra mixtape ormai dimenticati, registrazioni di voci dell’infanzia, dischi di jazz, soul e hip hop. Il punto di partenza e di arrivo di questo viaggio si mescolano, passato e presente si uniscono per costruire il suono di Godblesscomputers oggi: fedele al groove delle sue influenze, un’elettronica calda prende forma in un caleidoscopio di sedici tracce, tra synth analogici, kalimbe, chitarre jazz, scratch, campioni, voci evanescenti.
Il lavoro prende il via durante l’ultima parte del tour di Plush & Safe e continua per più di un anno, con continue addizioni e sottrazioni. Questa volta Godblesscomputers chiama in studio una squadra di musicisti, amici vecchi e nuovi, non solo per le parti vocali ma anche per per arricchire alcune tracce, talvolta costruite insieme, oppure frutto di jam in studio montate e smontate a posteriori.

TRACKLIST

1. Brothers
2. How About U (feat. Davide Shorty)
3. Just Slow Down
4. Wherever You Say
5. Adriatica
6. Life On Fire (feat. Forelock & Paolo Baldini DubFiles)
7. El Destino
8. Glue
9. Dreamers (feat. Klune)
10. LIP
11. Records
12. 1989
13. Don’t Need
14. Disquietude
15. Father’s Light (feat. Inude)
16. Freddo

TRACK BY TRACK (a cura di Godblesscomputers)

1- Brothers
Ho scelto Brothers come brano di apertura del disco perchè suona come un manifesto del mio suono oggi. C’è lo scheletro ritmico dell’hip hop, i suoni lontani e spaziali della kalimba, gli accordi malinconici del piano elettrico e le registrazioni delle mie chiavi di casa. E poi c’è una poesia, recitata e scritta dalla misteriosa Lil O’.

2 – How About U ft. Davide Shorty
Circa un anno e mezzo fa mi sono imbattuto in un video su internet caricato dallo stesso Davide Shorty in cui suonava al piano una cover di Iron Sky. Mi sono innamorato della profondità della sua voce e della sua attitudine musicale. Ho deciso di contattarlo ed è stato entusiasta di mettersi al lavoro con me. Abbiamo così iniziato a lavorare ad How About U, un brano che rispecchia il nostro rispettivo amore per il neo soul e per l’hip hop.

3 – Just Slow Down
Nella frenesia della nostra quotidianità a volte è necessario fermarsi e immaginare di essere ancora bambini. Ho sempre immaginato la musica come un prolungamento della mia infanzia, quando da piccolo inventavo storie con I personaggi dei miei giochi. Oggi faccio la stessa cosa con I suoni e questo brano è un omaggio a quel periodo della mia vita.

4 – Wherever You Say
Inizialmente questo brano doveva essere interamente strumentale. Poi ho pensato a Francesca (Amycanbe, Comaneci), chi meglio di lei avrebbe potuto appoggiare la voce su questi campioni che navigano nello spazio? Poi sono arrivate le chitarre di Giulio Abatangelo, mio fedele collaboratore per questo disco. L’unione di questi elementi e sensibilità diverse ma affini ha reso questo brano speciale.

5 – Adriatica
Se questo pezzo fosse la scena di un film sarebbe senz’alto una lunga corsa sulle spiagge del litorale adriatico al tramonto. Man mano che la corsa prosegue passano in rassegna personaggi e situazioni diverse. Adriatica è un brano ipnotico, una specie di jam in cui chitarre, scratch, synth e sax si inseguono e dialogano tra loro.

6 – Life On Fire ft. Forelock & Paolo Baldini DubFiles
Ho sempre ascoltato musica reggae e sono sempre stato affascinato dal dub, sia nel modo di essere concepito che nell’influenza che ha generato nella bass music contemporanea. Paolo Baldini è un maestro. Vederlo muoversi tra fader del mixer e manopole è stata una grande influenza per me che ho un approccio completamente diverso alla scrittura dei brani. Forelock poi è un cantante incredibile, penso che il suo disco con gli Arawak, uscito l’anno scorso, sia una della cose che ho ascoltato di più nell’ultimo anno e mezzo. La naturale conseguenza di tutto ciò è raccontata tra le note di Life On Fire.

7 – El Destino (interlude)
Questo brano è la fotografia ingiallita di un viaggio fatto a Cuba quasi dieci anni fa.

8 – Glue
Potrà sembrare strano ma lo scheletro ritmico di questo pezzo proviene da un brano scartato da Veleno nel 2013. Stavo chiudendo il disco quando su un vecchio hard disk ho ritrovato alcuni progetti risalenti a 4/5 anni fa. Ho preso qualche suono e ritmica di batteria e l’ho portato su un nuovo progetto. Glue, colla, appiccicare, staccare: questa è anche la musica oggi, nel 2017. E’ un brano che rispecchia in pieno l’essenza di questo disco: un disco che parla di periodi, percorsi, ricordi e più in generale del tempo che passa.

9 – Dreamers ft. Klune
I Klune sono in assoluto tra le migliori scoperte di questi ultimi anni. Sono una band emergente, con uno spessore artistico davvero notevole. Dopo ascolti preliminari e bozze di beat scambiate a distanza ci siamo chiusi nel mio studio per registrare il brano. A distanza di tempo mi emoziona ogni volta che lo ascolto.

10 – LIP

11 – Records
Questo brano è stato scritto praticamente a quattro mani con Ricky Cardelli (mente e cuore di Funk Rimini). Dico quattro ma potrebbero essere anche sei, o otto mani, considerando che Riccardo suona in contemporanea tre tastiere, chitarra, flauto traverso e qualsiasi cosa abbia dei bottoni. Ricky è una persona che trasmette un’energia positiva incredibile. E’ uno di quei musicisti con cui è bellissimo chiudersi in studio e jammare per ore. Records è un brano che rispecchia le nostre anime musicali: c’è il funk elettronico di Funk Rimini e le mie atmosfere sintetiche e notturne. Si chiama Records perchè l’ho strutturato come fosse un mix tra dischi diversi.

12 – 1989 (interlude)
1989 è un ricordo d’infanzia. Ho passato molto tempo a chiedermi se fosse un sogno o realtà. Ancora oggi non ho la risposta.

13 – Don’t Need
Ho ritrovato a casa dei miei una vecchia drum machine che non utilizzavo da anni. Ero andato a trovarli e non avendo nulla con cui suonare mi sono messo a programmare quache ritmica di batteria. Sempre a casa dei miei ho trovato dei vecchi dischi di musica classica di mio padre e alcuni nastri. Ho portato tutto in studio ed ho costruito questo brano partendo da quegli elementi. Ho finito di aggiustarlo mentre ero in aereo verso Berlino.

14 – Disquietude
Immagino questo brano suonato sott’acqua. Avevo provato a fantasticarci sopra per un video animato. Un uomo stilizzato cammina sul ciglio della strada assorto nei suoi pensieri quando cade per sbaglio in una botola e finisce in un mondo acquatico dove incontra personaggi e situazioni bizzarre.

15 – Father’s Light ft. Inude
Ho conosciuto gli Inude durante una mia data in Puglia. A fine serata mi hanno portato nel loro studio dove abbiamo ascoltato musica e bevuto birre fino a tardi. Da subito abbiamo capito che c’era una gran stima reciproca e abbiamo deciso di collaborare per un brano. Dopo qualche scambio preliminare di suoni a distanza, sono andato a trovarli nella loro residenza invernale tra le colline marchigiane, dove abbiamo registrato le voci. Ne è uscito Father’s Light, un brano notturno e malinconico.

16 – Freddo
E’ un brano scritto dopo aver ritrovato nella soffitta dei miei genitori alcuni nastri contenenti registrazioni di quando ero piccolo.

BIO

Lorenzo Nada è Godblesscomputers. Nato a Ravenna, classe ’84, si forma come beatmaker, producer e dj, mosso da una precoce passione per i campionatori e per i vinili. Durante un espatrio a Berlino, nel 2011 prende vita “Godblesscomputers”. Pensato inizialmente più come titolo che come vero e proprio moniker, sarà questa la firma di un progetto musicale che, ispirato da ritmiche e stilemi della musica black, avanza in territori elettronici mantenendo però fedele il groove e il calore originario del suo suono. Da appassionato ascoltatore, Lorenzo é soprattutto un collezionista di suoni; li esplora, cataloga, seziona e ricompone in elementi di sintesi per costruire le sue produzioni. Unisce e alterna texture organiche e ritmiche impazienti, silenzi e pathos, condensazioni del beat a cui corrispondono lunghe sospensioni malinconiche. Dopo tre anni all’estero, Lorenzo torna in Italia, a Bologna. L’uscita di due LP, a breve distanza l’uno dall’altro, “Veleno” (Fresh YO!, 2014) e “Plush and Safe” (La Tempesta International/Fresh YO!, 2015), consolida il percorso di Lorenzo fino ad oggi. Solchi emerge dalla scia che questi due dischi hanno lasciato, dopo due anni.

CREDITS

Mixed and recorded by Lorenzo Nada
except:
‘Life On Fire’ mixed by Paolo Baldini at Alambic Conspiracy Studio
Vocal on ‘How About U’ recorded at Macro Beats Studios by Raffaele Giannuzzi
Vocal on ‘Life On Fire’ recorded by Alfredo Puglia

Mastering: Tommy Bianchi at White Sound Mastering Studio
Studio Assistant: Edoardo Fracassi

Artwork and design: Andrea De Franco
Photography: Guido Garotti

“Brothers”
written & produced by Lorenzo Nada
vocals & lyrics by Lil O’
guitar by Giulio Abatangelo

“How About U” ft. Davide Shorty
written & produced by Lorenzo Nada
vocals & lyrics by Davide Sciortino
guitar, bass guitar & additional organ by Giulio Abatangelo

“Just Slow Down”
written & produced by Lorenzo Nada

“Wherever You Say”
written & produced by Lorenzo Nada
vocals & lyrics by Francesca Amati
guitar by Giulio Abatangelo

“Adriatica”
written & produced by Lorenzo Nada
additional keys by Riccardo Cardelli
guitar by Giulio Abatangelo
saxophone alto by Alberto Pagnin

“Life On Fire” ft. Forelock & Paolo Baldini DubFiles
written & produced by Lorenzo Nada
additional production and mixing by Paolo Baldini
vocals & lyrics by Alfredo Puglia

“El Destino” (interlude)
written & produced by Lorenzo Nada

“Glue”
written & produced by Lorenzo Nada

“Dreamers” ft. Klune
written & produced by Lorenzo Nada
vocals & lyrics by Giovanni Solimeno & Giulio Abatangelo
additional production by Alberto Pagnin
additional piano and guitar by Giulio Abatangelo

“LIP”
written & produced by Lorenzo Nada

“Records”
written & produced by Lorenzo Nada
additional keys and guitar by Riccardo Cardelli

“1989” (interlude)
written & produced by Lorenzo Nada

“I Don’t Need”
written & produced by Lorenzo Nada

“Disquietude”
written & produced by Lorenzo Nada

“Father’s Light” ft. Inude
written & produced by Lorenzo Nada, Giacomo Greco, Fabio Paglialunga
vocals & lyrics by Fabio Paglialunga
additional production, keys and guitar by Giacomo Greco

“Freddo”
written & produced by Lorenzo Nada
guitar & additional production by Giulio Abatangelo

FOTO PROMOZIONALI (credits: Guido Garotti)

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