Godblesscomputers – “Veleno”

Fresh Yo! & White Forest // in uscita il 4 aprile 2014
(vinile/digitale) // distribuzione a cura di Bigcartel e Believe

(press page riservata alla stampa / da non diffondere)

L’ARTISTA RAPPRESENTERA’ L’ITALIA AL PROSSIMO EUROSONIC FESTIVAL PREVISTO PER IL 15 GENNAIO 2015 A GRONINGEN (NL)

“Varcai la soglia e mi accorsi di essere a casa.”

Godblesscomputers – “Veleno”

Veleno è il nuovo lavoro di Godblesscomputers per le etichette Fresh Yo! Label e White Forest. Veleno è il suo nuovo viaggio, un racconto sulla contaminazione reciproca tra natura e uomo, il cui vicendevole avvelenamento porterà all’estinzione di entrambi o all’equilibrio.
Veleno è un disco organico, pulsante, sgocciolante, colmo di suoni naturali, un sottobosco vivo.
L’album nasce all’interno di una foresta velenosa, una jungla, dove l’io narrante si muove cercando di discriminare ciò che è buono e ciò che non lo è in una sorta di romanzo vivente di formazione che lo porterà ad una sorta di elevazione, di purificazione.
Un viaggio da un sottobosco intricato e buio, dove gli alberi, folti e selvaggi, coprono la luce, per arrivare fino al mare. Passando per la pineta, selvaggia ma luminosa, la stessa pineta tipica delle coste della Romagna di Lorenzo Nada aka Godblesscomputers: e forse quel mare è proprio l’Adriatico e questo un album autobiografico.
La musica come veleno, il veleno come nutrimento, che porta allo spegnimento ma che è anche cura come un siero; il veleno come tossina che porta altrove, toccare il fondo per poi rinascere.
Il desiderio di trascendenza e la spiritualità dell’album emergono anche dall’uso consapevole e dalla potente trasfigurazione di field recordings provenienti dall’India e dalla Mongolia. Anche se gran parte del vocabolario sonoro espresso da Lorenzo derivano da enormi librerie sonore che si è costruito microfono alla mano campionando dall’oggetto più quotidiano al rarissimo panorama sonoro boschivo.
Il percorso che ha portato alla realizzazione dell’album viene raccontato da Lorenzo attraverso il proprio Tumblr, vero magazzino di suggestioni dentro e fuori dal disco: dal backstage dei videoclip ai racconti paralleli, dalle foto rubate alla quotidianità fino a veri e propri richiami alla storia sonora come piante officinali, ricette alchemiche, radure mentali e squarci naturali verosimili. http://velenogodblesscomputers.tumblr.com

BIOGRAFIA

Lorenzo “Godblesscomputers” Nada è un collezionista di suoni concreti, li esplora, cataloga, seziona, e ricompone con suoni di sintesi. Italiano di origine vede il suo battesimo artistico durante una sua residenza berlinese.
Nel 2012 escono “The Last Swan” (autoprodotto) e il suo seguito “Swanism” (FRESH YO! LABEL), entrambi sviscerano la tematica della bellezza estetica e della rinascita e gettano le basi seminali per la collezione di rework dei Beastie Boys, “Lost in Downtown” (FRESH YO! LABEL), disco in cui i rap taglienti e urbani convivono con le morbide suggestioni di un sofferto rhytmn & blues.
Al rientro in Italia esce il primo disco in vinile “Freedom is O.K.” per la berlinese Equinox Records, il disco ha un linguaggio maturo e strutturato e delinea un’estetica sempre più personale.
Il background di Godblesscomputers è legato all’hip hop, al funk, al soul, al jazz, all’elettronica di matrice inglese che riprende le ritmiche e gli stilemi della musica black e le trasporta altrove; ad etichette come Warp e Ninja Tune. Un alternarsi di texture organiche e ritmiche impazienti, silenzi e pathos: ed è proprio questo mix perfetto che lo ha portato ad esibirsi sui più prestigiosi palchi, quali Club 2 Club a Torino e Robot Festival a Bologna.

TRACKLIST

1. What we’ve lost
2. Icry
3. Nothing to me
4. Seventh floor
5. Collapse
6. Yuan
7. Orange


CREDITS VIDEO DI “NOTHING TO ME”
Direction: Ruggero Pini (http://www.youcancallme.ru)
Production: Paolo Carraro x piier (http://www.piier.net)
Direction of photography: Gabriele Guarisco
Photography: Wissam Andraos
Post-production: Ilaria Omizzolo

CONOSCI GODBLESSCOMPUTERS ATTRAVERSO IL MINIDOCUMENTARIO DI PIIER

PER UNA GUIDA ALL’ASCOLTO IMMAGINIFICA (scritta dall’autore medesimo)

WHAT WE’VE LOST
apro gli occhi e l’acqua salata lambisce quel che rimane dei miei pantaloni, la
pelle del viso tira, secca, bruciata dal sole. gli occhi incollati dalla salsedine intravedono la mia mano, la muovo strofinando
le dita sul palmo: ok ci sono, sono ancora vivo: un sopravvissuto?
Sono solo o almeno penso o forse è un sogno e sono ancora a casa? La debolezza mi scuote le ossa.

I CRY
ho bisogno di piangere, cerco di trattenermi ma in fondo chi potrebbe vedermi.
Mi alzo a fatica ma devo fare una corsa sulla sabbia caldissima e poi ho voglia
di urlare con tutto il fiato che ho nei polmoni ma l’aria esce senza emissione di
suono e allora, come un bimbo, le lacrime sgorgano e grondano sulle guance
rivoli di vaniglia: Perchè doveva succedere proprio a me?

NOTHING TO ME
Riprendo fiato e coraggio, bisogna che sia forte.
Alle mie spalle troneggia una folta vegetazione.
Vedo spiccare tra le più alte cime degli alberi un monte innevato.
Il richiamo è irresistibile e come un magnete mi spinge ad inoltrarmi verso il
cuore dell’isola. L’interno è buio e umido, avverto il caldo respiro della foresta.
Tutto si muove in sincronia perfetta togliendomi ossigeno ad ogni passo.
Un intricato sottobosco di rovi mi costringe più volte a cambiare strada
facendomi velocemente perdere il senso dell’orientamento.
Tutto sembra uguale: è uguale? Da piccolo avevo letto la storia di pollicino,
raccolsi quindi una pietra affilata e iniziai a marchiare I tronchi degli alberi con delle X.
Un soffuso brusio, poi una nenia, si tramutarono in lamento assordante, si alzò
un forte vento e le fronde si agitarono e piegarono verso di me lambendo gli
ultimi brandelli dei miei vestiti.
MI accorsi tra gli alberi che scuri inquilini dai grandi occhi iridescenti mi
guardavano burlandosi della mia ingenuità.
Così corsi a perdifiato, impaurito dimenandomi tra I rami e le liane, quando
sentii il terreno mancare sotto I miei piedi e un qualcosa che mi stava
trascinando verso il basso.

SEVENTH FLOOR
Scendevo vertiginosamente piano per piano, li ho contati erano 7.
Le pareti erano appiccicose, ricoperte di una pregiata e luccicante pappa d’oro.
Ero caduto in un’arnia e decisi di approfittarne, era il mio stomaco che lo
chiedeva. Affondai a piene mani nel miele, portandone alla bocca interi palmi.
Quando la mia avidità si placò era già troppo tardi, capii di aver violato uno
scrigno segreto e un insetto enorme ero pronto e cibarsi di me, come io avevo
fatto col suo tesoro.

COLLAPSE
mille aghi penetrarono la mia carne, la torturavano muovendosi tra le interiora,
riducendo il mio corpo inerme a un fantoccio inanimato.
Avvertii un dolore lancinante e i contorni del lungo abbandono si fecero verdi
acidi. Schiumavo lottando tra gli spasmi ma stavo precipitando vorticosamente verso
l’abisso, poi più niente.

YUAN
Aprii gli occhi perché svegliato da grida di fanciulli, scendeva una fitta
pioggerella primaverile che a contatto con la mia pelle si dissolveva in vapore.
Mi voltai in cerca di quelle voci straniere ma riuscii solo a vedere il mio corpo
disteso su un letto di fiori, trascinato dalla corrente di un fiume rosso sangue.
Lievitavo in stato vegetativo, circondato dai profumi dell’infanzia,
trascinato dalla corrente in quello che sarebbe stato il mio percorso di purificazione.
Ero dissociato, così vicino al cielo e alla terra allo stesso momento.
il mio percorso verso la montagna era più vicino, risalivo lungo il pendio dove
l’aria si faceva palpabile, le nuvole solide, i contorni nitidi e sentivo la fonte
chiamarmi a se.

ORANGE
Comparve la cima del monte, i ghiacci si erano disciolti e grandi e ordinate
aiuole di tulipani e girasoli circondavano l’ingresso di un giardino. Non provavo
nè rabbia nè timori, al contrario ero in pace coi miei sensi, un entità vibrante e
simbiontica con quello che mi circondava. Avevo una sconosciuta sensazione di
familiarità. Varcai la soglia e mi accorsi di essere a casa.

–> SCARICA QUI L’INTERO DISCO <–

COPERTINA E FOTO HIRES
Photo shoot by Gabriele Guarisco

[it]Link[/it][en]Links[/en]

http://velenogodblesscomputers.tumblr.com
godblesscomputers.com
whiteforestrecords.com
freshyolabel.com
bpmconcerti.com 

[it]Link per l’acquisto del VINILE[/it][en]VINYL limited edition[/en]

VINYL limited edition of 200:
http://goo.gl/tOkGmi

DIGITAL:
iTunes – http://goo.gl/HFRhKz
Amazon – http://goo.gl/2TmaIZ
Clone – http://goo.gl/Pwi2bi
Bandcamp – http://goo.gl/StMveL

WEBSITE:
http://goo.gl/4RoCPl

 

Ufficio Stampa Sfera Cubica
Michele Orvieti – tel: 347 3069627 michele.orvieti@sferacubica.it
Andrea Schipani – tel: 339 7292400 andrea.schipani@sferacubica.it
Chiara Caporicci – tel: 339 8145712 chiara.caporicci@sferacubica.it

Booking
Alessandro Ceccarelli – cecca@bpmconcerti.com – mob. 335 7169140

www.sferacubica.it