Johnny DalBasso – Lo Stato Canaglia

Johnny DalBasso
“Lo Stato Canaglia”
Data d’uscita: 27 settembre 2022
Label: Micidiale Records

(presspage riservata alla stampa, non pubblicare)

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Johnny DalBasso pubblica il nuovo album “Lo Stato Canaglia“, disponibile esclusivamente in formato fisico (CD e vinile) dal 27 settembre 2022. Il disco (il quarto in studio dell’artista campano) arriva a circa tre anni di distanza dall’ultimo fortunato “Cannonball” (Goodfellas, 2019) e dal seguente Cannonball-Tour, che lo portò a suonare su oltre 50 palchi in tutta Italia.

Il titolo richiama l’espressione “Rogue State”, con la quale vari presidenti americani hanno appellato gli Stati non allineati al pensiero filo-occidentale, espressione che diventa incipit per riflettere sui vari significati della parola “stato” intesa sia come istituzione sia come descrizione di una condizione passata o presente, ma anche lo stato che postiamo quasi ogni giorno sui social-media, inondando con pensieri non richiesti quella che è la nuova piazza, il nuovo campo di battaglia, il non luogo in cui incontrarci e scontrarci. La seconda parola è “canaglia”, che sembra ormai l’appellativo per tutto ciò che è contro e diverso da noi, per tutto ciò che per ignoranza o per egoistico volere vogliamo screditare.

Il sound passa dal punk più scarno, allo stoner, fino a composizioni più articolate con l’ingresso di fiati, pianoforti e sintetizzatori. I testi parlano di evasioni, decisioni azzardate, dubbi, libertà oltre ogni costrizione, rivolte interiori e fughe romantiche. Oltre le mode, oltre i confini stabiliti e le indagini di mercato, in questo 2022 in cui la guerra, l’isolamento sociale, l’inefficacia della politica, un individualismo e una suscettibilità senza precedenti dilagano, “Lo Stato Canaglia”, vuole essere non solo una serie di canzoni, ma un luogo mentale e un Paese in cui convivono tutte le contraddizioni di questo tempo.

TRACKLIST

  1. Senza nome
  2. Odia e desidera
  3. Amore pirata
  4. Marta
  5. Andalusia
  6. Berlin Burning
  7. Colpo di Stato
  8. Tutto in forse
  9. Lo Stato canaglia
  10. Galvanica
  11. Grandi passi avanti
  12. Vampiro
  13. Meglio di no

CREDITS

Tutte le canzoni sono state scritte e prodotte da Johnny DalBasso;

Johnny DalBasso: voci, chitarre, basso, pianoforte, sintetizzatori, percussioni.
Gianluca Terrinoni: Batteria.

Le batterie e le linee guida sono state registrate presso lo studio Terminal 2, Roma;
Le voci sono state registrate presso il Verde Studio, Roma;
Missaggio presso Verde Studio e Absonant srl.
“Andalusia” e “Berlin Burning” sono state missate da Daniele Tortora.
Masterizzato presso La Maestà Mastering da Giovanni Versari e presso R-Masterlab da Raffaele Rossi.

TRACK BY TRACK a cura di JOHNNY DALBASSO

1 – Senza Nome. La canzone incipit del disco e parla dell’ossessione contemporanea del dire la propria, dell’essere recensiti a tutti i costi, oltre a un nonsense autobiografico e musicale che vorrebbe richiamare una musica in maggiore, distesa e allegra, mentre invece il mondo brucia.

2 – Odia e desidera. Quasi un vademecum dei nostri tempi, in cui si ama ciò che non si ha e si odia ciò che non si capisce, si crede di essere ciò che non si è e si fa di tutto per raggiungere ciò che si desidera, e nel frattempo si odia.

3 – Canzone pirata. L’unica canzone d’amore del disco. Parla del contrasto tra la notte e il giorno, la passione dell’amore e i rapporti formali del mattino, tra due persone che vivono questo ”amore di contrabbando”.

4 – Marta. Una filastrocca space-blues che vuole abbandonare lo schema della canzone italiana e raggiungere uno spazio (Marte?) fatto di suoni interstellari cantato in modo da non farsi capire (prestiamo troppa attenzione ai testi e ci perdiamo il resto?) ma trasportare.

5 – Andalusia. Un’evasione, una fuga dalla Spagna dritti in Africa, una canzone che parla di libertà a tutti i costi, che potrebbe essere divisa in due parti, una con atmosfere mariachi che descrive il momento in cui i due protagonisti scappano tra le strade e le ferrovie iberiche e una seconda in cui si può leggere l’arrivo in Africa, con una suite strumentale che richiama il desert blues fino ad arrivare ad un finale in cui tutto si fonde e si può immaginare un treno che fugge via con i due a bordo mentre il Sergente Garcia arranca e lo vede sparire all’orizzonte.

6 – Berlin burning. Canzone ironica che parla dell’ipocrisia e dell’assurdità della guerra. Ispirata ad un racconto di Bukowski “La svastica” (Inedito in Italia) e al film “Jo Jo Rabbit” il testo parla della fantomatico complotto per la fuga di Adolf Hitler, concordata con il governo statunitense, che avrebbe consegnato la vittoria agli alleati e posto fine al Reich. Musicalmente il pezzo contiene molte citazioni tra cui, ovviamente, “London Burning” dei The Clash, e altri riferimenti ai Ramones e al pop-punk anni novanta.

7 – Colpo di Stato. Il brano voleva essere un percorso cronologico della storia recente dell’Italia ma la composizione si è poi focalizzata sull’odioso ventennio fascista. Ci sono riferimenti alle quattro giornate di Napoli e a piazzale Loreto e si intuisce il desiderio di condannare ogni forma di fascismo e totalitarismo. La frase “A voi il fascio e a noi il fascino” è tratta da un graffito in via Tancredi Cartella, Roma.

8 – Tutto in forse. Il testo è telegrafico e la musica in controtempo vuole descrivere la precarietà e il disequilibrio del momento storico che abbiamo vissuto negli ultimi anni (e che stiamo ancora vivendo) con quella sensazione di non compiuto e dell’essere sempre a un passo dal traguardo mentre corriamo su un ideale tapis-roulant che non porta da nessuna parte.

9 – Lo Stato Canaglia. Tratta da una storia vera, questa canzone parla di una donna italiana del sud che decide di partire e diventare foreign fighters in Siria. Il testo ironizza sul rapporto di coppia e sul desiderio di abbandonare tutto, un marito fedifrago e prole annessa, per unirsi a qualcosa di ancora più pericoloso e letale.

10 – Galvanica. Sembra una dichiarazione d’amore ma la canzone parla di tutt’altro: si riferisce agli esperimenti che il fisico Luigi Galvani compiva sulle rane per studiare e comprendere l’elettricità biologica. Letto in questo modo si intuisce che il testo è “cantato” dalla rana che implora il suo dr. Frankenstein di ridarle vita… A suo modo una canzone d’amore.

11 – Grandi passi avanti. Il pezzo più pop del disco: descrive la contrapposizione tra una vita di coppia ormai alla frutta e le promesse di “grandi passi avanti”, rimaste tali, da parte del Governo nei proclami in TV. Nel bridge della canzone sono stati inseriti discorsi tratti da tg nazionali tra cui spicca l’affermazione di Mario Monti il quale afferma che “l’Europa ha bisogno di crisi e di gravi crisi per fare passi avanti” e i recenti fatti avvenuti in Ucraina gli danno, purtroppo, spaventosamente ragione.

12 – Vampiro. Un divertissement, quasi da jingle pubblicitario, in cui il personaggio del vampiro viene sdoganato e capito nel suo essere per sua natura ciò che è. La canzone ha come fonte di ispirazione il film “Solo gli amanti sopravvivono” di Jarmush.

13 – Meglio di no. Unica ballad del disco, registrata durante la pandemia in casa con una vecchia chitarra acustica del ‘67, il pezzo parla dell’orgoglio e della sicurezza ostentata che spesso ci fa perdere ciò che amiamo, credendo di averlo fatto nostro. L’effetto sonoro del vento sul finale vuole richiamare quelle atmosfere felliniane di melanconia e tempo andato.

BIO

Johnny DalBasso nel febbraio 2013 decide di abbandonare il suo vecchio lavoro per diventare un one-man band. Il 20 maggio 2013 esce il video autoprodotto del brano “La Rivoluzione”, che gli consente di far conoscere la sua musica in rete e iniziare il “DalBasso Tour”. Esattamente un anno dopo, il 30 aprile 2014, esce il suo primo disco dal titolo “JDB” con l’etichetta discografica Octopus Records prodotto dal chitarrista dei “24 Grana” Giuseppe Fontanella. Dall’album vengono estratti due singoli, “Spara” e “Riusciresti tu…”. Il “JDB tour” porta Johnny a suonare nei principali live club italiani.

Nel gennaio 2015 riceve il titolo di rivelazione best live per Keep-on. Nel gennaio 2016 inizia il “Copiapirata tour”, 12 date live in cui Johnny vende sottobanco le prime copie di quello che sarà il suo secondo disco. Il 25 febbraio del 2016 esce il suo secondo disco ufficiale dal titolo “IX”, prodotto, scritto e suonato interamente da Johnny DalBasso e ha inizio il “IXTour”. Il 10 maggio 2016 apre il concerto al “Re dei One-man band” Bob Log III, all’Officina di Teramo. Nell’agosto 2016 Johnny ritorna in strada, letteralmente, costruendo un sound system itinerante all’interno del cofano di un vecchio Maggiolino Volkswagen del 1975 ed inizia il “VolksTour”, che lo porterà ad esibirsi nell’estate 2016 sulle coste campane, pugliesi e siciliane, suonando da busker.

Il 28 agosto 2016 all’Indievisibile Festival di Torano Nuovo (TE) apre il concerto de “Il Teatro degli Orrori”. il 31 agosto viene annoverato dal sito Rockit.it tra i “12 artisti campani da ascoltare”. Il 28 novembre 2016 partecipa al fortunato progetto fotografico “Musician” di Matteo Casilli, apparso sul magazine “Rolling Stone”. A febbraio del 2017 registra con Giancarlo “Giancane” Barbati due nuovi brani dal titolo “Micidiale” e “La vita che fai”, brani che vedranno la luce il 25 aprile dello stesso anno come lato A e B del 45 giri MICIDIALE/LA VITA CHE FAI, stampato in edizione limitata in 150 copie numerate a mano, ed inizia il “MicidialeTour”. Nel mese di aprile del 2017 Johnny apre i concerti di Edda e dei Sick Tamburo. Il “Micidiale tour” si concluderà a luglio 2017. Il 16 dicembre dello stesso anno apre la leggenda del punk Glen Matlock, fondatore e bassista dei Sex Pistols, con cui duetta sul palco eseguendo l’inno punk “Pretty vacant”.

Nel febbraio 2018 iniziano le registrazioni del terzo album in studio: il disco viene scritto, prodotto e registrato da Johnny DalBasso con Gianluca “Tilly” Terrinoni alla batteria, missato da Daniele Tortora (Afterhours, Daniele Silvestri) e masterizzato da Giovanni Versari (Verdena, Afterhours, Il Teatro degli orrori, Muse). A dicembre 2018 il brano “Sufrimiento”, che
anticipa l’album, esce in esclusiva per Rolling Stone Italia. Il 18 gennaio 2019 esce “Cannonball”, il terzo disco ufficiale di Johnny, con etichetta e distribuzione Goodfellas, e comincia il Cannonball tour, insieme a Gianluca Tilly Terrinoni alla batteria e ad Anotonio Antunzmask Russo al basso e cori. Con oltre 50 date in tutta Italia e la partecipazione a festival come lo Sherwood Festival e il Meeting del Mare e l’apertura di artisti come Lacuna Coil, Motta, Sick Tamburo, il tour si rivela un ottimo mezzo per far ascoltare e rodare il nuovo assetto in power trio. Il “Cannonball tour” si conclude il 18 dicembre 2019.

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