la Tarma – 4 Pezzi Facili Ep

data di uscita: 22 Giugno 2015
produzione artistica: la Tarma e Lele Battista
produzione esecutiva: SRI/Neurosen
distribuzione: Believe

(press page riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)

“4 Pezzi Facili”, 4 brani degli anni ’40, ’50 e ’60 ai quali la Tarma ha dato nuova veste. Violenza sulle donne, omofobia, crisi economica, guerra e immigrazione… tematiche attuali e un po’ celate di brani lontani nel tempo che la Tarma, con leggerezza e ironia, ha portato in superficie.

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“4 Pezzi Facili” Ep

Esce il 22 giugno (in occasione della Festa Europea della Musica e per celebrare il Solstizio d’estate) “4 Pezzi Facili“, il nuovo lavoro discografico de la Tarma con la produzione artistica di Lele Battista, che arriva a distanza di un anno e mezzo dal disco d’esordio “Antitarma” (QuiBaseLuna, 2014).  “4 Pezzi Facili” é un Ep di cover, fresco ed estivo, una piccola raccolta di perle del repertorio italiano (e non solo) che copre l’arco di un ventennio dagli anni ’40 agli anni ’60. L’ep è una coproduzione tra SRI Productions (la label di Beatrice Antolini e Daniele Calandra) e Neurosen.

I brani sono stati riarrangiati con un taglio fortemente pop-elettronico all’italiana, trasformandosi da capolavori classici a pasticche effervescenti colorate da sciogliere in acqua (o in alcool), da ascoltare in riva al mare. Tuttavia, dietro questa veste di freschezza, contemporaneità e facile fruibilità, c’é anche un pensiero più profondo che lega la scelta di questa brani: pur appartenendo a mezzo secolo fa é in essi presente una chiave di lettura estremamente attuale. É interessante vedere come le stesse parole scritte e cantate allora assumano oggi, in un contesto globale completamente mutato, un senso nuovo, e in parte confermino l’originale. Si toccano temi quali la violenza sulle donne e in generale di coppia, la crisi economica, il precariato, l’amore, la lontananza, la guerra: il tutto pervaso da un’ironia sottile e persistente. Sarebbe interessante ascoltare come potrebbe essere “4 Pezzi Facili” rielaborato da altri tra 50 anni… le parole dei testi rimarranno le stesse, ma il loro significato?

Tracklist

1. Legata ad un granello di sabbia (Nico Fidenco/Gianni Marchetti)
2. Mille lire al mese (Carlo Innocenzi/Alessandro Sopranzi)
3. Ciao amore, ciao (Luigi Tenco)
4. We’ll Meet Again (Ross Parker/Hugh Charles)

Track by Track a cura de la Tarma

Legata ad un granello di sabbia
Una canzone che ascoltavo da piccola, mi ha sempre fatto pensare all’estate, sì, ma anche allora avvertivo una specie di incongruenza, un senso di allarme. Così la mia fantasia si é scatenata e sulle note di una canzone d’amore di grande candore e semplicità, ho provato a ribaltarne il senso, facendone il canto di un amante possessivo e geloso che vuole legare l’amata e segregarla al buio in attesa che lei chiami aiuto. La parola “legata” del titolo può riferirsi a un legame sentimentale, ma può anche essere il vincolo tra stalker e vittima, tra master e slave in un rapporto bdsm, in generale il segno di un rapporto fra due amanti fondato sulla possessività.

Mille lire al mese
Sento di grande attualità questo brano, per via della crisi economica generalizzata. In particolare lo dedico ai miei colleghi musicisti e a tutti coloro che si trovano a dover lottare ogni giorno non dico per il proprio futuro, ma per il proprio presente.

Ciao amore, ciao
Ho letto da qualche parte che Tenco avrebbe voluto che il ritornello di questa canzone iniziasse con un accordo minore, e così ho deciso di raccogliere questo invito e da lì partire per sfruttare il potenziale drammatico di questo brano, per farlo esplodere in un grido di dolore e di rabbia. La disperazione non passa mai di moda: si può essere disperati per lontananza, per amore, per mancanza di soldi… Io da questa disperazione provo a trarre la forza per andare avanti, e in questo modo ho scelto di celebrare l’opera e la fatica di questo cantautore geniale.

We’ll Meet Again
Ho conosciuto per la prima volta questo brano attraverso Stanley Kubrick, che ne fa un inno all’insensatezza della guerra nel suo “Doctor Strangelove”. In questa chiave ironica ho sentito il brano assolutamente nelle mie corde, brano che peraltro ha una melodia pazzesca. La guerra é un motore invisibile che decide delle nostre vite, pilota l’economia e sbaraglia i destini di troppe persone.
É ridicolo e oltraggioso nei confronti dell’intelligenza umana che nel 2015 due persone debbano ancora separarsi per colpa della guerra senza sapere se si rivedranno qui o nell’aldilà (“We’ll meet again, don’t know where, don’t know when…”).

Credits

Produzione esecutiva: Silvia Bertolini per Neurosen e Daniele Calandra per SRI Productions
Produzione artistica: la Tarma e Lele Battista
Mix: Enrico Tronci
Mastering: Christian Alati presso Codhouse Studio (Milano)
Voce: registrata presso Le Ombre Studio di Lele Battista (Milano)
Archi e batteria: registrati presso Lo Studio Spaziale di Roberto Rettura (Bologna)
Grafica e artwork: MM5

Bio

la Tarma nasce come Marta Ascari il 10 Ottobre 1989 a Reggio Emilia, dove vive con i genitori e la sorella fino ai 18 anni; cresce immersa nella musica, assorbe stimoli di ogni genere, cantando e suonando svariati strumenti fin dalla tenera età. A 12 anni decide che avrebbe intrapreso la professione di cantante e inizia a studiare pianoforte e canto con Navid Mirzadeh. A 15 entra in contatto con la realtà musicale che più di ogni altra sarebbe stata determinante nella messa a punto dello suo stile: Franco Battiato. Conseguita la maturità classica, si trasferisce per un anno a Venezia, dove intraprende la facoltà di lettere classiche, che lascerà dopo poco, e il Conservatorio, che proseguirà trasferendosi l’anno seguente a Bologna, dove studia Composizione Tradizionale e Musica Applicata. Notata da Cristina Donà, nel 2014 esce il suo album d’esordio “Antitarma” per l’etichetta Qui Base Luna, con la produzione artistica di Saverio Lanza. L’album consta di 10 pezzi inediti scritti da la Tarma, molti dei quali nei testi portano la firma di Silvia Bertolini, sua compagna e collaboratrice. Nel 2015 esce “4 Pezzi Facili“, per SRI Productions, con la quale entra in contatto attraverso Beatrice Antolini, in coproduzione con Neurosen. Un Ep di cover del repertorio (non solo) italiano degli anni ’40, ’50 e ’60, con la produzione artistica di Lele Battista.

Foto Promozionali

(photo credits: Chiara Ioli)

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