LEON SETI
“Grimoire”
Data d’uscita: 27 gennaio 2023
Label: Autoprodotto
(presspage riservata alla stampa, non pubblicare)
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“Grimoire” è il secondo album di Leon Seti, interamente scritto da Leon e prodotto da Pancratio. Il progetto è stato sviluppato e lavorato tra Londra e Roma in un periodo di quasi 3 anni. Leon Seti e Pancratio si sono conosciuti nel 2019 instaurando da subito un profondo rapporto di amicizia e rispetto.
“Grimoire” è un album di pop elettronico con una produzione tendenzialmente alternativa e ricercata. Concettualmente “Grimoire” vuole essere un libro di magia ambientato in una foresta incantata: 10 canzoni che narrano vecchi traumi che, cicatrizzati e rielaborati in chiave alchemica, vogliono essere un balsamo per chi ne ha bisogno.
La parte visiva dell’album è ispirata alle leggende e al folklore britannico, con fate, folletti e spiriti, presenti anche nei testi e nella musica. L’artwork raffigura Leon Seti come spirito dormiente della foresta, circondato da terra e fogliame distaccato, oramai, dai dolori del mondo.
L’album è stato registrato e mixato a Roma, nell’ O.T.T.A. Res Lab, studio di Pancratio, mentre le voci sono state registrate da Andrea Pachetti a Livorno, al 360 Music Factory.
TRACKLIST
- Abyss
- And I’m Gone
- Grimoire
- Downfall
- 7am
- Baptised
- Decomposed
- If Only
- Inside
- Lullaby
CREDITS
Scritto da Leonardo Baldi (Leon Seti) e prodotto da Gian Luigi Mendozza (Pancratio)
Mixato e masterizzato da Pancratio a O.T.T.A. Res Lab.
Voci registrate a 360MusicFactory da Andrea Pachetti
Artwork realizzato da Jacopo Bucciantini
Production company: L’ulcera del Signor Wilson
Back cover di Gaia Botarelli
Digital artwork di Massimiliano Bruni
Lettering di stilledammerung
Packaging layout di Davide Lucioli
TRACK BY TRACK by Leon Seti
01 – Abyss
Abyss è un pezzo sperimentale che parla di una lite con un ex. Quando la distanza tra due persone diventa un abisso, è inutile cercare di essere qualcosa di diverso solo per cercare di riavvicinarsi. A volte l’unica cosa da fare è fissare il vuoto e subire la vertigine.
02 – And I’m Gone
Pezzo scritto sul mio rapporto con la città di Londra, And I’m Gone parla della facilità disarmante con la quale ho lasciato tutto alle spalle e me ne sono andato da un posto tossico, che mi stava lacerando da anni. Cito la strana impossibilità di vedere la costellazione di Orione che, da anni, era diventata un mio punto fisso.
03 – Grimoire
La traccia che dà titolo al disco è un pezzo dance che vuole trasmettere l’euforia che permea il futuro e l’ignoto. La foresta di fate di Grimoire diventa il simbolo dell’inaspettato: lasciare indietro le proprie credenze e abbracciare l’infantilità e la gioia di vivere.
04 – Downfall
Downfall è un pezzo senza beat, costruito interamente con un sample vocale intrecciato e armonizzato, che parla delle contraddizioni umane e della religione. Considerare l’umanità sacra e allo stesso tempo come una malattia, retrospettivamente, non ha senso. A volte sarebbe meglio vivere senza porsi domande morali e metafisiche. Concludo il pezzo con un’affermazione di ateismo.
05 – 7am
Una ballata elettronica molto sofferta, 7am parla di una mattina precisa. Nella pandemia mi sono trovato a dover aiutare mia madre durante una delicata operazione ad un occhio. La canzone è nata dall’improvvisa consapevolezza, nella giornata dell’operazione, di avere due personalità conviventi, una molto fragile e una molto forte che coesistono in pace.
06 – Baptised
Pezzo elettronico quasi R&B, Baptised è scritta intorno alla melodia altalenante di un piano synth molto pacato. Il pezzo tratta della difficoltà del relazionarsi con i propri genitori e dell’idea che i figli siano completamente modellati sia dai traumi che dagli affetti. L’egoismo degli esseri umani porta inevitabilmente a cercare di plasmare la propria prole, lasciando talune volte delle ferite nello spirito. La metafora del battesimo viene usata in quanto azione traumatizzante non consensuale.
07 – Decomposed
Decomposed è un brano raccontato come una storia d’amore fallita, in realtà parla del mio rapporto con il denaro che mi sfugge subito dalle dita, come un amore non ricambiato. Il pezzo ha un climax e una presa di coscienza molto accentuata, seguita dalla consapevolezza che forse le cose possono cambiare. Nella canzone c’è una citazione lirica a Minuetto di Mia Martini.
08 – If Only
Primo singolo ad essere stato pubblicato, If Only parla della difficoltà di lasciare indietro persone vicine afflitte dalla depressione. Sarebbe così facile se soltanto dire un nome potesse trasmettere calore e affetto, per risparmiarsi il dolore di vedere familiari perdere la voglia di vivere.
09 – Inside
Arriva l’alba sulla foresta di Grimoire. Inside è una ricerca di intimità: come una confessione a mezza voce di voler essere presente per sempre e per ogni momento con un amante. Come un luce che scalda sia fuori che dentro. Il pezzo è “anticlimatico”, come ad intuire la riuscita fallimentare di questa ricerca.
10 – Lullabay
Lullaby definisce musicalmente e liricamente tutto l’album. Si chiama ninnananna ma in realtà e una lite. Lullaby ha un climax dove rinfaccio ad un interlocutore una serie di comportamenti e concludo con un consapevole “you’ll never say sorry/ and that’s fine/ I guess”. Arrabbiarsi non cambierà mai le persone, ma a volte fa molto bene. La magia della foresta di Grimoire svanisce alla fine di questo pezzo, passando da un’alta tensione e tornando alla calma cosmica del personaggio della copertina.
BIO
Leon Seti è il progetto solista nato nel 2016 dalla mente e dalla voce di Leo Baldi. Con sede ad Amsterdam, Londra e Arezzo, il suo electropop nostalgico e sperimentale è stato più volte trasmesso sulle frequenze della BBC, è apparso su Billboard Italia e in varie pubblicazioni internazionali. Il suo primo album “Cobalt” ha raggiunto la posizione numero 1 nella classifica elettronica di Itunes Italia. Leon Seti ha suonato al Men/Go Festival, alla O2 Academy Islington e The Spice of Life a Londra, oltre che in club storici come lo Spin Time Labs a Roma e Il Cassero a Bologna.
FOTO (credits: Giada Franzoni, Jacopo Bucciantini e Chiara Lomarini)
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