MANCINO
“L’allergia alle cose che ho amato”
Data d’uscita: 23 aprile 2024
Label: Disordine Dischi
Distribuzione: Self / Believe
(presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)
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Anticipato dal singolo “Una verità”, è disponibile per Disordine Dischi il nuovo album del cantautore partenopeo Mancino dal titolo “L’allergia alle cose che ho amato“.
Un racconto cantautorale del divenire e dell’appassire dell’emozioni. Delle cose che si sono amate ma che inesorabili scivolano, mutano in un qualcosa di nocivo a cui il sistema immunitario deve dare una risposta di difesa. Un passaggio nella memoria di un tempo lontano. Colpe pronunciate come una preghiera da bocche ancora sporche di parole d’amore, investigano e invocano una verità. Il filo che lega queste canzoni vuole ricucire un anima ferita che attende la felicità, lenire il dolore con la musica, come un antistaminico contro l’allergia.
TRACKLIST
01 – L’allergia
02 – Menomale
03 – Un tempo lontano
04 – Una verità
05 – Colpa del mondo
06 – Il filo
07 – Sciulea feat. Bruno Tomasello
CREDITS
Voci: Ivo Mancino
Chitarre: Ivo Mancino, Michelangelo Bencivenga, Bruno Tomasello
Pianoforti e Tastiere: Sem Marasco, Roberto Porzio, Daniele Cortese, Mario Romeo
Sassofono: Bruno Tomasello
Basso: Daniele Cortese
Batteria: Mario Romeo
Testi: Ivo Mancino
Registrato, mixato e masterizzato da Jex Sagristano e Ciro Galante al Soundinside basement records.
Prodotto da Ivo Mancino.
Pubblicato da Disordine dischi.
TRACK BY TRACK a cura di MANCINO
L’allergia: Come la persistente esposizione ad una sostanza esterna dannosa per noi porta il sistema immunitario ad attivare una risposta, così il nostro sistema di sentimenti, sviluppa un’allergia anche alle persone e alle esperienze passate. Un elenco di pensieri al riguardo per evitare di perder tempo e star male di nuovo ragionando sul tempo andato e di ciò che ne avanza.
Menomale: Un cammino insieme. Sullo sfondo l’albeggiare di un nuovo giorno a Napoli. La consapevolezza di non essere mai soli, la presenza amorevole di qualcuno che ci allevia il dolore come un antidolorifico che anestetizza la parte più sofferente di noi. Ciò ci fa rendere conto che le persone vicine a noi non sono così scontate, ed è una vera fortuna avere legami del genere.
Un tempo lontano: Si vive spesso in un loop che ci porta via dalla realtà e da quelli che sono realmente i nostri bisogni. La necessità di mettersi al riparo dal tempo, e non prendersi in giro da soli procrastinando e agognando il celebre finale “vissero felici e contenti” che ci risolverà ogni problema. L’amore supera le trappole della vita, ci apre spiragli di luce e cancella la procrastinazione della felicità, navigando anche in mari mossi, vivendo una vita tra un lavoro sempre precario, le pandemie e le guerre.
Una verità: Delle verità dette, celate o espresse a metà. La verità si racconta attraverso parole e gesti grazie i quali ci si riconosce, e si conosce una persona. Tra verità supposte e convenzionali subordinate alla quotidianità. Le parole viaggiano e scavano a fondo fino a toccare il nervo scoperto. L’importanza di esprimere questa verità, di mettere in chiaro le cose; ma spesso è meglio lasciare andare i pensieri che è meglio così.
Colpa del mondo: Si indaga sulla natura della colpa e dove essa stessa risieda. Cerca di dare il peso giusto alle cose. Cos’è che pesa e conta veramente per la maggior parte delle persone? Sarebbe necessaria una statistica, un calcolo, una competizione per indagare e indicizzare. Il tutto si risolve con la necessita di fare un reo confesso che a fatica abbandona la nostra bocca per alleggerire la nostra anima, che forse ha bisogno d’ascolto, che ha bisogno di confronto e non di girare solo intorno a sé stessa senza rinnovarsi.
Il filo: Come l’Arianna di Teseo lascia cadere il filo al suo passaggio nel labirinto.Il Filo vuole essere quella linea sottile tratteggiata da percorrere senza la paura di uscire fuori dai bordi, seguirla per ritrovarsi. Fil rouge che accompagna e cuce i brani verso la chiusura del disco.
Sciulea: Il ricordo di quello che è stato, di un amore passionale e viscerale che ad oggi si è trasformato in tempesta. Un amore che si è esaurito e trasformato, annegato in un fiume di lacrime non lascia il passo che al dolore. Dalla bocca trasudano confessioni amare che inquinano la dolcezza di un amore che inesorabile scivola verso la fine senza fermarsi più.
BIO
Ivo Mancino alias Mancino classe ’98 nasce nel grembo di una terra arsa dalla cultura: i Campi Flegrei. Il suo stile fonda radici nel teatro e nel cantautorato italiano abbracciando ogni genere musicale ed imbracciando soprattutto una chitarra. L’urgenza di salire su un palco e suonare diventa predominante nel 2016, con l’inizio di una attività di live in solo voce e chitarra e facendo da apertura ad artisti come Flo, Francesco Di Bella, Daniele Sepe, Gnut, Pino Scotto, Tommaso Primo, Galoni ed altri ancora.
Il 10 maggio 2019 in collaborazione con Apogeo Records esce l’ ep “MONOLOGHI”. Lo stesso anno lo vede finalista nel Festival della canzone d’autore Ugo Calise.
Nel marzo 2021 pubblica il singolo “La mia Soluzione” prodotto da Giuseppe Fontanella chitarrista dei 24 grana.
Il 23 aprile 2024 c’è l’esordio discografico con “L’ allergia alle cose che ho amato” pubblicato con Disordine Dischi.