Megàle “Imperfezioni”
Data d’uscita: 8 marzo 2019
Produzione: AREA51 Records
Distribuzione: CD-Click
(presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)
DOWNLOAD
IMPERFEZIONI
Dopo una lunga gavetta fatta di live su e giù per la penisola, il duo Megàle (Stefania Megale e Francesco Paolino) si appresta a pubblicare il primo full-lenght dal titolo “Imperfezioni” per la collana Play di Area51 Records. Un esordio che si fa fatica a definire tale, sia per la maturità compositiva e di scrittura che per il coraggio di un progetto che se ne frega delle mode e delle tendenze del momento per regalarci un mondo onirico e suggestivo in cui è facile perdersi, in un continuo contrasto tra leggerezza e gravità. “Imperfezioni” è un percorso simbolico che un individuo compie nel confrontarsi con l’ignoto, con sé stesso e con il mondo. Un disco che è un invito a pretendere il massimo dalla propria esistenza e in cui si indagano le periferie dell’animo umano, in altre dimensioni e stati di coscienza. Il sound, affidato alla coproduzione artistica di Angelo Epifani, è un continuo mescolare aggeggi elettronici a strumenti acustici. Le dinamiche sono portate agli estremi grazie ad un’ampia tavolozza di suoni e combinazioni timbriche dalle quali attingere. Un percorso sonoro variegato e sinuoso che ha potuto contare anche sull’apporto di una serie di musicisti d’eccezione come, fra gli altri, Rocco Marchi (Mariposa, Hobocombo), Francesca Baccolini (Hobocombo), Enzo Cimino (Mariposa, Saluti da Saturno) e Simone Cavina (Junkfood, Iosonouncane).
TRACKLIST
1. Imperfezioni
2. Lussuoso benessere
3. Stato di quiete
4. Scarsa, scarsissima personalità
5. DormiVeglia
6. Mormora la luna
7. Viaggiatori onirici
8. Sull’acqua
CREDITS
I Megàle sono:
Stefania Megale: voci, sax, clarinetto, synth, sega musicale, loop.
Francesco Paolino: Chitarra acustica, chitarra 12 corde, chitarra classica, chitarra elettrica, programmazioni drum machine e synth, pedal bass, loop.
Hanno suonato su “Imperfezioni”:
Simone Cavina: batteria
Enzo Cimino: batteria
Laura Comuzzi: violino
Vienna Camerota: violino
Francesca Baccolini: contrabbasso
Angelo Epifani: chitarra elettrica, programmazioni drum machine e synth
Rocco Marchi: percussioni, programmazioni drum machine e synth
Registrato da Angelo Epifani e Rocco Marchi
Mixato e masterizzato da Angelo Epifani presso i Raw Studios di Bologna
TRACK BY TRACK a cura di Megàle
Imperfezioni
Si tratta di un percorso all’interno di sé stessi, un cammino verso l’accettazione. Ci sono cose che ci portiamo dietro perché sono pesi che appartengono all’umanità intera e altre che ci vengono lasciate in dono dalle nostre generazioni passate. In questo percorso il pensiero si fa astratto fino a trovare il primo uomo sulla terra, solo, puro, che non conosce privazioni perché è il primo e non porta con sé i drammi dell’umanità né quelli di nessun altro uomo prima di lui.
Lussuoso Benessere
Possiamo fingerci coinvolti, tuttavia la mente è un ottimo luogo nel quale rifugiarsi e rendersi assenti rispetto al mondo fuori. Nel silenzio si trova il proprio personale, lussuoso benessere. Non è solo il desiderio di essere altrove. È il bisogno di costruire una realtà parallela rispetto alla realtà ordinaria. In ogni singolo dettaglio.
Stato di Quiete
Cercare altrove, nella natura. Fare paragoni. Consapevoli che niente sia nuovo. Osservazione, intuizione, trasformazione. Provare a dare alle cose una nuova forma, una nuova sostanza. Provare dunque a trasformarsi consapevoli del fatto che la quiete non esiste.
Scarsa, Scarsissima Personalità
Brano autobiografico (il più “terreno” di tutto l’album) che prende spunto da una riflessione su un lavoro a provvigione di pochi mesi svolto dalla cantante. “Solitamente non ho molto a che fare con la società, per fortuna il mio lavoro mi permette lunghi periodi di isolamento e lunghi periodi nei quali non ho nessuna necessità di avere a che fare con nessuno. Posso evitare gli orari di punta, posso scivolare senza essere vista. La propria fonte d’oro (di guadagno fisico ma soprattutto morale e spirituale) può essere autocostruita. Credo nell’auto-organizzazione, nell’autodeterminazione dei popoli al di là dei confini nazionali. Credo che le persone possano dare il meglio quando non si nascondono dietro alla burocrazia, dietro alla pigrizia, e dietro l’illusione di essere soli ad occuparsi del proprio piccolo mondo come se fossimo tutti sconnessi. È un invito all’azione: ciascuno merita il regime che sopporta.”
Dormi-Veglia
Pare non sia normale soffermarsi troppo a guardare le cose procedere, giorno dopo giorno dopo giorno. Dormi-Veglia è quando per un momento ci si sveglia dal torpore, quando ripartono le domande più buie, quelle che si sotterrano riempiendosi di cose da fare. Questa riflessione nasce dall’osservazione delle persone, nei loro movimenti, nei loro abitacoli di ritorno da una lunga giornata di lavoro, in coda alla cassa del supermercato, in fila ad attendere il semaforo, nelle code in tangenziale. Ciascuno solo con i propri pensieri. C’è una sovrabbondanza di agitazione, di tensione verso continui luoghi da raggiungere. Una sovrabbondanza di azioni, obblighi, doveri da compiere che ci esauriscono. Alla fine di tutto i sogni, i desideri, le aspirazioni personali spesso restano depositate sul fondo. A questo punto i sogni sono un rifugio: come le droghe fanno assuefazione. Non hanno sapore alcuno.
Mormora la Luna
Essere inteso come essenza. Essere e basta. Non si può passare la vita aspettando qualcosa. Non ci si può piegare alle cose arrendendosi , cedendo un pezzo per volta. C’è la volontà di sentire il passare del tempo in ogni suo istante e non doverlo dedicare a cose che non interessano. Esistere nel tempo come se adesso il proprio mondo sia in un albero.
Viaggiatori Onirici
È un passaggio tra altre dimensioni e stati alterati di coscienza. Un percorso senza ritorno in un altrove che ha diverse direzioni. Ci si trova in un luogo dove il tempo non ha dimora, non ha direzione. Infine è il corpo stesso a diventare una trappola: andare lontano senza uscire di qua.
Sull’Acqua
Essere come l’acqua. Far fluire, scivolare nella realtà come lungo la corrente. Ricordarsi della prospettiva dalla quale tutto perde importanza, dove non esistono giusto o sbagliato. Dove ognuno può sentirsi libero di dare alle cose il senso che più desidera. Convivendo tutti con questo sentire, non c’è spazio per conflitti o giudizi.
BIOGRAFIA
Il progetto Megàle nasce nel 2017. Stefania Megale e Francesco Paolino suonano insieme in realtà da molto più tempo – quasi 10 anni – in diverse formazioni e in differenti ambiti musicali. Questo progetto rappresenta la loro evoluzione: da un gusto e da una formazione inizialmente acustici si dedicano all’esplorazione elettronica, mescolando sonorità, approcci e strumenti dando vita ad un sound elettroacustico dalle molteplici risorse sonore, dotato di dinamiche e intensità di ampio respiro.
Stefania Megale nasce sassofonista, Francesco Paolino chitarrista di formazione classica. Ampliano la loro tavolozza timbrica con synth, drum machine, loop, voci. Si esibiscono tra il 2017 e il 2018 lungo tutto l’Italia in una tournée che interessa locali, festival, teatri, house concerts. La loro musica è onirica, nasce con la precisa volontà di trasportare l’ascoltatore in un altrove che ognuno può costruire a proprio piacimento. Il loro concerto non è un insieme di brani, si caratterizza per essere un unico respiro, un viaggio di sola andata verso le profondità dell’animo umano. Non raccontano storie, sono parole e suoni in forma fumosa contrastate da bruschi ritorni sulla terra grazie all’ampia timbrica della quale dispongono. Dopo un lungo periodo di lavorazione esce nel 2019 per l’etichetta Area51 Records il loro album di esordio “Imperfezioni”.
FOTO
CONTATTI