Autoproduzione / Vinile 12″ Limited Edition + Cd In uscita il 4 Novembre 2014
(press page riservata alla stampa / da non diffondere)
Failing – Il Disco
“Failing” è il nuovo, terzo album dei Miriam in Siberia: psych rock moderno fatto di ambientazioni scure, synth spaziali e doppie voci. Failing è un manifesto di doom rock e chitarre fuzz, unito a visioni mistiche e attitudine aggressiva. Registrato nei Trail Studio di Napoli, e masterizzato da Salt Mastering, New York, il disco gode di edizione limitata in vinile 12”. Il disco riprende il discorso cominciato con il precedente “Vol. 2” (2011) con il quale condivide l’attitudine heavy, ma rappresenta un ulteriore punto di svolta nel processo di maturazione e ricerca artistica, in quanto è il primo album totalmente in lingua inglese. Una nuova rinascita, una svolta stilistica e artistica, ma anche di concetto, in contrasto con il titolo del disco. Il sound risulta più moderno e tagliente e la scelta della lingua inglese ben si adatta alle atmosfere scure e imponenti e ad un album che è poco poetico, molto vivido e assolutamente diretto. Nette le influenze dello psych rock nord Americano di Thrill Jockey e Jagjaguwar: numi tutelari sono Pontiak, Black Mountain e White Hills, ma in “Failing” ritroviamo anche sprazzi di Neil Young, lo sperimentalismo di Earth ed Oneida, le chitarre degli Arbouretum, l’hammond degli Atomic Rooster e addirittura le linee vocali dei primi Alice in Chains o il mood degli ultimi Opeth.
Failing – Track By Track
“Failing“, la title track è un’opener e al contempo una dichiarazione d’intenti; hard groove sormontati da synth psichedelici. “Raise your Hands” precipita nel doom, minaccia l’ascoltatore e gli intima di alzare le mani ed arrendersi. “Down from a Mountain” rappresenta il ritorno ad un sound 70’s, un ballad oscura con reprise accelerato: montagne ed acque inarrestabili. “We Wanna Know” riprende temi mistici cari alla band e cita il precedente “Vol. 2” (faith and reason are/our coin tossed to distract). “Don’t Anyone” è una cavalcata slow psych, un momento di melodia disincantata, una lunga composizione che esplode al centro per confermare l’atmosfera tesa con cui comincia.
Failing – Artwork
La copertina nasce dall’incontro con il fotografo Marco Quinti, autore del reportage fotografico “In Siberia”. Il libro contiene scatti che riprendono enormi stabilimenti energetici, la vita del popolo autoctono, e le sconfinate distese della Siberia. È proprio uno scatto aereo della tundra a diventare la copertina del disco: “Veduta aerea della tundra siberiana” rappresenta una traversata insormontabile – ogni tentativo di valicarla è destinato, appunto, al fallimento. “Failing” ha uno spirito combattivo, un mood mai così aggressivo, che guarda in faccia senza paura ideali ostacoli in teoria fatali.
Tracklist
1. “Failing”
2. “Raise Your Hands”
3. “Down from a Mountain”
4. “We Wanna Know”
5. “Don’t Anyone”
Credits
Ferdinando “Nando” Puocci: voce, chitarra
Bartolomeo “Oreste” D’Angelo: synths
Luciano Corvino: basso
Costantino Oliva: batteria
Registrato e mixato da Fabrizio Piccolo, Trail Music Lab, Naples
Masterizzato da Paul Gold, Salt Mastering NYC, USA
Foto di copertina: Marco Quinti – “Veduta aerea della tundra Siberiana” dal reportage fotografico “In Siberia” edito da Toscana Energia.
Artwok & Graphic: Nicola Apicella
Biografia
I Miriam in Siberia sono una band hard/psych campana (Aversa, CE). Quando la loro amica Miriam partì per la Siberia (per una sorta di Erasmus, pare…), le possibilità immaginifiche di un viaggio in Siberia si trasformarono in una band. Dopo un primo EP omonimo del 2006, dal quale nasce nasce una preziosa collaborazione artistica con lo ZOO Studio dei Bastian Contrario, arriva nel 2009 il debut “Il Suono del Phon”, un album introverso, malinconico, tormentato nella genesi e nel sound, che alterna momenti indie a pezzi lenti dominati da organi e chitarre scure e che cattura ampie attenzioni e consensi della critica. Nel 2011 arriva il secondo disco “Vol. 2”, che segna una netta svolta stilistica: “Vol. 2” è un disco energico, psichedelico, heavy ed offre un territorio completamente nuovo per i brani del gruppo. I semi del disco nascono in un viaggio in Wisconsin, dove in un saloon la band ascolta live i Black Mountain e con essi la nuova scena psych rock nord americana. Per la registrazione la band passa dieci giorni presso i Red Sound Studios di Senigallia (One Dimensional Man). Le take sono quasi sempre in presa diretta, il feeling è rock e gli edits minimi. Il mastering è affidato a Salt Mastering, New York (Arbouretum, LCD Soundsystem), che riversa la bobina su un vinile 7” completamente analogico, senza alcun procedimento digitale. La copertina è opera di Lorenzo “LRNZ” Ceccotti, artista romano (tra le sue esperienze le illustrazioni per Dylan Dog e le animazioni per il film “Dark Side of the Sun”). Ceccotti materializza nell’immagine di un teschio che emerge da una palude le visioni oscure dei testi dell’album. Nel corso degli anni i Miriam In Siberia hanno condiviso il palco con 24 Grana, Virginiana Miller, A Toys Orchestra, ‘A67, Disco Drive, My Awesome Mixtape, Zion Train, Zen Circus, Giorgio Canali ed è finalista 2013 del Controradio Rock Contest di Firenze.
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COPERTINA E FOTO HIRES