MT/solo
“Pezzetti”
Data d’uscita: 4 marzo 2022
Etichetta: Cobalto Dischi/Labella Dischi
(Presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)
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“Pezzetti” nasce in una casa in disordine sul finire di una festa.
Nel periodo precedente alla realizzazione dell’album ci siamo ritrovati a dover fare ordine nell’edificio dove abbiamo la nostra sala prove, un piccolo studio improvvisato nella campagna della provincia fiorentina.
Nella sala prove abbiamo negli anni incontrato persone diverse, accumulato strumenti, registrato per centinaia di ore, scritto innumerevoli pagine e immagazzinato gli oggetti più disparati. Accettiamo il disordine, il più delle volte ce ne occupiamo solamente quando diventa il proverbiale elefante nella stanza. Ed è proprio in una occasione come quella che si è delineato mt/solo. Fare ordine ha un piacevole effetto collaterale che è quello di poter andare indietro nel tempo e perdersi in quei frammenti di musica e pensieri che troviamo piantati nel disordine. Spesso la sensazione più piacevole è quella di trovarsi cambiati, o meglio, che quelle note e parole che fotografano l’espressione di un’intuizione naturale del momento, avessero bisogno di essere dimenticate per ritrovarci poi cresciuti abbastanza per poterle utilizzare.
Abbiamo scelto alcune tracce tra quelle che trovavamo sperse negli Hard disk. Erano quelle che ci suonavano più estranee e più belle. Ce le siamo provate addosso, come un vestito appena acquistato e le abbiamo tagliate e ricucite fra di loro fino a che non ci stavano bene.
Avevamo appena finito di riordinare la stanza che c’era di nuovo un motivo per buttarla all’aria.
Non solo Amarcord
Individuati i primi brani che volevamo sviluppare, si palesò la necessità di pensare ad una produzione di ampio respiro, che coinvolgesse più persone, che facesse abbracciare le diverse sonorità che avevamo in mente e che mettesse d’accordo le influenze che ci ispiravano.
Labella studio sembrò il luogo più giusto dove trovare quelle persone che potessero interessarsi ai brani e che potessero dare il loro apporto. L’obiettivo era quello di arricchire la nostra musica di elementi estranei, creare ostilità verso ciò che avevamo già fatto fino ad allora, alzare l’asticella.
“Elefante” e “Largo” furono i primi brani; l’intenzione di andare a creare una musica dilatata, che andasse a descrivere un’ambientazione più che una situazione, era più evidente in questi due brani e andava di pari passo con due testi molto introspettivi sul tema dei conflitti.
Grazie alla collaborazione con Labella emersero molti punti di contatto e ci permise di fare conoscenza con Tommaso Casarotto, attuale collaboratore del progetto e session guitarist di “Elefante”. Tommaso fin da subito si è interessato alla produzione di mt/solo, creando in sala prove il giusto sound per le chitarre.
Il lavoro in studio si è rivelato essere molto lungo e due sono i brani la cui scrittura è nata in quel periodo: “Play” e “Gold“. “Play” è stata la canzone che da subito pensammo come primo singolo, uscita a maggio 2020 in un periodo di incertezza globale. “Play” parla di sconfitta, di attenzioni rese al mittente, di fallimento. La scaturigine è la volontà, non corrisposta, di un amore carnale, ma il territorio di indagine è il dubbio sulla propria adeguatezza e su quella delle proprie azioni, il motivo per cui ci nascondiamo.
Matteo: “Ricordavo una poesia di Charles Bukowski, sconfitto intellettualmente da un trombettista solitario la sera di un suo Reading in un caffè di Venice. Vidi i miei sforzi per piacere, vidi le mie attenzioni ed il tempo dedicatole crollare di fronte ad una indifferenza sorridente, ma perentoria“.
Molte delle storie raccontate in “Pezzetti” trattano di desideri, spesso non realizzati, a volte addirittura inespressi. “Gold”, la canzone che chiude il disco, invece, è una presa di coscienza. Tutta la musica di questo album riporta storie di fallimento che “Gold” archivia, un’esortazione personale a vivere col bicchiere mezzo pieno.
Non avevamo ancora finito le produzioni degli ultimi due brani “Summer” e “Segnali” ed il lavoro in studio aveva ancora diversi nodi da sciogliere, ma sentivamo il bisogno di suonare quelle canzoni, metterle a disposizione di altre orecchie.
Un collage di immagini
Matteo: “Ho scritto i testi dei nove brani come fossero un collage, spesso le storie si confondevano con le letture del momento, notizie, fatti di cronaca, immagini random. Ho riferito tutto ciò che mi circondava alle storie che volevo raccontare. Può sembrare forzato ma mi ha aiutato a scavare in profondità ed avere una percezione migliore di queste. In coincidenza iniziavo a seguire anche delle sedute psicologiche, il motivo erano forti crisi d’ansia che somatizzando, mi lasciavano a letto per giorni con forti dolori a tutte le articolazioni. Alimentata da questi diversi punti di vista, più di una volta mi sono trovato estraneo nella mia scrittura, ma avevo questa sensazione come di ricevere un suggerimento da dentro che non mi sono sentito in grado di tradire.
Provengo da una famiglia con una forte inclinazione per l’arte figurativa, la mia infanzia è stata accompagnata da mostre, musei, esposizioni. Mio nonno faceva il pittore ed il ceramista, dopo il liceo sono stato fortemente influenzato da lui ed ho frequentato l’accademia di Belle Arti a Firenze. Quando è morto mi è sembrato di non aver portato a termine una conversazione appena iniziata e mi ha fatto provare un peso che racconto nella title track Pezzetti. Credo ancora di non aver sfruttato a pieno il nostro rapporto, ma se non altro mi è rimasta la passione per le immagini.
Mi piace disegnare su carta da fotocopie, spesso sono la mia versione di ciò che cattura la mia curiosità. Amo l’illustrazione, il fumetto e la pittura. Amo l’immediatezza del messaggio espresso attraverso un’immagine.
Dei miei disegni talvolta rimangono solo dei piccoli pezzetti della dimensione di un francobollo. Li appendo in una stanza particolare di casa mia dove ho creato un piccolo archivio con alcuni strumenti musicali ed un computer per registrare.
La componente allegorica dei testi di mt/solo è dovuta molto a questi disegni, ma c’è un brano in particolare che non sarebbe potuto nascere senza. “Inverno” prima di essere una canzone voleva essere un piccolo racconto. Al tempo seguivo un corso di scrittura creativa e fra i vari esercizi stavo portando avanti questa storia di un marinaio naufrago che trovatosi incagliato nel pack artico e perdendo a poco a poco il contatto con la realtà, vede come unico modo di liberare la nave quello di accendere un enorme fuoco intorno ad essa finendo per bruciarla. A margine del testo c’erano tanti disegni del marinaio, le lande desolate, il ghiaccio. Disegnare fu un modo per sottolineare ciò che più mi piaceva di quella storia e, fuori dagli schemi della scrittura di prosa, cercai di distillarla in una canzone sul tradimento delle proprie radici, il rapporto con il padre e la madre ed un’immagine di autodeterminazione che si sgretola sotto il peso del tempo che passa“.
Lo stesso Tempo è anche l’antagonista di “Se vieni a Prendermi“, secondo singolo estratto.
Negli anni precedenti ad mt/solo eravamo impegnati con un gruppo che attingeva a piene mani dall’ondata indie dei primi anni 2000, The Strokes, The Libertines, Arctic Monkeys. Pensavamo che un brano sul tempo che passa potesse essere il momento adatto per celebrare ciò che avevamo fatto e recuperare quel tiro.
Il risultato è una canzone agrodolce, che vede protagonista un uomo immobilizzato davanti al miraggio di realizzarsi come artista. L’ispirazione era stata una poesia di Franco Fortini il quale si vede come una ciocca d’uva immatura al passaggio della vendemmia, destinata a farsi macerare dai venti dell’inverno.
L’idea è stata sublimata nel videoclip senza troppi compromessi, dove Tommaso Casarotto, prestatosi all’interpretazione del personaggio principale, è stato veramente attaccato ad un palo per un pomeriggio su una secca collina sotto il sole. Il merito della riuscita del video è soprattutto di Luca Rinaldi e Federico Pacciani, nonché di Filippo Ficozzi con cui avevamo girato il videoclip di “Play”.
TRACKLIST
01 – Summer
02 – Play
03 – Segnali
04 – Largo
05 – Se vieni a prendermi
06 – Pezzetti
07 – Inverno
08 – Elefante
09 – Gold
CREDITS
Realizzano presso Labella Studio nove brani per il disco Pezzetti con il produttore Renato D’Amico (Emma Nolde, Postino), in pubblicazione per Cobalto Dischi/Labella Dischi.
Il progetto è supportato dalla formazione live che vede oltre a Matteo (basso e voce) e Tommaso (Batteria), Daniele Ambrosino alle tastiere e Tommaso Casarotto alla chitarra .
TRACK BY TRACK
01. Summer
Una storia di sesso. Due “cani” complici, invischiati in un rapporto clandestino e con al paura di fare un passo di troppo, godono il loro momento di intimità prima che il tempo glielo porti via.
02. Play
Il sole si alza sulla spiaggia, una coppia si sveglia e lui scopre di essere molto lontano da lei. Una storia di fallimento in cui potersi riconoscere, se mai si fosse dato tutto e non si fosse ottenuto nulla.
o3. Segnali
Alla guida in una strada buia un uomo “cieco” corre verso una persona inarrivabile e si chiede come abbia fatto a non vedere quei segnali che lo avrebbero fatto desistere.
04. Largo
Una storia sulla redenzione. Vittima dei giudizi, una persona crede che la sua vita sia finita. Scoprirà che nell’esilio, di quei giudizi può farne un sacco da gettare in fondo al mare e nessuno ne sarà testimone.
05. Se vieni a prendermi
Nell’impegno per la propria realizzazione ci si scontra più volte con le difficoltà e il tempo che sembra mancare. Come una bellissima visione, appesi come frutti all’albero, aspettiamo il compimento di un sogno e temiamo di marcire prima che avvenga.
06. Pezzetti
Una storia sull’elaborazione di un lutto. Chi se ne va porta con se dei pezzi di chi resta. Nel disorientamento, si canta una preghiera per riaverli indietro.
07. Inverno
Una canzone sulla difficoltà di bruciare le proprie radici. Trovandosi bloccato in una landa artica, un marinaio trova come unica possibilità di salvezza quella di sciogliere il ghiaccio dando alle fiamme la sua imbarcazione, unica protezione dall’assideramento.
08. Elefante
La storia di un rapporto violento, ma in perfetto equilibrio. Senza vincitori ne vinti in una lotta interminabile che ha il sapore del bisogno morboso di stare insieme.
09. Gold
Persi nel silenzio ogni singolo desiderio, delusione o fallimento, la notte si apre e nella pace vive un sogno bellissimo di sano egoismo e amor proprio.
BIO
Il progetto nasce nel 2018 all’interno dell’home studio di Matteo Ficozzi e Tommaso Bitossi. Influenzati sia dall’amore per la musica lo-fi ed atmosferica, sia da tutte le sonorità di orientamento “black” e “R’n’B”. Si trovano a comporre l’ossatura del futuro progetto. Realizzano presso Labella Studio nove brani per l’album di debutto “Pezzetti” con il produttore Renato D’Amico (Emma Nolde, Postino), in pubblicazione per Cobalto Dischi/ Labella Dischi.
I testi sono racconti semplici che seguono i modi delle favole, ma mettono radici nella narrativa fantastica e psicologica contemporanea. Storie di bestie, uomini e piante che sopravvivono al dramma dei propri fallimenti e desideri inespressi o non realizzati. La musica ha una forma eterogenea. Ora caratterizzata da beat serrati d’ispirazione Neo soul inglese e synth sfocati, ora alla deriva verso sonorità più ruvide, tipiche di un rock underground dei primi anni 2000 Il progetto è supportato dalla formazione live che vede oltre a Matteo (basso e voce) e Tommaso (Batteria), Daniele Ambrosino alle tastiere e Tommaso Casarotto alla chitarra . Nel Settembre 2020 MT/solo in un’ inedita formazione a due, aprono il concerto di C’mon Tigre al Beat Festival proponendo una versione riarrangiata dei loro brani per voce tastiera e drum machine. Il 2022 vedrà, ad anticipare la pubblicazione del disco, l’uscita del brano “Elefante”.
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