Naddei / Sabrina Rocchi

Naddei / Sabrina Rocchi
“Ripensandoci”
Data d’uscita: 21 aprile vinile
Label: L’Amor Mio Non Muore

(Presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)

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Ha ragione tuo marito: siamo musicalmente affini. Dagli esempi che mi hai mandato sento che la tua emissione, il tuo modo di dividere le parole e valorizzarle, la tua interpretazione, mi sono tanto vicini. Finalmente una cantante che canta e pensa come la penso io. E senza copiature odiose. Sono orgogliosa che dedichiate a me e ad alcune delle mie canzoni preferite questo disco. La nuova veste che avete dato ad ogni pezzo, non ignorando il cosiddetto punto di partenza, mi entusiasma. Gli arrangiamenti sono bellissimi e tu Sabrina sei una splendida interprete”
(J. De Palma)

A distanza di circa due anni dall’ultimo progetto discografico “Mostri”, torna sulle scene il musicista, produttore e arrangiatore Naddei (già Francobeat). Questa volta insieme a Sabrina Rocchi, con cui pubblica – in formato vinile e online – per l’etichetta L’Amor Mio Non Muore l’album “Ripensandoci“, un sentito omaggio alla cantante Jula De Palma, protagonista della scena italiana negli Anni ’50, ’60 e ’70, per poi trasferirsi in Canada con la famiglia nel 1974.

Si tratta a tutti gli effetti di un’operazione di ricerca, recupero e riproposizione del repertorio di una delle voci più belle del panorama musicale italiano. Scoperta da Lelio Luttazzi (che la fece esordire giovanissima con la CGD di Teddy Reno), Jula De Palma fu definita “la signora del jazz italiano”. Troppo presto però si ritirò dalle scene, per sua stessa decisione, appena raggiunse l’apice della sua carriera. Un’artista unica e particolare che ha approvato con entusiasmo l’intero progetto. Naddei e Sabrina le hanno infatti scritto informandola del lavoro che stavano sviluppando, iniziando così un’emozionante corrispondenza epistolare, durata per tutte le fasi di produzione del disco.

La pubblicazione di “Ripensandoci” è stata anticipata dai singoli “Se qualche volta” (brano scritto da Franco Califano e qui pubblicato in doppia versione, una cantata da Sabrina Rocchi, l’altra da Naddei), e “Per due parole” (canzone che fa parte della colonna sonora composta da Mario Nascimbene per il film “Summit” uscito nel 1968 ed interpretato da Gian Maria Volontè e Mireille Darc).

Un disco che ha un filo conduttore: una valigia sempre presente, dal video di “Se qualche volta” alle varie copertine.
“La valigia è il nostro fil rouge. Rappresenta un contenitore di emozioni, perlopiù ricordi, piacevoli ma anche spiacevoli, che di fatto sono in continuo movimento. Perché i ricordi cambiano nel tempo, sono in continua evoluzione nella nostra mente. Dunque potremmo dire anche che questa valigia simboleggia un po’ tutti i brani di questo disco: canzoni del passato, dei ricordi, che ritornano dopo un viaggio che li ha cambiati profondamente”. (S.Rocchi)

TRACKLIST

1. Se qualche volta (F. Califano / E.Polito)
2. Per due parole (F. Del Prete/ M.Nascimbene)
3. 1000 ragazzi fa (P.Limiti/ C.Lanzi)
4. Gli occhi tuoi mi stancano (P.Limiti/ C.Lanzi)
5. Bugiardo e incosciente (P.Limiti/Joan Manuel Serrat)
6. Tre volte baciami (L.Beretta / S. Casadei)
7. Mi piace (L.Chiosso/ L.Luttazzi)
8. Messaggio Jula
9. Eccezionalmente si (J.De Palma/ L. Luttazzi)
10. Tua (G. Malgoni / B. Pallesi)
11. Se qualche volta (versione Naddei)

CREDITS

Sabrina Rocchi voce
Naddei synth, cori, arrangiamenti e produzione artistica

Marco Frattini batteria
Andrea Alessi contrabasso e basso elettrico
Silvia Valtieri pianoforte
Alfredo Nuti Dal Portone chitarra elettrica ed acustica
Gianni Perinelli sassofoni

Vincenzo Vasi theremin in “Gli occhi tuoi mi stancano”
Diego Sapignoli batteria, percussioni e vibrafono in “Eccezionalmente si” e “Bugiardo e incosciente”
Guido Facchini pianoforte in “Tua”
Antonio Gramentieri chitarra Elettrica in “Eccezionalmente si” e “Gli occhi tuoi mi stancano”
Alberto Bazzoli organo Farfisa VIP 600 in “Mi piace” e “Per due parole”
Marco Bertozzi voce parlata in “Per due parole”
Elisabetta Marconi, Camilla, Lorenzo e Gianni Perinelli cori in “3 volte baciami”

Archi
Igor Buscherini violino
Tatyana Mukhambet violoncello

Quartetto:
Cesare Carretta primo violino
Michela Zanotti: secondo violino
Aldo Maria Zangheri viola
Anselmo Pelliccioni violoncello

Registrato e mixato in analogico su 24 piste all’ Amor Mio Non Muore Sala d’Incisione di Forlì da Roberto Villa e Franco Naddei.
Masterizzato da Giovanni Versari alla Maestà Studio Tredozio (FC)

Progetto grafico di Andrea Spigarelli
Foto: di Fabrizio Petrangeli

Label: L’Amor Mio Non Muore
In collaborazione con Crinale Lab

NOTE DEGLI ARTISTI

Naddei:

Dopo la pubblicazione di “Mostri” non pensavo di poter fare un altro disco che tributasse la grande canzone italiana e i suoi grandi interpreti. La scintilla è nata già dentro “Mostri” dove Sabrina Rocchi, che per la cronaca è anche mia moglie, ha cantato alcuni versi del brano di Piero Ciampi “Più di così no”.

Non ricordo di recensioni che non l’avessero notata e quando, in qualche modo dopo un po’ di tempo, iniziò a mostrarsi desiderosa di tornare un po’ a cantare, le ho subito chiesto: “Ma tu la conosci Jula De Palma?”. La risposta fu: no. Ho dunque cominciato a raccontare quello che sapevo sul suo conto, quel poco che sono riuscito a ricordare dai racconti che mi faceva Gino Corcelli quando lavoravo a Radio Sabbia di Riccione. Dovrei aprire una lunga parentesi su chi fosse Gino e cosa diavolo ci facesse come cantante crooner di grande spessore nella scuderia di Gornj Kramer, ma credo che si meriti ricerche a parte che vi invito a fare.

Insomma, scartabellando e chiacchierando, Sabrina ha accettato la mia proposta: fare un tributo al repertorio di Jula, al suo personaggio, alla sua storia che tanti punti in comune aveva con quella di Sabrina stessa.

A questo punto la patata bollente è passata a me che dovevo smontare e rimontare un repertorio raffinatissimo e dalle molte sfaccettature; dal jazz al pop, dalla canzone d’autore agli arrangiamenti per grandi orchestre come solo gente come Lelio Luttazzi, Kramer, Carlo Lanzi e tutti quelli che hanno vissuto il periodo d’oro dei grandi musicisti, autori ed interpreti degli anni ’50 e ’60 italiani, sapevano fare.

Con grande rispetto, e qualche timore, ho cominciato a lavorare. Mi sono ritrovato immerso in un mondo che in fondo era anche mio e che potevo cucire addosso alla voce di Sabrina che ancora non sapeva nemmeno cosa ne sarebbe venuto fuori.

In questo viaggio abbiamo incontrato, virtualmente, anche la stessa Jula che ci ha regalato parole da brividi. Non solo ha apprezzato il nostro lavoro ma ci ha regalato una sensibilità ed umanità rara per una donna della sua età che è ancora così entusiasta e riconoscente a quello che la musica ha dato a lei, ai suoi musicisti, ai suoi affetti e alle vite di tutti quelli che come noi cerchiamo la bellezza nel farla.

E così è nato questo disco. Una manciata di canzoni scelte dal grande repertorio di Jula che potesse raccontare noi oggi. Un uomo e una donna che si amano e amano il rischio di esporsi anche così, attraverso un semplice disco. Un disco che ha visto tanti amici suonare, tante persone coinvolte in qualcosa che volevamo fosse sincero.

Cedo il microfono a Sabrina e faccio mia questa bella esperienza di arrangiatore e produttore perché è quello che mi piace fare, per amore.

Sabrina Rocchi:

La musica è sempre stata una componente essenziale nei miei percorsi e vivere al fianco di un creativo come Naddei, giorno dopo giorno, mi ha fatto tornare la voglia di ricominciare a studiare, di tornare musicalmente attiva. Franco mi ha sempre spronato ed è stato naturale iniziare a fare cose insieme.

Un giorno mi ha detto: “tu dovresti cantare le canzoni di Jula de Palma. Fu una cantante straordinaria e una donna dal percorso fuori dal comune. La sua voce, il suo personaggio, ti sono affini.”

Non la conoscevo ma è bastato poco per innamorarmene. Il suo modo di interpretare quel che cantava mi ha colpito moltissimo. Vera, senza filtri, profonda e non banale. Una vera stella dei suoi anni e attuale ancora oggi.

Naddei ha compiuto un lavoro magistrale nel ri-arrangiare i brani scelti. Ha dato loro una vita nuova, un suono contemporaneo pur mantenendo la loro poetica d’altri tempi. Un mix perfetto tra passato e presente.

Abbiamo impiegato 2 anni per completare questo disco. E’ stato un lungo percorso, una condivisione importante. Abbiamo attraversato momenti di emozioni forti, divertimento, entusiasmo e anche indecisioni (da qui il titolo dell’album…). Il contesto dell’Amor Mio Non Muore è stato poi estremamente poetico. E’ uno studio straordinario, che rispecchia completamente il suo nome. Più andavamo avanti e più ci rendevamo conto che stava nascendo qualcosa di bello. Tutti i musicisti coinvolti sono stati fantastici e hanno contribuito a rendere questo lavoro qualcosa che oggi ci sembra davvero bellissimo. Un progetto che abbiamo iniziato timidamente, quasi per gioco.

Durante questi 2 anni siamo stati in contatto con Jula, informandola, aggiornandola. Ci siamo scritti molte mail e le sue parole ci hanno incantato ed emozionato moltissimo. Ricordo di essermi commossa nel leggere la sua prima lettera. Il punto di vista di Jula de Palma ha contribuito a renderci consapevoli che stavamo facendo qualcosa che aveva un valore, qualcosa che andava rispettato e trattato bene, fino in fondo.

BIO

Naddei
Franco Naddei è musicista, produttore e arrangiatore di lungo corso, fondatore di uno degli studi di registrazione più importanti della Romagna, il Cosabeat. Come Francobeat è autore di tre concept album: “Vedo beat” (Snowdonia) sulla beat generation italiana, “Mondo fantastico” libro illustrato con CD su Gianni Rodari e la sua poetica (Trovarobato) e “Radici” (Brutture Moderne) con testi scritti dagli ospiti di una struttura residenziale per disabili mentali. Ha collaborato in varie vesti – fra gli altri – con John de Leo, Sacri Cuori, Santo Barbaro, Xavier Iriondo, Hugo Race e Giacomo Toni. Con il nome di Naddei, ha pubblicato l’album “Mostri”, un omaggio ai mostri sacri della canzone d’autore italiana: da Tenco a Ciampi, passando per Battiato e De Andrè.

Sabrina Rocchi
Inizia a cantare da giovanissima per vivere un percorso che negli anni si lega alla musica in modo altalenante. Dopo gli studi in ambito musicale, si laurea in Economia e alterna al canto la professione di giornalista. Studia e lavora in Australia, dove vive per alcuni anni, e presta la sua voce ad alcuni progetti di musica blues e folk. A 20 anni gira il mondo come cantante solista dell’Orchestra di Raoul Casadei, da lui scelta per creare un contrasto, perché, come diceva lui, voleva una cantante “moderna”. Negli ultimi anni lavora nell’ambito dell’organizzazione di concerti e apre una sua agenzia di comunicazione. Dopo una lunga pausa, oggi torna a ricoprire il ruolo di cantante, insieme a Naddei, nel disco/omaggio a Jula de Palma.

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