Nagel – Seven Songs for a disaster

Trovarobato Parade // in uscita il 12 maggio 2014
Distribuzione digitale Digitalea – CD in edizione limitata

(press page riservata alla stampa / da non diffondere)

 

Nagel – Seven Songs for a disaster
(Trovarobato Parade / Blinde Proteus)

“Non è da dove prendi le cose, è dove le porti” 
Jean Luc Godard

Il disco

Nagel è un duo. Nagel è un solista bicefalo. Le due teste che lo compongono sono quelle di Francesco Guerri che con le sue mani pizzica, sfrega e percuote le corde del suo violoncello elettrificato e quella di Alberto Fiori che si occupa delle tastiere, dell’elettronica e dei beat. La dimensione del duo permette ai musicisti di muoversi velocemente e più di ogni altra stimola il confronto artistico e compositivo e consegue risultati di sintesi insperata, frutto di mediazioni senza vera e propria mediazione creativa. Si accorcia così la distanza tra intelletto e pulsione: entrambe le cortecce dei musicisti si muovono concordi o discordi per tracciare il disastro che riecheggia nel titolo, affidandosi tanto ai temi e alle melodie della testa con le sembianze di Francesco Guerri, quanto alle ritmiche della “testa” Alberto Fiori.

Ma qual è questo disastro? E’ la terra desolata dove vive Nagel come duo, come singoli artisti o come individui, dove le esistenze non riescono a guadare il fiume dell’incertezza. Per questo Nagel sceglie di rifarsi alla forma canzone, mantenendo un approccio melodico e emozionale al materiale compositivo e arrangiativo ma raggiungendo poi una sintesi che poco ha a che fare con la canzone comunemente intesa.

Nell’esplorare le terre selvagge del disastro esistenziale Nagel avvista l’elettronica, e la trova una veste adatta per il proprio ciclo di canzoni. E’ un approccio naturale, anche se non si tratta di club-culture o di beat fatti per ballare, ma piuttosto di un approccio antropologico, dove la musica elettronica è intesa quasi come musica folk contemporanea, almeno dalle parti di Berlino (e metà del duo abita e lavora nella capitale della Germania e della musica elettronica e d’avanguardia).
Seven Songs for a disaster si apre con una pulsazione, quasi un codice morse che porta con sé il messaggio segreto del disco e la pulsazione rimane elemento forte e centrale dell’intero lavoro. Presente quasi sempre anche in brani come Deep Into, mascherata da scricchiolio del vinile.
Il solista bicefalo Nagel non se ne sta sempre solo a contemplare il disastro: a volte è in compagnia di altri viaggiatori come la stilista Debby Baker, che presta la propria voce in Three Days Without, o il regista Pietro Babina (anche voce recitante in But First).
L’ultimo brano, It Started in a Finger, vede la presenza d’eccezione di Carla Bozulich, icona dell’art rock americano, molto amata in Europa e da molti anni collaboratrice di Francesco Guerri in numerosi progetti.

 

Tracklist

1. But First (feat. Pietro Babina)
2. Three Days Without (feat. Debby Baker)
3. Nails
4. Open City
5. Deep Into
6. Spit it out (feat. Pietro Babina)
7. It Started in a Finger (feat. Carla Bozulich)

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Biografia

NAGEL
“Chiodo – Unghia”
Nagel è un duo nato nel 2011 come ideale prosecuzione del progetto di ricerca EL. Ne fanno parte Francesco Guerri (violoncello – elettroniche) ed Alberto Fiori (tastiere – live electronics – drum machine).
La miscela musicale di Nagel abbraccia un territorio multiforme, in cui radici provenienti dal rock e dalla musica contemporanea si intrecciano a una fortissima presenza di elettronica. Ne emerge un’anima fortemente annodata all’oggi, che chiede di essere ascoltata e non si accontenta di intrattenere.
La continua ricerca sul linguaggio ha concesso una libertà senza prezzo che diventa unghia affilata che scava, non per trovare la forma perfetta ma perchè preferisce sporcarsi e cercare il proprio senso fra i demoni del dancefloor.

L’edizione limitata del cd
Seven Songs for a Disaster uscirà in digitale su tutte le principali piattaforme (iTunes, Deezer, Spotify, ecc…). Sarà disponibile un’edizione limitata in 300 copie stampate e confezionate a mano presso la stamperia d’arte di Giampiero Guerri a Cesena. L’artwork è stampato copia per copia utilizzando carta da parati vintage con un effetto sospeso tra lo specchio e il caleidoscopio.
Ogni copia è stata lavorata dalla stamperia e dagli stessi musicisti a testimoniare l’amore anche artigianale per oggetto disco.

FOTO HIRES

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