Ottodix
“Arca”
Data d’uscita: 14 aprile 2023
Label: VREC Records
Distribuzione: Audioglobe
(presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)
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“ARCA” è l’ottavo concept album dell’artista contemporaneo e musicista Alessandro Zannier aka Ottodix, pubblicato da VREC, prodotto dall’artista stesso insieme a Flavio Ferri (DeltaV) e registrato col pianista Loris Sovernigo al Teatro Marchionneschi in una delle prime residenze artistiche volute da Antonio Aiazzi dei Litfiba a Guardistallo (PI).
Dopo l’esperienza triennale, con il concept “Entanglement” (Discipline/MasterMusic 2020), sulle correlazioni causa – effetto immediate dei fenomeni umani su scala globale, accolto con entusiasmo da pubblico e critica, nasce nel 2023 “ARCA“, progetto suggerito dal clima di sindrome dell’Apocalisse imminente e dal peso crescente che opprime l’intera società globale basato sulla sensazione della fine del “sistema mondo” così come lo abbiamo conosciuto.
Si tratta di un’ipotetica e visionaria Arca spaziale generazionale, ispirata alla forma di una tartaruga, concepita per salvare milioni di uomini da un futuro cataclisma ambientale planetario irreversibile, paragonabile al biblico Diluvio Universale e causato dall’incoscienza collettiva descritta nel brano/manifesto di apertura “Gravità”.
E’ un sogno-incubo utopico/distopico, concepito, come la migliore fantascienza insegna, fingendo di avere una tecnologia immensa a disposizione e risorse e budget illimitati per costruirla, figlio della frequentazione dell’artista con gli architetti visionari di “Resilient Communities” che lo hanno invitato ad esibirsi e ad esporre al Padiglione Italia della 17°Biennale di Architettura di Venezia 2021.
La città di ARCA, illustrata nell’artwork dall’artista stesso, ha la forma di una megalopoli immensa racchiusa in una sfera, con la pianta sviluppata sulla superficie interna delle sue pareti e con un sole artificiale al centro.
A questa immensa sfera-guscio è collegato un anello su cui si sviluppano altri 6 giganteschi “Distretti”che servono ai coloni per nascere (“Gemini”), crescere nella natura ricreata in cattività (“Eco”), studiare e tramandare la storia collettiva (“Memorandom”), imparare la scienza e la tecnologia necessaria per sopravvivere (“Techne”), frequentare luoghi dedicati all’arte e alla filosofia per affrontare il vuoto psicologico di una vita errante nel cosmo (“Musa”) alla ricerca di un eso pianeta da colonizzare e su cui sperimentare nuovi metodi di sopravvivenza (“Utopia”), verso un porto sicuro che potremmo non raggiungere mai.
La provocazione di Ottodix non è il “come realizzarla” oggettivamente, ma come potremmo filosoficamente immaginare una società rifondata da zero e organizzata in modo più eco sostenibile, paritario e rispettoso della competenza, dell’istruzione, dei diritti e della crescita degli individui.
ARCA pone anche domande sull’ipotesi di ritrovarci tutti migranti, africani, russi, europei, cinesi e americani, in una sola scialuppa, tra universo e “metaverso” simulato (“Simulatore”), in fuga per sempre.
Pone infine il problema dell’urgenza di un backup (l’arca di Noè, in fondo era il primo backup ipotizzato dall’umanità) del sapere tecnico scientifico, del patrimonio artistico, linguistico e culturale dell’uomo, ma soprattutto del DNA della vita sulla Terra.
L’anello di ARCA è immaginato, infatti, come una serie di “teche” in cui vengono conservate le sequenze del DNA umano, animale, vegetale, batterico e dei funghi del pianeta per salvare i codici replicabili della vita, tradotti in onde sonore. Negli spettacoli live sarà possibile, con il supporto di ricercatori degli istituti di ricerca e del programmatore Alex Piacentini, ascoltare il suono di alcuni di questi esseri viventi, così come avviene per le tracce strumentali dell’album, ottenute con la “sonificazione” del DNA della tartaruga Chelonya Midas.
ARCA e’ un esercizio mentale su cosa salvare del nostro mondo e cosa lasciare; un unico flusso di brani collegati, guidati dalla voce di un’ hostess-intelligenza artificiale (prestata da Laura Marini) che accompagna l’ascoltatore per un’ora immersiva, tra canzoni e brani ambient e che si apre con questa frase:
“Quando scappi da un mondo in fiamme
devi scegliere in fretta
cosa mettere nel sacco,
cosa lasciare andare,
e quali semi portare con te.
Il futuro è nomade.”
ARCA è un progetto di arte contemporanea che unisce fantascienza, musica, sonificazioni di dati, biogenetica, installazioni fisiche e sonore, pittura, oltre che concerti tra scienza, musica, ambiente e divulgazione comprende “ArcaHabitat”, l’opera sito-player open source.
Dedicato agli archivisti, ai viaggiatori, alla Terra e agli uomini in fuga!
TRACKLIST
- Gravità
- Arca
- Teca 1 – Biozoe
- Nati su Gemini (Generazione Charlie)
- Teca 2 – Botanica
- Eco
- Teca 3 – Andros
- Memorandom
- Teca 4 – Bacteria
- Technè
- Teca 5 – Opera
- Musa
- Teca 6 – Micos
- Utopia
- Simulatore
CREDITS
Prodotto da Flavio Ferri e Alessandro Zannier
Registrato da Flavio Ferri presso: Teatro Marchionneschi, Guardistallo (PI) nel settembre del 2022
Pre produzione: Alessandro Zannier
Mix e Mastering: Flavio Ferri – Republica Recording Studio, Barcelona
Concept, testi e musiche: Alessandro Zannier
eccetto:
Ghost track (coda ”Utopia”) improvvisazioni di Loris Sovernigo
Strumenti e arrangiamenti:
Alessandro Zannier, Flavio Ferri.
Piano: Loris Sovernigo
Letture Trk 1, 2, 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15: Laura Marini,
registrate presso Virtual Studio – Treviso da Alberto Gaffuri
Sonificazioni di DNA di tartaruga Chelonia Mydas e altre specie:
“Teca 1 – Biozoe”, “Teca 2 – Botanica” “Teca 5 – Opera”: Alex Piacentini.
Etichetta: VREC Music Label
Distribuzione esclusiva: Audioglobe
Artwork e regia live show “Arca”: Alessandro Zannier
Booking – ottodixmusic@gmail.com
TRACK BY TRACK a cura di Ottodix
– 1 “Gravità’ ” L’incipit, la storia dell’Apocalisse ambientale raccontata dalle profezie negli antichi graffiti, che ci costrinse ad abbandonare un pianeta distrutto con superficialità. Un gioco di parole per descrivere la leggerezza e la superficialità che ci portarono al punto di non ritorno: “Fuori dalla Terra, scollegati dalla realtà, privi di ogni forma di responsabilità, senza più pesare le parole in libertà, noi perdemmo il senso della gravità.”
– 2 “Arca” E’ una metropoli immensa a pianta sferica, auto sostenibile dove si abita e si lavora in sinergia, tra boschi, sequoie e palazzi, con un sole artificiale al centro. Attorno al suo immenso anello ruotano i sei Distretti satellite dove i coloni nascono, crescono, studiano, lavorano e sognano di raggiungere Habitat, l’esopianeta perfetto.
– 3 “Teca 1 – Biozoe” (strumentale) Il condotto che unisce la città all’anello dei 6 distretti. Ospita l’archivio sonoro del DNA dell’uomo e di tutti gli animali esistiti e sopravvissuti. Un brano strumentale ottenuto “sonificando” i dati numerici del genoma della tartaruga “Chelonia Mydas” che ha ispirato la forma dell’Arca.
– 4 “Nati su Gemini (Generazione Charlie)” E’ il Distretto dove i robot-nursery clonano i “Charlie”, i figli dei coloni che popolano la stazione di ARCA, sede degli ospedali, dei campi di incubatrici e dell’area mortuaria. “Generazione martire, lanciata verso il nulla, su cui gettammo tutto il peso di trovare un nuovo paradiso”.
– 5 “Teca 2 – Botanica” (strumentale) L’archivio del DNA delle piante, che servirà per terraformare nuovi pianeti con habitat di foreste e alghe marine.
– 6 “Eco” Diario di un ragazzo cresciuto su Eco, tra campagne idroponiche, mari, foreste artificiali, piante e animali estinti.
E’ l’ immensa struttura cilindrica piena di campi coltivati, dove i cloni dei ragazzi crescono tra prati e foreste popolati da tutti gli animali terrestri, del cielo e acquatici. Una canzone sul bisogno e il diritto di vivere una giovinezza nella natura ovunque, anche nel vuoto.
– 7 “Teca 3 – Andros”(strumentale) Biblioteca digitale delle lingue e delle origini dell’uomo e la sua evoluzione.
– 8 “Memorandom” E’ il distretto dove si tramanda l’intera memoria del sapere dell’umanità come unica specie, la storia congiunta dei 6 continenti in tutte le sue versioni, sede di università e scuole, che forma i giovani abitanti di ARCA, che si interrogheranno sulle colpe dei padri. “Preservammo la memoria, dalle tentazioni di riscrivere, togliendo le spirali nere della storia”.
– 9 “Teca 4 – Bacteria” (strumentale) Il brano strumentale che ci fa traversare il braccio dell’anello che conserva le sequenze del DNA dei batteri e dei microrganismi terrestri.
– 10 “Techne” Il Distretto della scienza e della tecnologia, dove la conoscenza e la competenza sono un valore sacro da tramandare per fare funzionare la casa comune dell’umanità, perché “Ci serviranno macchine per fare nuove macchine, create a loro volta per controllare macchine”. Un brano sul pericolo della perdita di controllo diretto sulla tecnologia che ci terrà in vita un domani.
– 11 “Teca 5 – Opera” (strumentale) L’archivio delle opere di genio e artistiche dell’uomo, che conduce al Distretto di Musa.
– 12 “Musa” Dove appagare il bisogno di astrazione, la spiritualità, dove coltivare la filosofia e usufruire delle arti, tra teatri, musei, templi e giardini, che aiutino a mantenere la lucidità nel vuoto siderale dove la mente vacilla. Una canzone sull’importanza di salvaguardare il talento e le vere ispirazioni e aspirazioni umane e sul potere salvifico e illusorio dell’arte. “Musa, ti chiedo scusa, stavo guardando in faccia la realtà, dritto dentro agli occhi di Medusa”
– 13 “Teca 6 – Micos”(strumentale) Il tratto dell’anello dove sono archiviate le sequenze del regno dei funghi e delle muffe, ultima frontiera per studiare materiali adatti a sopravvivere su mondi ostili.
– 14 “Utopia” Il laboratorio delle utopie e della ricerca, dei prototipi, delle soluzioni che hanno sempre salvato l’umanità di fronte al pericolo dell’estinzione. Una canzone dedicata al bisogno di spostarsi, migrare, cambiare le cose, viaggiare come nomadi per non morire. “Serve utopia, carburante, energia, per partire, andar via, quando questo mondo finirà.”
– 15 “Simulatore” L’ultimo braccio, che chiude il cerchio, sede dell’Intelligenza Artificiale che regola le funzioni di ARCA, e i suoi sette mondi per garantire esperienze di vita il più vere e “analogiche” possibile. Un brano che riflette sull’attuale sete di “metaverso” e sulle nostre vite scollegate dalla realtà, ora che abbiamo ancora una vera Terra e una natura a portata di mano. Il paradosso di un futuro in cui diremo “quando c’era un vero mondo, passavamo il tempo simulando, evitandolo”.
BIOGRAFIA
Alessandro Zannier è un artista visivo, musicista, songwriter e performer che si muove a cavallo e con pari intensità tra musica elettronica d’autore e arti visive.
Sotto lo pseudonimo musicale di “Ottodix” ha pubblicato dal 2003 ad oggi 8 album e una raccolta con biografia (2013) ed è considerato uno dei progetti “cult” della wave elettronica italiana. Ha collaborato e condiviso palchi negli anni con Garbo, Luca Urbani (Soerba), Madaski (Africa Unite), Laura Bisceglia (Teho Teardo), DeltaV, Gigi Masin, Lele Battista, Baustelle, DaddyG (Massive Attack), Malika Ayane e molti altri.
Negli ultimi anni lavora su testi e concept precisi, ispirati a fisica, astronomia, antropocene, geostoria, ambiente, dando alle stampe album come veri manifesti concettuali e mettendo in scena mostre e concerti tematici, con un taglio multimediale che in palco si avvalgono di visuals, animazioni, elettronica, quartetto d’archi e elementi di divulgazione.
Ha partecipato come artista visivo a numerose importanti mostre internazionali, tra Europa, Asia, Sud America e Oceania, oltre a due consecutive Biennali di Venezia (di Architettura, Padiglione Italia 2021 e d’arte, Padiglione Camerun 2022) in cui si è esibito live anche con l’Ottodix Ensemble.
Nel 2016/17 presenta a Pechino e a Berlino il concept album “Micromega”, ispirato alle scale di grandezza della materia del cosmo e il sito visionario www.micromegaproject.com considerato una vera installazione web, ibrido tra “iper album” illustrato e enciclopedia della materia, divenuto un caso apprezzato negli ambienti culturali cinesi.
Nel 2020 pubblica“Entanglement”, album sulla correlazione dei fenomeni su scala globale e nel 2021/22 il progetto “ENT” ad esso collegato, in continua espansione, costituito da una serie di installazioni luminose gemelle nel mondo. invitato alle Biennali di Venezia 2021 e 2022, al CNR ISMAR di Venezia, e all’Università di Auckland e all’Institute of Technology di new York, il progetto ENT continua a comparire in saggi, cataloghi d’arte e di architettura e a collaborare con istituti di ricerca, università e musei e proseguirà fino al 2024, quando avrà completato i 6 gemellaggi continentali.
Sempre nel 2022 realizza la personale “MareMoto 4.0” al Galata Museo del Mare di Genova, con opere in dialogo con il CNR ISMAR di Genova e la robotica marina, esibendosi all’opening in un memorabile concerto a sorpresa sopra al sommergibile “Nazario Sauro” nella darsena del porto.
E’ previsto per il 2023 l’ottavo concept album “Arca” (VREC/Audioglobe) dedicato al backup della vita terrestre, con relativa serie di installazioni e mostre, in cui la protagonista è una visionaria stazione spaziale costruita per un’ipotetica fuga di massa dalla Terra verso gli esopianeti.
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