Ottodix – “Entanglement”

Ottodix
“Entanglement”
Data d’uscita: 27 marzo 2020
Label: Discipline Records
Distribuzione: Master Music

Il settimo concept album di Alessandro Zannier. Dalla navigazione antica a quella digitale: il giro del mondo tra mari, continenti e isole remote alla scoperta delle connessioni fisiche e spirituali.

(Presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)



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ENTANGLEMENT: un’operazione artistica multidisciplinare a cavallo tra musica, divulgazione e arti visive.

Alessandro Zannier aka Ottodix è un artista poliedrico che da circa un ventennio si muove con disinvoltura tra musica, arti visive e letteratura. A distanza di tre anni dal suo ultimo lavoro discografico “Micromega” del 2017 (qui le info), l’artista trevigiano torna sulle scene con il suo settimo concept album dal titolo “Entanglement“, pubblicato da Discipline Records e coprodotto artisticamente dal fidato Flavio Ferri (Delta V).

Se il precedente “Micromega” rappresentava un viaggio dalle micro particelle ai sistemi di universi attraverso canzoni ispirate alla fisica, all’astronomia e alla filosofia (il progetto è tuttora in scena nei teatri e nei luoghi d’arte), con “Entanglement” si intraprende un viaggio alla Jules Verne intorno al pianeta Terra, ai suoi mari e ai suoi continenti alla ricerca di quelle connessioni (o meglio “intrecci”… entanglement, appunto) spesso invisibili che legano uomini, animali e cose.

Il titolo dell’album si rifà dunque al fenomeno dell’entanglement quantistico (correlazione quantistica) che mette in relazione fra loro – praticamente in contemporanea – eventi distanti migliaia di chilometri, opponendosi quindi al principio fisico della località dei sitemi secondo cui oggetti distanti non possano influenzarsi tra loro in tempo zero. Esiste una rete che ci connette tutti e che mette in relazione le cose egli avvenimenti. Il mondo, mai come oggi, è un intreccio fitto di relazioni, connessioni e rotte. La vita si sposta, i semi, le piante, gli animali e l’uomo migrano da sempre e gli eventi sono tutti in stretta correlazione.

Ottodix parte in viaggio alla scoperta di questi fili invisibili, attraversando mari e continenti, toccando anche le isole remote e quelle artificiali come l’isola nel Pacifico creata dai nostri rifiuti (il singolo di lancio “Pacific Trash Vortex“) e con “Entanglement” ci informa dunque che il nostro mondo è connesso, anzi iperconnesso: non solo dal punto di vista della meccanica quantistica, ma in senso molto più ampio, con connessioni tra persone, gruppi sociali, azioni, movimenti. Non possiamo pensare che ciò che accade nella strada sotto casa sia del tutto indipendente da ciò che si manifesta agli antipodi del mondo. Un tema scottante, questo, soprattutto per quanto riguarda le problematiche ecologiche e il riscaldamento globale.

“Entanglement” è dunque un album che ci riguarda individualmente da vicino. Ci ricorda che la storia globale è una sovrapposizione di storie individuali che si intersecano vertiginosamente creando ciò che vediamo; una cosa che è, in ultima analisi, ciò che siamo.

Entanglement Live Show
Le 9 canzoni e i 5 intermezzi strumentali presenti nel disco, saranno riproposti integralmente nel nuovo live-show di Ottodix che si affiancherà al “Micromega show” ancora in atto. Oltre al live concert (in formazione band + archi ed elettronica), sono previste installazioni, visual, proiezioni su sfera, letture e registrazioni di impressionanti riflessioni in merito prese da varie epoche. Il tour di “Entanglement” toccherà anche alcune delle isole remote del pianeta.

Prevista inoltre la realizzazione di una performance di improvvisazione a distanza: un trasposizione in musica del concept delle interconnessioni.

TRACKLIST

  1. Permafrost
  2. Europhonia
  3. Mesopotamia
  4. Gengis Khan
  5. Sub Pacifica
  6. Pacific Trash Vortex
  7. Columbus Day
  8. Sub Atlantica
  9. Isole remote
  10. Africa by Night
  11. Sub Indiana
  12. Maori
  13. Antartica
  14. Entanglement

CREDITS

Prodotto da Alessandro Zannier e Flavio Ferri
Registrato da Flavio Ferri presso Republica Recordings Barcelona
e da Alberto Gaffuri presso Virtual Studio Recording di Andrea De Marchi
Mixato da Flavio Ferri e Alessandro Zannier presso Republica Recordings Barcelona.

Concept, testi e musiche: Alessandro Zannier
Cori e arrangiamenti orchestrali: Alessandro Zannier
Strumenti e arrangiamenti: Alessandro Zannier e Flavio Ferri, eccetto:
Trk 5/8/11: performed by Flavio Ferri, Loris Sovernigo, Alessandro Zannier
Trk 7/9 chitarre aggiunte by Ulrich Sandner
Trk 2/14 pianoforte by Loris Sovernigo
trk 7 violini by Cecilia Ferron e Lucia Priester (registrati da Enrico Tiberi presso The Famous Gold Watch, Berlin)
trk 8 : lettrice Wendy Zanzibar

Masterizzato da Flavio Ferri presso Republica Recordings, Barcelona
Mastering singoli radio edit: Claudio Giussani presso Energy mastering studio, Milano.

TRACK BY TRACK a cura di Alessandro Zannier

PERMAFROST
Il viaggio per mare parte dai ghiacci non più perenni del circolo polare artico, dove ha inizio il giro di un mondo che si sta sciogliendo velocemente.

EUROPHONIA
“Siamo come gli europei, non ci capiremo mai”. Una lunga difficile storia d’amore impossibile tra chi è diviso su tutto, ma tenta la convivenza in una casa comune, arredandola con una lingua utopistica (l’Esperanto), scambi di idee (Erasmus), libertà di movimento (Inter Rail), per poi chiudersi a riccio come la Svizzera, a difesa dei propri interessi, non appena da fuori soffia aria di tempesta, che tutto muove e tutto cambia.

MESOPOTAMIA
Il viaggio prosegue per terra nella culla di tutte le civiltà occidentali, tra il Tigri e l’Eufrate, dove sono state inventate, conservate o tramandate tutte le più importanti nozioni di scienza, matematica, navigazione, filosofia che ci distinguono oggi, in tempi in cui eravamo invasi dai barbari, mentre Baghdad era la Firenze d’Oriente. Un primo ribaltamento dei punti di vista euro centrici della storia.

GENGIS KHAN
Via terra, traversando le catene dell’Himalaya, il punto di vista si sposta nell’Estremo Oriente, dove le città oggi sorgono in una notte e le antiche mire di espansione dei grandi imperi alternativi al nostro tornano a invadere il mondo dopo secoli, con nuovi Gengis Khan o nuovi Zang He (il più grande navigatore della storia d’oriente), abbattendo tutti i luoghi comuni dell’Occidente.

SUB PACIFICA
Si torna in mare, attraversando il grande Oceano Pacifico, in cui nel silenzio della musica ambientale si avvertono urla e versi di balene, orche e delfini, immersi in un mare che sta gridando di dolore, dall’ inquinamento continuo di Fukushima all’enorme continente di spazzatura, punto di arrivo per una nuova esplorazione.

PACIFIC TRASH VORTEX
“E’ il luogo ai limiti del mondo dove scarica la parte bassa della gente”, il gorgo che digerisce e ri sputa la rabbia e l’odio latente dell’uomo-social e dell’ignoranza diffusa e manipolata. Un territorio simbolicamente inquinato da veleni cosparsi ad arte e fake news, una terra vergine di nuovi leader pronti a piantare una bandiera nella spazzatura, autoproclamandosi dittatori del “Pacific Trash Vortex”, nome che dagli anni ’80 si da a una zona di rifiuti grande come la Spagna.

COLUMBUS DAY
Attraverso Panama si raggiungono i Caraibi, dove arrivò Colombo, e con lui i primi coloni europei, preti, banditi e fuggiaschi, che depredarono territori e sterminarono popolazioni creando una società che con una mano prega Dio e con l’altra spara per farsi largo e cercare una rivalsa. Dal Nord al Sud America, un brano diviso in due parti, due facce della stessa medaglia, in cui l’Europa specchia ancora la parte più selvaggia di sé.

SUB ATLANTICA
Dopo la frenesia, i conflitti e le urla di Europa, Asia e Americhe, si affronta l’Atlantico esausti e si cominciano a sognare le isole remote del mondo, il silenzio, il distacco da ogni connessione, immersi nella terza traccia ambient strumentale, fino ad arrivare a Tristan Da Cunha, il più remoto insediamento umano del mondo.

ISOLE REMOTE
Dopo aver navigato il mare e il web, ogni eroe stanco di questa epoca chiassosa e frenetica approderà prima o poi alla sua isola silenziosa, lontano dal caos, cercando di guarire dalla dipendenza dell’iper connessione. Ma le tentazioni e le connessioni sono a portata ovunque, oggi. E se da Okinawa un’anima gemella ci scovasse via web? Ci imbarcheremmo di nuovo, come Ulisse, perché si è sempre a caccia di una meta e di una metà.

AFRICA BY NIGHT
Il viaggio arriva alla Madre Africa, terra di origine degli esseri umani nati neri, divenuti poi gialli, rossi e infine bianchi. Elogio agli elefanti, animali migranti, che da sempre si spostano quando il territorio esausto, sfruttato, ha esaurito le sue risorse. La natura da millenni si sposta e tutto è in movimento. Siamo come gli elefanti, ci spostiamo, ma alla fine torneremo a morire sotto il cielo primitivo dell’Africa di notte.

SUB INDIANA
Il quarto viaggio per mare lungo un drone elettronico attraversa idealmente l’Oceano Indiano e la rotta percorsa dal navigatore Abel Tasman, che partendo dall’africana isola di Mauritius arrivò fino a scoprire l’attuale Tasmania e la Nuova Zelanda.

MAORI
I tamburi Maori suonano con orgoglio, rivendicando non tanto l’appartenenza a un territorio, quanto il loro pari diritto contro le discriminazioni di ogni genere subite nel passato. Ogni categoria discriminata oggi si può sentire un Maori, perché Maori (letteralmente) vuol dire”normale”. Una lezione di uguaglianza che giunge dall’attuale Nuova Zelanda, terra di pari opportunità e di diritti, non a caso agli antipodi da noi.

ANTARTICA
Quinta e ultima traccia strumentale, intonata sotto un gelido vento in cui un piano malinconico riprende e sviluppa il tema iniziale del polo artico, descrivendo orizzonti sconfinati di ghiaccio antico, probabilmente destinato anch’esso a sparire.

ENTANGLEMENT
La chiusura del viaggio tra le mille connessioni del mondo, in cui siamo tutti collegati e uniti a doppio filo come pixel in un monitor o come parti di un ologramma unico, per ragionare sul senso di causa – effetto dei danni nel mondo. Ce lo insegna l’Entanglement (“intreccio”), fenomeno della fisica quantistica in cui due particelle separate e lanciate a distanze enormi continuano a interagire istantaneamente. “E mi viene la vertigine, a sapere che se un solo pixel si guastasse, sbiadirebbe l’universo. Ed avremmo tutti quanti perso.”

BIO

Alessandro Zannier, trevigiano classe 1971, è un’artista che opera nel campo della musica, delle arti visive e della letteratura. Una delle caratteristiche principali del suo lavoro è quella di sviluppare i concept dei suoi album anche nelle arti visive e nella scrittura.

Come artista visivo ha esposto in personali,collettive e Biennali, tra Italia, Cina, Brasile, Germania, Ungheria e Francia, a fianco anche di artisti come Ai Wei Wei, Maurizio Cattelan, Michelangelo Pistoletto, oltre che nomi storici del ’900 come Fontana, Giacometti, Masson, César, Vasarely, Kounellis.

Sotto lo pseudonimo di “Ottodix” ha pubblicato 7 album e una raccolta+libro biografico, dal 2003 ad oggi ed è considerato uno dei progetti “cult” della wave elettronica italiana. Si è esibito o ha collaborato con vari artisti dalle provenienze disparate: Garbo, DeltaV, Baustelle, Boosta (Subsonica), Madaski (Africa Unite), Motel Connection, Daddy G (Massive Attack), Malika Ayane, Max Gazzè, Luca Urbani (Soerba), SigueSigue Sputnik e molti altri.

Nel 2017 ha pubblicato un’imponente piattaforma enciclopedica visionaria all’indirizzo www.micromegaproject.com, considerata una vera installazione web, espansione per ramificazioni a frattali e multipli di 3 del concept album “Micromega”, uscito lo stesso anno, contenente 117 versioni minimal e ambient delle 9 canzoni iniziali, altrettante pagine illustrate e contenuti scientifici dal web. E’ considerata un’opera in continua espansione, come un cervello che aggiunge ogni giorno sinapsi.

Il progetto “Micromega” ha generato mostre e soprattutto concerti suggestivi portati in luoghi della cultura: Museo d’arte Classica Centrale Montemartini a Roma, Museo Archeologico di Piazza S. Marco a Venezia, Palazzo della Ragione a Mantova, Biennale Italia Cina a Pechino, COFFI Festival a Berlino (arte contemporanea e musica), Università di Ca’ Foscari a Mestre, Museo Civico ex chiesa di S. Caterina (Treviso, Festival della filosofia), Teatro Miela (festival multimediale) e altri teatri, forti, scuole, abbazie, festival e vari club.

Il nuovo progetto “Entanglement” è stato annunciato con una prima installazione-spot alla Biennale di Curitiba (Brasile) ispirata ad esso, dal titolo “Dispersioni”.

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