Picciotto – teRAPia

Picciotto – “teRAPia”
Data d’uscita: 15 marzo 2019
Produzione: Mandibola Records

(presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)

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TERAPIA

“Terapia” è il nuovo concept album di Picciotto. Un concept diverso rispetto a “StoryBorderline”, precedente lavoro del rapper palermitano. Questa volta i personaggi cupi e il confine tra disagio e riscatto precedentemente narrato lascia spazio ad una maggiore versatilità musicale collegando vari stati d’animo emotivi dell’essere umano. Un viaggio terapeutico che comincia con l’”Illusione” di Picciotto e di tutti quei suoi coetanei che hanno creduto, e ancora credono, in un mondo migliore. Un amarcord dal sapore amaro che ripercorre l’adolescenza spensierata e la mischia a una brusca presa di coscienza che implica responsabilità alle quali non si sfugge confrontandola con l’alienante realtà odierna . Il mood dell’album cambia attraversando il new soul di “Come Stai”, cartolina di chi non riesce a divertirsi e di quanto sia poco autentica la rituale domanda di ogni incontro; La traccia, prodotta da Naiupoche ha il suo “epilogo jump” grazie agli scratch di Dj Delta vincitore del Red Bull Contest nazionale 2017. La dipendenza da social e il vuoto politico viene invece ironicamente trattato in “Hashtag la Victoria” in una combo tutta sicula con gli Shakalab e Roy Paci. L’amore per la propria “ombra a colori” si evince in “Capitale” cartolina sonora prodotta da Gheesa , dedicata a Palermo e già premiata come “inno di Palermo Capitale della Cultura 2018” e giusto per non essere campanilisti subito dopo su produzione a quattro mani di Bonnot & Naiupoche arriva l’arabeggiante “Come non ho fatto mai”, brano che invita all’accoglienza il cui videoclip è stato girato nel nord del Libano, lo scorso maggio, nei campi profughi palestinesi di Beddawi e Tripoli. Parlando d’intercultura arriva “Oshadogan”, un elettro-reggae interamente suonato da GenteStranaPosse (Paolo Gurgone al basso, Marco N’Hash alle chitarre, Luca Rinaudo ai synth e Francesco Bonaccorso alla batteria) e impreziosito dai cori di Simona Boo che vuole smontare il concetto di paura del diverso e prende il titolo dal primo giocatore di colore ad aver vestito la maglia della nazionale italiana di calcio. A metà disco si cambia marcia, iniziando a percorre la strada della rabbia e di amare riflessioni espresse in “Lividi” dove Picciotto, O’Zulù e Davide Shorty , su produzione di Bonnot, partono raccontando le ultime ore di Stefano Cucchi, auspicando una storia da ripetere inversamente a ciò che sono le ultime tendenze razziste, ipocrite e impunite, facendo monito e allo stesso tempo “minacciando” il “potrebbe succedere ancora”. Uno storytelling “d’amore partigiano” su violini, synth e armonica prodotti dal duo Naiupoche & N’Hash dove Picciotto, accompagnato nuovamente da Simona Boo, si avvicina al cantautorato è “Ancora Vive”, brano che invita soprattutto le nuove generazioni a conservare la memoria. Si continua con “D’amore e d’accordi”, brano trap dedicato a tutti i musicisti che non ce l’hanno fatta ma continuano ad alimentare l’esigenza di fare musica per rinvigorire il sincero rapporto con ogni sfumatura di armonia provocata dall’insieme di note. Così si arriva al “tormentone” dell’album nonché di tante generazioni : il “Cosa farò Da Grande” ironicamente cantato in una sorta di “rap neomelodico ”con la collaborazione di Enzo Savastano, autore di hit come “reggae neomelodico”, “una canzone indie” e “pomeriggi che sanno di Barbara” dedicata alla conduttrice Barbara D’Urso. Tuttavia l’album si conclude con il trend del “Sogno” e dell’ ”Incubo” che ritorna nelle ultime tracce. Una sfida dove i due stati giungono ad uno scontro: quando il sogno parla a chi ha smesso di credergli invitandolo a venirsi incontro e la realtà ti sveglia seducendoti con l’incubo reale, dove la dolcezza del cantato si contrappone a tre strofe serrate di rap hardcore. Il “Colloquio” tra le parti di se, il bianco e il nero, il bene e il male che ognuno di noi prima o poi combatte, arriva subito dopo prodotta da Dj Spike che mischia i suoni elettronici a quelli suonati da GSP. L’ultima traccia, sempre prodotta da Gheesa e con ill metodo, la “Terapia Popolare” che Picciotto si auspica per ogni essere umano, un invito ad ogni essere umano al confronto e a mettersi continuamente in discussione, abbandonando la sua zona di comfort.
“Terapia” è un disco fatto di canzoni. Dove il rap si mischia ai cantati, il rock alla trap, in un nuovo equilibrio sorretto dalla continuità dei contenuti nei testi. L’album è stato interamente registrato e mixato da Luca Rinaudo aka Naiupoche allo Zeit Studio di Palermo e masterizzato da Walter Bonanno aka Bonnot, che ha curato anche parte degli arrangiamenti, al “Bonnot Studio” di Viareggio.

TRACKLIST

01. Illusione (prod. Gheesa)
02. Come stai feat. Dj Delta (prod. Naiupoche)
03. Hashtag la victoria feat. Shakalab & Roy Paci (prod. Naiupoche)
04. Capitale feat. Gheesa
05. Come non ho fatto mai (prod. Bonnot + Naiupoche)
06. Oshadogan (prod. Naiupoche)
07. Lividi feat. O’Zulù & Davide Shorty (prod. Bonnot)
08. Ancora vive feat. Simona Boo (prod. Bonnot)
09. D’amore e d’accordi (prod. Naiupoche)
10. Da grande – Rap Neomelodico feat. Enzo Savastano (prod. Naiupoche & N’Hash)
11-12. Sogno vs Incubo (prod. Gheesa)
13. Colloquio (prod. Dj Spike)
14. Terapia Popolare (pro. Gheesa)

 

BIOGRAFIA

Christian Paterniti aka “Picciotto”, palermitano classe ’83.
Da 12 anni  frontman del gruppo Gente Strana Posse col quale produce tre album, “La storia si ripete” (2006) con sonorità raggamuffin, “Prima della fine” (2009) decisamente più rap e “Viaggi di sabbia” (2012), il primo interamente suonato dalla band diventata espressione sonora della formazione attuale.
Da più di dieci anni infatti si occupa di laboratori di “scrittura creativa” incentrati sul rap e di progetti di contrasto alla dispersione scolastica lavorando nelle scuole e in diversi quartieri popolari di Palermo provando a sensibilizzare i minori, ex detenuti e i giovani “drop-out” all’arte della scrittura e della musica come mezzi espressivi di forte riscatto ed emancipazione.
A Gennaio 2015 esce “Piazza Connection” il primo disco come “Picciotto”, distribuito da Irma Records e Mandibola, 16 tracce e diversi “ospiti” tra i quali O’Zulù, Murubutu, Mad Buddy, Ice One, Gheesa e tanti altri. Da allora molti concerti in giro per l’Italia e tra questi come open guest ai live di Clementino , Manu Chao e Salmo. Sperimenta sempre di più l’arte dello “storytelling” fino a convincersi di scrivere una sorta di “concept audio-video” in chiave rap dove i personaggi di ogni canzone sono tra loro collegati dalla sottile linea di confine tra degrado e riscatto. Ogni storia viene accompagnata da un video che presenterà, la prima “serie video-musicale rap” che è stata finanziata dalla trasversale fan-base di Picciotto attraverso una brillante campagna di Crowdfunding sulla piattaforma MusicRaiser.
Da Ottobre 2016 in tour a presentare “StoryBorderline” accompagnato da The Gold Diggers, duo di producer polistrumentisti palermitani che hanno musicato buona parte del disco. Il tour si conclude con 40 Live in 6 mesi in tutta Italia, compreso il sold out a Londra nel format “Sicilian Style” con Tinturia, Shakalab e I Percussonici e l’apertura del live palermitano di Ghali con lo special delle crew Zenit e No Border, gruppi di adolescenti formati da Picciotto tra i banchi delle scuole di Borgo Vecchio e Zen 2 con percorsi di scrittura creativa incentrati sul rap all’interno della rassegna di “Manifesta”, biennale d’arte di spicco a livello europeo che si svolge a Palermo. Nel Dicembre 2017 Picciotto diventa il primo palermitano a vincere il premio nazionale “Musica Contro Le Mafie” classificandosi al primo posto tra i 400 partecipanti con la canzone “Amarcord 2.0”. Il premio viene consegnato a Casa Sanremo in occasione dell’apertura del festival dove oltre al brano vincitore presenta l’inedito “Capitale”, primo singolo estratto dal nuovo album premiato dal Sindaco di Palermo come inno di “Palermo Capitale della Cultura 2018”.
A maggio delo stesso anno Picciotto si reca in Libano ad esibirsi all’interno di un progetto che lo vede protagonista di un “gemellaggio in rima” tra i ragazzi di Borgo Vecchio (quartiere dove attualmente opera) e abitanti palestinesi, siriani, iracheni e curdi dei campi profughi di Beddawi e Nar Al Bared. In quell’occasione realizza il videoclip “Come non ho fatto mai” secondo estratto del nuovo album “teRAPia”. Per tutta l’estate Picciotto si esibisce in tour sui palchi di tutta la penisola accompagnato dalla band “Gente Strana Posse” e dal producer Gheesa partecipando ad importanti festival  ed eventi come il Carroponte a Milano, lo Sherwood a Padova e il Newroz a Napoli. Picciotto conclude il 2018 con la vittoria della “Pigna d’Argento” consegnatagli dall’Accademia Regionale Siciliana per il suo impegno civile, sociale e culturale.

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