Pino Marino – Tilt

Pino Marino
“Tilt”
Data d’uscita: 30 ottobre 2020
Etichetta: O’Disc / Pineta Produzioni
Edizioni: Tappò
Distribuzione: I.R.D.

10 canzoni inedite e 3 ospiti in voce (Tosca, Ginevra Di Marco, Vinicio Marchioni)

(Presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)

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Per il suo ventennale discografico, Pino Marino ci consegna “Tilt”.

Tilt è un termine adottato, mutuabile e interpretabile, ma il suono e il suo significato stretto, non si prestano a equivoci. Questo è il senso attribuibile a tutto l’Album, il quinto dell’artista romano (fra quelli pubblicati a suo nome) dall’esordio discografico del 2000. L’Album è prodotto in studio da Fabrizio Fratepietro (storico collaboratore di Pino Marino), arrangiato da Fabrizio Fratepietro e Pino Marino stesso. La collaborazione di Pino Pecorelli (altro componente storico) consolida il Trio con cui tutto ebbe inizio, discograficamente, 20 anni fa.

Pino Marino è autore delle canzoni e alla sua voce si uniscono quelle di tre prestigiosi ospiti: Tosca canta “Roma bella”, canzone per lei scritta in questa occasione. Ginevra Di Marco duetta con Pino in “Maddalena” e Vinicio Marchioni a suo modo ricuce e interpreta tutti i Tilt apparsi in queste canzoni, nella traccia di chiusura che porta il nome dell’album.

Perché Tilt secondo Pino Marino: “Quando si alterano e si infrangono la posizione e l’equilibrio di un Flipper, il suo stabilizzatore interno va in protezione, fa contatto e toglie la corrente al gioco generando il Tilt. Noi siamo giunti ad un Tilt epocale, sociale e culturale. Siamo evidentemente ad un bivio collettivo di rottura e ogni bivio di questa natura, implica una scelta che non preveda il solo singolo aumentato (ovvero il guasto morale che ci accomuna in questa esasperata propensione al vantaggio relativo ed esposizione del sé come termine di paragone e riferimento per il tutto). O si riprende il gioco avendo cura di altre e necessarie modalità oppure si accetta la fine della corsa procurata dalle stesse modalità da cui è stata generata”.

Tilt è un disco concepito, suonato e cantato con il rispetto che si deve al gioco, al cospetto di un bivio. Convivono in questo lavoro gli aspetti acustici e quelli elettronici e la parola è sempre il perno centrale intorno al quale ruotano liberamente e sganciati dai canoni in vigore, gli arrangiamenti.

In ognuna delle 10 tracce comprese in questo album, affiorano varie tipologie di Tilt e da ognuna delle 10 tracce si ha modo di uscire, costruendo un dopo Tilt oppure praticando a oltranza il corto circuito che continua a generarli. La prima delle due è una soluzione che comporta responsabilità per tutti i ruoli (artistici, non artistici, esposti o non a vista, nessuno escluso), la seconda è una non soluzione che produce rimpasti di genere posticcio e quindi l’immobilismo di fatto”.

La copertina: la foto dal titolo “L’ora del bagnetto, Gaza” è stata scattata da Emad Nassar nel 2015 e ha vinto lo Sharjah Award in Medio Oriente. Lo scatto ritrae Salem Saoody, 30 anni, mentre sta facendo il bagno a sua figlia Layan e sua nipote Shaymaa nella vasca da bagno, unico pezzo della casa rimasto illeso dai bombardamenti.

TRACKLIST

  1. Calcutta
  2. Pensiero nucleare
  3. Caterina volentieri
  4. La mia velocità
  5. Maddalena
  6. Io non sono io
  7. La statua della libertà
  8. Crepacuore
  9. Roma bella
  10. Tilt

CREDITS

Album prodotto in studio da Fabrizio Fratepietro
Arrangiato da Fabrizio Fratepietro e Pino Marino
Scritto e composto da Pino Marino
eccetto traccia 10 di Marino/Pantini/Fratepietro

Interpretato da Pino Marino
Ginevra Di Marco voce in “Maddalena”
Tosca voce in “Roma bella”
Vinicio Marchioni voce in “Tilt”

Hanno suonato:

Pino Pecorelli – Basso elettrico / Contrabbasso
Fabrizio Fratepietro – Batteria / Vibrafono / Basso Moog / Synt / Programmazione elettronica
Pino Marino – Voce / Pianoforti / CP80 / Moog / Synt
Giovanna Famulari – Violoncello / 09
Fernando Pantini – Chitarre / 01, 02, 05, 10
Vincenzo Vicaro – Sax Baritono / 01, 08
Roberto Angelini – Steel guitar / 04
Agnese Valle – Backing vocals / 02

Mix e Master: Luca Leonori
Grafica: Giulia Valle
Video “Calcutta”: Marco Arturo Messina

Foto di copertina: “Gaza Bath Time” di Emad Nassar
www.emadnassar.com

Info booking: Giovanni Gigantino giovanni@la-fabbrica.org

BIO

Pino Marino è in attività professionale dalla metà degli anni ’90.
Cantante, paroliere, compositore, produttore e operatore culturale.

Del 1995 è il Premio Musicultura Città di Recanati (con il Trio PiSteDaPi) e del 1996 la sua prima apparizione sanremese come autore in collaborazione con il compositore Maurizio Fabrizio (che in carriera aveva già scritto canzoni come “Almeno tu nell’universo” per Mia Martini) e l’editore Giancarlo Lucariello (che per diversi anni e diverse opere ha riproposto questo connubio fra i due).

Dal 1997 abbandona la sua precedente attività (legata ai pianoforti e al restauro), inizia una ininterrotta attività di autore per altri interpreti della canzone italiana e intensifica quella musicale professionale, prima collaborando con Arnaldo Vacca e Marco Siniscalco, poi stabilendo il connubio con Pino Pecorelli e Fabrizio Fratepietro, ancora oggi attivo e produttivo.

Dal 2000 prende il via la carriera discografica a suo nome, “Dispari”(2000) e “Non bastano i fiori(2003) con la NuN Entertainment di Stefano Senardi / Edel) che prosegue poi con Domenico Procacci e RadioFandango con “Acqua Luce e Gas” (2005). Dopo aver fondato due Collettivi musicali, escono due lavori discografici con il Collettivo Angelo Mai (2008) e con il Collettivo Dal Pane (2011).Capolavoro” è il quarto disco a suo nome (2015) e dopo aver raccolto critica e premi di ogni genere per 20 anni con gli Album ed i live prodotti, arriva il disco del ventennale discografico: “Tilt” (2020).

Pino Marino, già co-fondatore dell’Associazione Apollo 11 e de L’Orchestra di Piazza Vittorio, è considerato fra i più attivi protagonisti della scena culturale romana e nazionale, che per anni ha avuto modo di studiare, sperimentare, accogliere ed esportare decine e decine di produzioni musicali e teatrali, partendo dallo Spazio per le Arti libere Angelo Mai di Roma, di cui è co-fondatore.

Autore negli anni per vari colleghi fra i quali Niccolò Fabi e Nicki Nicolai & Stefano Di Battista Jazz Quartet, collabora in varie produzioni di spettacoli ed eventi culturali con Daniele Silvestri, Manuel Agnelli e tanti altri colleghi della scena nazionale. Nell’attività di scrittura per altri, c’è da sempre quella rivolta ai talenti più giovani (professionalmente e anagraficamente intesi) e fra le ultime due collaborazioni appaiono Agnese Valle (“Come la punta del mio dito” – Premio Mario Panseri 2018) e Carlo Valente (“La vita non vista” – di prossima pubblicazione).

Già autore e regista di spettacoli musicali e teatrali come “E l’inizio arrivò in coda”, portato in scena con il già citato Daniele Silvestri nel 2012 in una lunga tournee nazionale, oggi lavora in connubio con l’attore e regista Vinicio Marchioni. Dal loro sodalizio nascono “Uno Zio Vanja” (ricontestualizzazione dell’opera di Cechov – regia Vinicio Marchioni e musiche originali Pino Marino) in tournee dal 2017 al 2019, il film Il “Terremoto di Vanja” e “I Soliti Ignoti” (con gli stessi ruoli) la prima realizzazione teatrale dell’omonimo film di Mario Monicelli (1958) in tournee 2020/2021.

In “Tilt” (disco del ventennale discografico in uscita per l’autunno 2020) è autore e compositore di tutti i brani contenuti, fra i quali “Roma bella” interpretato da Tosca, “Maddalena” interpretato da Ginevra Di Marco e la tra traccia che da il nome all’intero lavoro discografico, interpretata da Vinicio Marchioni.

FOTO di Giovanni Canitano

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