Regione Trucco – Mi sono perso

Regione Trucco
“Mi sono perso”
Data d’uscita: 31 marzo 2023
Distribuzione: ADA Music Italy

(presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)

DOWNLOAD

STREAMING

A distanza di circa sei anni dall’omonimo debut del 2017 che vedeva la coproduzione artistica di Marco Bianchi (Cosmo), la band piemontese Regione Trucco torna sulle scene con il secondo lavoro discografico dal titolo “Mi sono perso“.

Un disco che ha avuto una lunga gestazione fra vari cambi e vicissitudini: vecchi provini che si mescolano a canzoni nuove che sono entrate di prepotenza nel progetto; arrangiamenti stravolti; una pandemia; collaborazioni con altri artisti; tanti gin tonic; l’incontro con il manager Federico Borruso – alla vecchia maniera dopo un concerto – e, infine, la firma con Ada Music Italy (Warner) per la distribuzione del disco.

Anticipato dai singoli “Se vuoi venire“, “Linguette” e “Lady Hawk“, “Mi sono perso” è un disco nato come quelli di una volta: in una sala prove ricavata in un garage. Il fil rouge che attraversa le nove canzoni presenti nel disco è sicuramente rappresentato dall’ironia dei testi, a prescindere dal loro contenuto. Dal punto di vista sonoro invece, la voglia di sperimentare nuovi colori nel sound della band ha portato alla volontà di mantenere la presenza di strumenti tradizionali (chitarre, batteria, basso, pianoforte, violoncello), e, allo stesso tempo, il desiderio contaminare questi suoni con quelli presenti nelle produzioni contemporanee (synth, programmazioni ritmiche, vocoder…).

TRACKLIST

  1. Linguette
  2. Se vuoi venire
  3. Mi sono perso
  4. Lady Hawk
  5. Niña Mala feat. Mary Lou
  6. Giuliano
  7. Superficiale
  8. Quelli nel mezzo
  9. Tagadà

CREDITS

Tutti i brani sono stati scritti testo e musica da Umberto d’Alessandro
Tutti i brani sono stai prodotti da Andrea Re
Tutti i brani sono stati mixati da Enrico Caruso
“Lady Hawk”, “Superficiale”, “Giuliano”, “Mi sono perso”: masterizzati da Enrico Caruso
“Linguette”, “Se vuoi venire”, “Quelli nel mezzo”, “Niña Mala”,  “Tagadà”: masterizzati da Samuel Dan

TRACK BY TRACK

Linguette

“Linguette è stata scritta di getto: ho registrato un chitarra-voce con il cellulare e l’ho mandato su Whatsapp a King (alias Andrea Re, tastierista della band). Dopo 45 minuti me l’ha rimandato indietro arrangiato in una versione che poi è rimasta praticamente identica a quella definitiva. A volte le cose funzionano bene da subito”.

Linguette è un brano che procede per immagini, riflettendo su come la natura umana, nel costante sforzo di dare senso alle cose, talvolta sia estremamente razionale e, in altri casi, ricerchi invece le risposte nelle linguette delle lattine della Coca Cola. Nessuno sa quale sia la via migliore per affrontare i dubbi che ognuno incontra nel corso della propria vita, ma, sicuramente, farlo con ironia è di grande aiuto.

La volontà di non rinunciare a esprimere dei concetti anche profondi riflette l’influenza del cantautorato italiano, quest’ultimo svecchiato nella forma della scrittura del testo e nei suoni che lo accompagnano. Tra questi, spadroneggia l’uso del vocoder che sostiene la voce lungo tutto il corso del brano, accompagnata da un arrangiamento che prevede l’utilizzo di tastiere, sintetizzatori, basso elettrico e programmazione ritmica. Il lavoro è poi stato concluso dal mix di Enrico Caruso (ingegnere del suono che ha lavorato, tra gli altri, per Fabri Fibra, Max Gazzè ed Elasi). Il master è stato fatto in Spagna da Samuel Dan.

Se vuoi venire

“Ho scritto Se Vuoi Venire nell’ufficio del mio vecchio lavoro, ho creato la base con Garage Band sull’iPhone e ho registrato la voce con il microfono degli auricolari del telefono. Poi l’ho fatta sentire ai ragazzi della band e in sala prove è nata la versione che abbiamo registrato in studio”.

“Se Vuoi Venire” è la storia di una relazione che sembra dover finire, ma che in realtà non finisce, perché, come spesso accade, con la scusa del sesso ci si lascia sempre aperta una porticina per tenere in vita il rapporto. Nel testo, gli eventi si avvicendano in un’alternanza di malinconia e spiccata ironia: attitudine, questa, che è propria della cifra stilistica dei Regione Trucco.
L’arrangiamento del brano è composto da tastiera, sintetizzatori, programmazione ritmica, basso elettrico e violoncello: quest’ultimo, in alcune parti, viene usato mantenendone il suono “pulito” e in altre, invece, viene “effettato” fin quasi a confondersi con il tappeto di suoni elettronici.

Lady Hawk

C’era un film, Ladyhawke appunto, ambientato nel medioevo, in cui due amanti non si incontrano mai a causa di una maledizione: uomo di giorno e lupo di notte lui, falco di giorno e donna di notte lei.
Oggi, nella vita di tutti i giorni, non sembra essere necessario un espediente mistico perché diventi un’impresa avere del tempo per stare insieme: ci pensano la frenesia, gli impegni, il lavoro; alle volte si vive nella stessa casa e non ci si incontra mai.
A questo si riferisce il tema della canzone, soffermandosi sul valore che assumono quei momenti in cui, invece, si riesce a condividere il proprio tempo con quello della persona che si ama.
Si tratta di un brano che mescola le sonorità rock delle chitarre elettriche all’elettronica dei synth più moderni a sostegno di una matrice stilistica che affonda le radici nell’approccio cantautorale alla scrittura, attualizzata dalle metriche del testo.

Tagadà

La canzone parla di quella sensazione che si prova quando smettiamo di raccontarci delle storie e guardiamo la nostra vita da una prospettiva oggettiva. La sensazione è simile a quella che si prova sul Tagadà, giostra in voga nei luna park degli anni 90, ovvero: essere sballottati da tutte le parti facendo fatica a trovare un equilibrio, rischiando anche si sbattere il “muso” per terra.
Il brano è l’outsider del disco: bonghi, shaker, violoncello si prendono il loro spazio in mezzo all’elettronica, aprendo una finestra su sonorità che sono comunque care al bagaglio artistico-musicale dei Regione Trucco.

Mi sono perso

Fondamentalmente è una canzone sul tempo che passa e sulla difficoltà ad accettare che ciò accada.
Per rendere la cosa più sopportabile ci si trova a decidere se fare o non fare alcune cose, ma nel momento in cui le desideriamo, il “peccato” è già commesso e allora tanto vale goderci la vita, anche se le scelte che compiamo possono portare a perdersi.
Le sonorità strizzano l’occhio agli anni ’80, ma sono contestualizzate rispetto ai suoni attuali. Un pezzo decisamente radiofonico il cui ritmo ti prende fin dall’inizio e non ti abbandona fino all’ultima nota della canzone.

Quelli nel mezzo

“Siamo quelli nel mezzo che hanno perso ogni cosa, la calma e l’ottimismo dei genitori, l’indifferenza dei più giovani”: questo verso riassume bene l’intera canzone. Un brano generazionale riferito al punto di vista di quelli che oggi verrebbero definiti i “Millennials” e al loro sentirsi fuori posto nella contemporaneità, pur portando nel proprio bagaglio elementi culturali della generazione precedente e, al contempo, essendo in parte dentro alle logiche della società attuale.
Si tratta di un brano dove l’elettronica, pur avendo il ruolo principale, è messa al servizio della metrica del testo, seguita quest’ultima dal ritmo incalzante della programmazione elettronica e della batteria.

Superficiale

E’ una canzone d’amore. Raccontato volutamente con ironia per non scadere nel melenso. Comprendere che in una relazione sono terribilmente importanti le piccole cose e i dettagli del quotidiano, anche superficiali, è un concetto molto profondo.
L’accompagnamento principale è sostenuto da un pianoforte a coda, la cui morbidezza si fonde con suoni elettronici dando vita a interessanti “scontri armonici”.

Giuliano

Giuliano è in realtà un gatto, rosso, chiamato così in omaggio al gatto del cartone animato Kiss Me Licia, che diventa parte di una fotografia scattata dal testo della canzone a proposito di un ragazzo e di un gatto, appunto, che si trovano soli e incapaci ad accudire le mura domenstiche.
E’ il brano più scanzonato del disco, con le sonorità particolarmente festose delle trombe e un ritmo decisamente incalzante della batteria. È una di quelle canzoni da cantare con gli amici e la chitarra.

Niña Mala

Brano liberamente ispirato al romanzo del premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa. Racconta della relazione complicata tra un uomo e una donna. La relazione si sviluppa nel tempo e nello spazio, ma, in definitiva, è sempre la donna ad avere il coltello dalla parte del manico.
Il brano vede la partecipazione di Mary Lou, unico featuring del disco, la cui voce vellutata si incontra e si scontra con quella graffiata del cantante della band.
Nella canzone si mescolano strumenti acustici e programmazioni elettroniche, a sostenere una scrittura che attinge sia al cantautorato che al rap.

BIOGRAFIA

La band “Regione Trucco” nasce a Ivrea all’inizio del 2017: la formazione è composta da Umberto d’Alessandro (chitarra-voce), Andrea Re (tastiera – synth – programmazione ritmica – voce), Massimo Notarpietro (basso), Manuel Pozzo (batteria – octapad – voce ).
Il primo singolo, intitolato “Mama don’t cry”, esce in esclusiva su Repubblica.it a fine maggio dello stesso anno, con la partecipazione di due rapper nigeriani – Israel e Adamu – e vince il premio “Una canzone per Amnesty” nella categoria under 35, partecipando al festival organizzato da Amnesty International a Rosolina Mare (Rovigo).
A dicembre 2017 esce il primo album, Regione Trucco, uscito per l’etichetta Vollmer Industries, al cui interno 6 tracce vantano la produzione artistica di Cosmo.
La band, con una forte vocazione per il live, promuove il disco con numerosi concerti sia presso spazi intimi all’interno di pub in giro per l’Italia, sia calcando palchi importanti
A febbraio 2019, i Regione si esibiscono a Macerata sul prestigioso palco di Musicultura.
Ad aprile 2019 la band suona in aperura a Omar Pedrini al festival Tavagnasco rock, a cui fa seguito un calendario di date estive.
A Giugno 2019 la band vince il Calabria Fest, davanti a un pubblico di 15000 persone, condividendo il palco con Clementino, Dolcenera, Enrico Nigiotti e Chiara Galiazzo.
Durante lo stop forzato dei concerti a causa della pandemia, i Regione Trucco entrano in studio per registrare il loro secondo disco, per il quale collaborano con Enrico Caruso (producer e sound engineer) che collabora alla produzione di alcuni brani e di tutti i loro mix.
Il 15 aprile 2022 è uscito “Linguette”, per Amarena Records/Ada Music, andando in rotazione su varie radio tra cui Rai Radio2 Indie. Il videoclip del brano è stato girato da Giacomo Laser ed è uscito in anteprima su Skytg24.it.
Il primo luglio 2022 è uscito “Se Vuoi Venire”, il secondo singolo, a cui hanno fatto seguito una serie di concerti estivi.

FOTO

CONTATTI

Facebook
Instagram

www.sferacubica.it