Rhabdomantic Orchestra – Almagre

Rhabdomantic Orchestra
“Almagre”
Data d’uscita: 6 maggio 2022
Label: Agogo Records (!K7)

“la beauté sera convulsive ou ne sera pas” (Breton)

(presspage riservata alla stampa, non pubblicare)

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A 6 anni dall’uscita di “Albore“, ritorna il collettivo Rhabdomantic Orchestra di Manuel Volpe con un nuovo album frutto dell’incontro con la musicista e cantante colombiana Maria Mallol Moya.

Almagre” – pubblicato dalla prestigiosa label tedesca Agogo Records – è una sorta di romanzo in musica ispirato all’estetica surrealista e al realismo magico sudamericano. Ambientato in un Mediterraneo immaginario, crocevia di incontri e scontri tra culture, rosso come il sangue di cui continua a tingersi, Almagre è un album viscerale, spirituale eppure politico che segna un cambio di rotta dal senso di purificazione del precedente lavoro verso una continua tensione al sublime.

Dopo l’allusione al bianco di “albore”, ora è il momento di “Almagre” una parola arabo-ispanica utilizzata per nominare il colore rosso ottenuto dall’ossido di ferro. L’album è stato composto e diretto da Manuel Volpe con l’intento di creare una Babele musicale fatta di contrasti di linguaggi e suggestioni attraverso un forte approccio narrativo all’orchestrazione. Ogni episodio si sviluppa in linearità attraverso la sovrapposizione di figure cicliche dove gli strumenti, come personaggi, si muovono in continuo scambio con l’eclettica voce di Maria suggerendo tensioni, luoghi e azioni.

“Ciò che mi interessa esplorare con Rhabdomantic sono le possibilità evocative e narrative dell’arrangiamento, raggiungere una sorta di realismo magico in cui il potere immaginifico della musica possa bastare a sé stesso” (Manuel Volpe)

Afrobeat, spiritual jazz, salsa, melodie del mediterraneo, derive kraut rock, library music sono solo alcuni degli ingredienti utilizzati, condensati e rimescolati con lo scopo di restituire una visione fluida di ciò che comunemente chiamiamo world music.

Hanno partecipato alla realizzazione dell’album musicisti del calibro di Marco Zanotti (Classica Orchestra Afrobeat), Fabio Mina, Simone Garino (Peter Gabriel, Anthony Braxton), Zevi Bordovach (Andrea Lazlo De Simone, Francesco Bianconi), Andrea Benini (Mop Mop), Stefano Cocon (Willy Peyote, Roy Paci & Aretuska).

TRACKLIST

  1. Almagre
  2. Aini
  3. Suffer! Suffer!
  4. Emblema
  5. El Martir
  6. Cadenas y Amanecer
  7. Woland’s Dance
  8. Siber
  9. Rebis

CREDITS

Registrato e mixato da Manuel Volpe al Rubedo Recordings di Torino
Master di Kelly Hibbert (J Dilla, Madlib, Hiatus Kayote)
Artwork: Beppe Conti.

PERSONNEL:

Maria Mallol Moya: vocals
Manuel Volpe: bass, guitars, farfisa organ, wurlitzer, synth
Simone Pozzi: drums, percussions
Marco Zanotti: percussions
Juan Carlos Calderin: percussions
Gianandrea Cravero: guitar
Zevi Bordovach: farfisa organ
Nicola Meloni: hohner organ, electric piano

Fabio Mina: flutes
Maurizio Busca: tenor sax, clarinet and bass clarinet
Simone Garino: baritone sax, alto sax
Diego Grassedonio: tenor sax
Davide Pignata: alto sax
Stefano Cocon: trumpet, flugelhorn

BIO

Manuel Volpe (Jesi, 1988) è un compositore, produttore e musicista di base a Torino. Inizia a studiare musica all’età di 11 anni appassionandosi sin da subito al jazz e alle musiche del mondo. Nel 2013 pubblica il suo primo album da solista “Gloom Lies…” (Goatman Records / A Buzz Supreme) ispirato alle musiche del Mediterraneo. L’album fu accolto con grande favore dalla stampa di settore (Alias Il Manifesto, Blowup, XL Repubblica) e il suo live show fu menzionato tra i “Best Live Revelation” dall’associazione dei promoters KeepOn. Nel 2014 fonda e dirige la Rhabdomantic Orchestra, un colletivo aperto che ha visto passare al suo interno una trentina di musicisti e musiciste provenienti dalle più diverse estrazioni. Con Rhabdomantic Orchestra realizza l’album “Albore” per la prestigiosa label tedesca Agogo Records (!K7) guadagnando il consenso della stampa e radio internazionali (FIP Radio France, Deutschlandradio Kultur, Rai Radio 3, Itapema (Brasil), Brooklyn Radio etc) e ottiene l’invito al celebre Cully Jazz Festival (CH) tra artisti come Seun Kuti, Mulatu Astatke and Tony Allen. Nel 2020 pubblicano il 45 giri “Wonder Us” (Little Beat More) in collaborazione con il cantante nigeriano Haitch e remix di Renegades of Jazz.

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