Stella Burns – Stella Burns loves you

Twelve Records // in uscita il 21 gennaio 2014 – distribuzione Audioglobe

(press page riservata alla stampa / da non diffondere)

Stella Burns – Stella Burns loves you
(Twelve Records)

Tutto ha inizio nel 2010: Gianluca Maria Sorace, leader carismatico degli Hollowblue, compone il brano “Morricone” per la propria band. Ma il brano prende quasi subito una vita propria: nasce l’idea di sviluppare una natura di frontiera più autonoma e personale, fin dalla scrittura, che possa coinvolgere gli Hollowblue ma contemplare anche altre collaborazioni. Nasce quindi il progetto “Stella Burns” e “Morricone” diventerà l’undicesima traccia del disco “Stella Burns Loves You”. Stella Burns si appropria di nuovi strumenti e sperimenta nuove sonorità: banjo, mandolino, autoharp, cigar box guitar, tastiere vintage e microfoni/effetti degli anni ’50/’60/’70. Un tuffo nel passato, estetico ma anche sonoro.
Stella Burns loves you è stato portato in giro molto prima di essere registrato, con un debutto d’eccezione: a Parigi, su invito di Anthony Reynolds. E poi in tour con Sukie Smith e con il “Reverendo” Roberto Migliussi. Compagna fedele di Stella Burns è Stella, una chitarra americana della Harmony, una versione economica per gli studenti degli anni 60/70, una volta anche in braccio a Capossela, sul palco coi Calexico. Il disco è nato sulla piattaforma di crowfounding Pledgemusic (unico disco italiano), quando ancora Music Raiser non era esploso, grazie a un contributo internazionale, soprattutto da Francia e Inghilterra. Stella Burns è amore, frontiera, blues, western, apocalisse, fantascienza, fiamme e vintage. Tra le sue influenze: David Bowie, Nick Cave, i Calexico di Black Light, il blues delle origini, Get Well soon che coverizzano I’m deranged di Bowie, Velvet Underground, Anna Calvi, Vincent Gallo, la musica e i film di David Lynch, Dirty Beaches.
Tra gli ospiti del disco la musicista scozzese Emma Morton, Giancarlo Russo e Davide Malito Lenti degli Hollowblue, Filippo Ceccarini alla tromba (Bobo Rondelli), Franco Volpi (Poliziotto), Giampiero Sanzari (Sursumcorda), Mario Franceschi, “Reverendo” Migliussi e Ellie Young. Menzione speciale al mastering con Jim Blackwood che a Tucson lavora abitualmente con Calexico, Giant Sand e tanti altri musicisti della scena e Rino Sassi (Virginiana Miller) al mix.

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“Stella Burns sono io e non sono io.
Sono un cowboy ma non lo sono veramente.
Suono blues senza aver mai suonato prima d’ora il blues ed esplorato la musica delle radici.
Nato in Sicilia ma mai vissuto in Sicilia, abito a Livorno da sempre senza esserne parte fino in fondo.
Senza una particolare terra da poter chiamare casa e quindi tutta una terra da poter chiamare casa.
Come uno straniero, che vuole essere accettato e amato e per questo ama.
Come un moderno Ziggy Stardust, cowboy.
Come una Stella caduta sulla terra.
L’amore ci innalza e ci unisce e l’amore brucia e ci distrugge.
Stella Burns loves you parla di questo.”

TRACKLIST

1. Black Clouds in the summer sky
2. Stella Burns loves you
3. Tiny Miss F
4. You can’t be safe from The effects of love
5. Ordinary man
6. Who burned the town?
7. Swans
8. Russian eyes
9. The big tide
10. A little piece of blue
11. Morricone
12. The night of the tears
13. Over the sea
14. Another call is what I’m waiting for
15. Piano finale (ghost track)

BIOGRAFIA / Il cowboy glam
Stella Burns è l’alter ego di Gianluca Maria Sorace, cantante e autore negli Hollowblue.
Come Stella Burns debutta nel 2011 al teatro La Loge nel cuore di Parigi. Ed è stato in tour in Italia insieme alla cantante e attrice Sukie Smith aka Madam. Musicista, autore, grafico, cantante, videomaker, cowboy dallo spazio, non necessariamente in quest’ordine, in ogni cosa che fa mette il proprio tocco personale.
Gianluca nasce nel 1970 in una piccola città in provincia di Palermo. A un anno si trasferisce con la famiglia sulla costa Tirrenica, Livorno per la precisione. A 12 anni gli regalano la prima chitarra e ancor prima di saperla suonare già scrive canzoni.
La sua è una urgenza espressiva che va al di là dell’eccellenza tecnica. Polistrumentista autodidatta, dalla chitarra al pianoforte, dal banjo al violoncello. Tutto suona in funzione della scrittura e del cantare.
Con gli Hollowblue ha pubblicato 3 dischi, con ottime recensioni in Italia e all’estero, il premio di Miglior Video al 3D Film Festival di Hollywood (in concorso con Pink, Santana, Guns and Roses, Michael Jackson e altri) con il video è “Wild Dogs Run” che fu il primo video tridimensionale girato in Italia, collaborazioni con Anthony Reynolds, Sukie Smith, Lara Martelli, Luca Faggella, Dan Fante e ha ricevuto una intera pagina di elogi sul sito ufficiale di David Bowie. “Stella Burns loves you” per Twelve Records è il suo debutto solista, in uscita a gennaio 2014.

 

FOTO HIRES + VISUAL NOTES!

    
(Visual notes HOUSATONIC)

 

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