ThreeLakes & The Flatland Eagles – War Tales

Upupa Produzioni // in uscita il 10 ottobre 2013

(press page riservata alla stampa / da non diffondere)

War Tales racconta le mille sfumature di chi le guerre le fa e di chi le subisce. War Tales racconta della luce e del buio. Dove puoi nasconderti ma dove poi rischi di non trovarti più.

ThreeLakes & The Flatland Eagles – War Tales
(Upupa Produzioni)

War Tales è il disco che sancisce il passaggio dalla dimensione acustica di ThreeLakes ad un impatto più maturo e completo senza sacrificare la dimensione intima e personale di Luca Righi, grazie anche al supporto di quei “musicisti amici” che prendono il nome di The Flatland Eagles: Andrea Sologni (Gazebo Penguins e produttore di War Tales), Raffaele Marchetti, Lorenzo Cattalani, Marco Chiussi e Paolo Polacchini (Three in One Gentleman Suit).
Contribuiscono inoltre all’album: Emanuele Reverberi (Giardini di Mirò), Francesca Amati (Comaneci, Amycanbe), Capra (Gazebo Penguins) e Luciano Ermondi (Tempelhof).

War Tales racconta le mille sfumature di chi le guerre le fa e di chi le subisce. Fotografie di guerra. War Tales racconta della luce e del buio. Dove puoi nasconderti ma dove poi rischi di non trovarti più. Questo disco è inevitabilmente ispirato ai racconti di un nonno, quell’accordion player che scappò dai tedeschi con fisarmonica in spalla, tanto affascinante quanto atroce, soprattutto in riferimento ad una generazione che protesta per guerre lontane e lascia scomparire i piccoli conflitti quotidiani. Con War Tales, ThreeLakes vuole essere quel nonno che racconta la guerra quotidiana, affascinante nella sua atrocità.

Andrea Sologni è una figura centrale per ThreeLakes, è come Quincy Jones: ha la giusta dose di tecnica e pazzia per portare avanti progetti importanti e ha intuito per primo il potenziale di War Tales, mettendo subito disposizione l’Igloo Audio Factory e la sua esperienza. Le registrazioni di War Tales iniziano a prendere vita nel dicembre 2011, in un processo di ricostruzione continua: “È stato come avere un pezzo di legno a cui ogni volta incollavamo un altro pezzo di legno e con la carta vetrata più sottile del mondo iniziavamo a dargli forma. Volevamo che diventasse come i tronchi trasportati dalla corrente sulla spiaggia di Omaha e poi spezzati e trasformati dalla furia delle armi dell’uomo. Avevamo bisogno di costruire qualcosa, distruggerlo e ricostruirlo.” La dimensione acustica di ThreeLakes inizia ad arricchirsi.

WAR TALES: UN VIAGGIO ATTRAVERSO LA GUERRA (guida all’ascolto)
Le canzoni del disco partono da Wild Water che è quello che ci si aspetta nelle fasi di abbandono, qualcosa che si dissolve alla fine come polvere che danza nella luce. Da qui inizia il viaggio (o the walk) che ci porta lontano dalle nostre case, dalle lacrime e dai nostri genitori che lentamente stanno morendo. Poi una deflagrazione. Il primo boato. Ci riempie di sangue. The Lonesome Death of Mr Hank Williams è la vita vista dalla parte di chi se ne va. Hank Williams è un padre di un certo tipo di musica che è stato abbattuto dalla tecnologia. I’m so lonesome I could cry diceva lui; so lonesome he could die dice ThreeLakes. La sua è stata una vita di sofferenza per i dolori alla schiena alleviati dal dolore di alcol e droghe. Una guerra che gli eroi hanno sempre perso. Dagli abissi, dalle celle scure, dai pozzi più profondi arriva To Do, una prigionia in cui si tenta di salutare chi ci lasciamo indietro senza arrenderci all’inerzia stessa che una vita da prigionieri implica.
All’aeroporto Marconi di Bologna nel 2005 verso le 8 del mattino potevate osservare due figure abbastanza simili tra loro che si salutavano. La particolarità di questa situazione, molto comune negli aeroporti, è che uno di loro stava piangendo e l’altro era incredulo davanti alle lacrime. Rendersi conto che un padre sta perdendo una battaglia non è facile: le lacrime nei suoi occhi erano il chiaro segno di un sentimento che teneva sempre ben nascosto. Suo figlio stava partendo ed era triste. Dal negativo di quell’immagine, e ingrandimento dopo ingrandimento, è nata The Day My Father Cried.
In tutti i dischi di ThreeLakes è sempre presente, velatamente o meno, una richiesta di aiuto. La morte spaventa tanto perché forse è l’unica cosa che facciamo da soli durante la vita. By my side rappresenta una mano tesa, volta verso qualcuno che è sempre dall’altra parte.
C’è un ragazzo che aspetta sulla banchina di un porto il suo passaggio verso l’inferno: è il 6 Giugno del 1944. Assieme a lui tanti altri che troveranno la morte sulle spiagge della Normandia, e nella canzone D-day, ThreeLakes esplora, per un istante, come si diventa degli eroi senza volerlo. Il primo passo per la redenzione è dichiararsi colpevoli, in Marzo la brutta stagione volge al termine e con essa anche la cupa stagione dell’anima. Da lì al paradiso il passo è breve e il nostro percorso è terminato. In fin dei conti ne è valsa la pena. Ora i cavalli galoppano piano e c’è il sole.
Rose invece è chi rimane. Per il bilancio della vita, all’estrema serenità è sempre contrapposto l’estremo tormento.

TRACKLIST
1. Wild Water
2. The Walk
3. The Lonesome death of Mr. Hank Williams
4. To do
5. The day my father cried
6. By my side
7. D-day
8. March
9. Horses Slowly Ride
10. Rose

Scarica l’intero album

 

CREDITS
Prodotto, registrato e mixato da Andrea Sologni presso l’Igloo Audio Factory.
Tecnico di studio e co-produzione: Raffaele Marchetti.
Masterizzato da Andrea Suriani presso l’Alpha Dept Studio.
Tutte le canzoni sono state scritte da ThreeLakes e arrangiate e suonate dai Flatland Eagles.
I Flatland Eagles sono: Andrea Sologni, Raffaele Marchetti, Lorenzo Cattalani, Marco Chiussi e Paolo Polacchini.
Sono intervenuti: Emanuele Reverberi (violini e trombe), Capra (cori), Luciano Ermondi (lapsteel), e Francesca Amati (cori).
Illustrazione by Makkinoso.com

BIOGRAFIA
Il 15 Gennaio 2011 ThreeLakes suona le sue prime quattro canzoni a Villa Zamboni (Valeggio sul Mincio), seguito da Michele Bombatomica e Bob Corn.
A Marzo viene registrato al Dead Keyboard Studio di Mantova Four Days Ep, con la  produzione di Luciano Ermondi dei Tempelhof, i quali si occuperanno degli arrangiamenti. Ad Aprile 2011 ThreeLakes viene scelto per suonare al release party di Legna dei Gazebo Penguins: è qui che Andrea Sologni inizia ad interessarsi al progetto. I concerti continuano, e in autunno Andrea si propone a ThreeLakes come produttore di “War Tales”: iniziano così le prime registrazioni di chitarra acustica, che continueranno fino al 2012. Alla co-produzione si aggiunge Raffaele Marchetti e Marco Chiussi dell’Igloo Audio Factory. Si forma l’embrione dei Flatland Eagles con Raffaele Marchetti ed Andrea Sologni ed arrivano collaboratori illustri: Emanuele Reverberi dei Giardini di Mirò alle trombe ed ai violini, Luciano Ermondi dei Tempelhof alla lapsteel, Capra dei Gazebo Penguins e Francesca dei Comaneci si occuperanno dei cori. Nel frattempo ThreeLakes condivide il palco con artisti come: Jon Spencer Blues Explosion, Giardini di Mirò, Gazebo Penguins, Cut, Beatrice Antolini, Bob Corn, Ed, Three in One Gentleman Suit, Art of Wind, Boxeur the Coeur, Johnny Mox, Doomsday Student, Modotti, Angus McOg, Eveline, Julie’s Haircut, Man Forever, Fuzz Orchestra etc. A giugno, durante il festival Abbassa (organizzato per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione del circolo Lato B di Finale Emilia dopo il terremoto del 20 Maggio) i Flatland Eagles fanno il loro debutto assieme a ThreeLakes: Andrea Sologni al basso e  Wurlitzer, Raffaele Marchetti alla chitarra elettrica e Lorenzo Cattalani alla batteria. I live continuano per tutto l’anno in due versioni: Una intima ed acustica e l’altra in compagnia dei fidati Flatland Eagles.
A dicembre Rockit posiziona la canzone The Day My Father Cried al numero nove della classifica tra i 100 pezzi più belli del 2012. Il 21 Dicembre esce “Apocalypse Wow”, una compilation edita da DiNotte e Vulcanophono che contiene la canzone “To Do” registrata ai Dead Keyboard Studio con la produzione di Luciano Ermondi. A causa dell’intensa attività live di Andrea Sologni coi suoi Gazebo Penguins ai Flatland Eagles si aggiunge Paolo Polacchini (preso in prestito dai Three in One Gentleman Suit) al basso e wurlitzer. Da qui in poi Andrea si dedicherà solo al Wurlitzer all’interno dei Flatland Eagles lasciando a Paolo il posto di bassista fisso. Da Gennaio fino a fine Luglio ThreeLakes tiene oltre 40 concerti, con una partecipazione speciale al MiAmi festival e una tappa a Berkley (California).

COPERTINA E FOTO HIRES

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www.iglooaudiofactory.com
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