Tobia Lamare – Heart in a Meat Grinder

TOBIA LAMARE
“Heart in a Meat Grinder”
Data d’uscita: 7 maggio 2024
Label: Lobello Records

(presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)

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Heart in a Meat Grinder” è il nuovo album di Tobia Lamare, il quinto della carriera dell’artista pugliese, anticipato dai singoli “Candies” e “Hoopoes” e che arriva a circa cinque anni di distanza dall’ultimo “Songs For The Present Time” del 2019.

Un disco dal sapore vintage ed estivo, registrato durante l’ultimo anno e che raccoglie dodici nuove canzoni scritte nel suo studio in Salento, nei suoi viaggi e nelle visioni che si hanno vivendo con la musica al tuo fianco. Chitarre acustiche, elettriche, synth analogici, organi, armoniche, drum machine e batterie acustiche (Tobia ha suonato tutti gli strumenti tranne la batteria, affidata ad Andrea Miccoli), un viaggio tra strumenti e suoni legati dalle storie che affrontiamo ogni giorno.

“Il cuore nel tritacarne” ha nove canzoni e tre brani strumentali che hanno il senso della mutazione dei sentimenti in uno stato creativo. Un cuore spremuto e con una nuova forma che contiene tutto quello che di importante c’è da proteggere, lasciando fuori tutto il resto.

TRACKLIST

01. The Heart
02. Sleeper
03. Candies
04. Hoopoes
05. Just a Little Love Song
06. Fiddler Jones
07. Play for Today
08. Poly Love
09. Young Bee
10. Ballata per droidi
11. Take My Hand
12. The Meat Grinder

CREDITS

Registrato e mixato alla Lobello Records
Batterie “Just a little love song” e “Hoopoes” registrate a Funkerie Records Trepuzzi (LE)
Mastering Funkeria Records, Trepuzzi (LE) eccetto Candies mastering Sage Audio Nashville, TN

TRACK BY TRACK

THE HEART  E’ l’inizio dello stato creativo. Il cuore che batte e ti avverte che qualcosa intorno sta cambiando. Le pulsazioni sono la parte finale di tutto quello che gira nel nostro corpo, dei nostri stati emotivi e della chimica che trasforma le sostanze. Il battito del cuore è come se fosse il nostro saturatore analogico. Il brano è registrato con una MC 202 della Roland e una Poly 800 processate attraverso effetti analogici.

SLEEPER  Sentirsi persi, fuori luogo, senza una direzione è una sensazione che viene percepita anche da chi ti sta accanto. Le persone che ci conoscono a volte capiscono tutto quello che succede dentro di noi solamente osservando il nostro sguardo. Sentire il proprio cuore in un tritacarne e il cervello in uno shaker è la sensazione comune tra chi cade e chi para il colpo. E’ lo sgomento che ti fa affrontare il dolore e ti dona il coraggio di volare come gli angeli di Wim Wenders. 

Tobia Lamare chitarre, basso, synth, organo, voce, cori 
Andrea Miccoli batteria 

CANDIES  L’alba estiva della costa adriatica salentina. Domenica mattina con i party sulle spiagge si spengono o continuano ancora per poco. L’emozione di salutare il sole con la musica che ha accompagnato la notte. Il ballo come rito di celebrazione della vita. Un momento in cui chi vive la notte incontra chi vive il giorno. Due estremi che si conoscono e che hanno la proprietà di quel momento, di un interregno dove sembra che tutto sia possibile. 

Tobia Lamare: voci, armonica,chitarre, lapsteel, organo, synth, drum machine 

Brano registrato in estate in una delle ondate di calore più assurde, con le finestre aperte e le cicale in sottofondo. Non è uno shaker, ma sono cicale che vanno a tempo con la drum machine e seguono gli alti e bassi della base mentre veniva ripresa la chitarra acustica. 

HOOPOES  Il viaggio come cura dell’anima, la ricerca di un movimento che porti calma. L’esplorazione come nuovo nido. Le Upupe sono uccelli che dall’Africa migrano in Europa e dove ogni anno tornano nello stesso nido. Durante il lockdown alla Lobello Records tornava sempre un’upupa nel suo nido su un albero di eucalipto. La pace interiore che si prova a pensare a un lungo viaggio in macchina, l’emozione di un volo per scoprire nuovi colori. Una dimensione che è da sempre legata alla scrittura e alla ricerca di Tobia nella musica.  Un beat e un brano che si ispira a quella parte di surf rock americano come Jack Johnson e G Love. 

Tobia Lamare voce, chitarre, armonica, basso, synth 
Andrea Miccoli batteria 

JUST A LITTLE LOVE SONG Una piccola canzone d’amore su una base northern soul sbilenca e satura. Tobia è da trent’anni dj e collezionista di soul music. Il northern soul è l’unico genere che non ha un’identificazione di nascita ma di adozione. Erano brani scelti da ragazze e ragazzi nell’area nel nord di Londra per essere ballati nelle balere degli anni ‘70. Chi aveva registrato dischi northern soul non sapeva di fare northern soul.  Il suo ballo è il primo della storia a non essere ballato in coppia e per altre dinamiche antesignano dei rave. Così su una base di freak soul che si ispira a Todd Roundgreen arriva un testo che ci riporta alla richiesta di fiducia in mezzo alla irrazionalità dell’amore e dell’attrazione fisica. 

Tobia Lamare chitarre, basso, synth, organo, voce, cori 
Andrea Miccoli batteria 

FIDDLER JONES Fiddler Jones è uno dei personaggi dell’antologia Spoon River. Brano nato durante una residenza teatrale ispirata proprio all’opera di Edgar Lee Masters. Tobia era Fiddler Jones, proprietario di un appezzamento di terra e violinista. Non riusciva a coltivare perchè la gente voleva ballare mentre  il suo violino suonava e lui passava la sua vita a fare ballare le persone a Little Grove senza nessun rimpianto. Tobia ha usato il testo originale della poesia e l’ha leggermente riadattato in questo brano che ha come punto di riferimento la psichedelia britannica dei primi anni ‘90 e il blues elettrico dei juke joint del sud. 

Tobia Lamare chitarre, basso, synth, organo, voce, cori 
Andrea Miccoli batteria 

PLAY FOR TODAY  Un garage blues lisergico per una canzone con la predominanza di chitarre sature e di un tremolo di ispirazione Lebowskiana. La sensazione di attimi sospesi, l’attesa di una telefonata, l’inspiegabile percezione di essere uguale a una persona che da un senso alla ricerca della tua parte complementare.   

Tobia Lamare chitarre, basso, synth, organo, voce, cori 
Andrea Miccoli batteria 

POLY LOVE  La sensazione di non avere quello che desideri si somma alla certezza di avere indifferenza intorno. Il disinteresse generale verso quello a cui una persona aspira è più frustante del fatto di non riuscire a realizzare il proprio sogno. Una ballata sintetica nata giocando sulla Poly 800 appena consegnata a casa. Una canzone scritta mentre ad occhi aperti si pensava agli anni d’oro di Camden Town a Londra durante l’era brit pop. 

Tobia Lamare voce, chitarre, basso, synth 
Andrea Miccoli batteria 

YOUNG BEE  Una folk song di ispirazione Dylaniana che estremizza le parti lisergiche con synth, delay e chitarre riverberate. Il testo nasce dall’incontro con una giovane ape un pomeriggio primaverile. Le api viaggiano fino a cinque chilometri per cercare nettare riuscendo sempre a conservare l’orientamento per tornare all’alveare. Così nasce l’idea di un’allontamento emotivo dalle proprie sensazioni per riuscire ad allontanarsi da uno stato di depressione che viene combattuto da immagini oniriche che distraggono e cercano nuovi percorsi.

Tobia Lamare chitarre, basso, synth, organo, voce, cori 

BALLATA PER DROIDI Brano strumentale registrato usando una chitarra e un Hammond del 1974 con i suoi arpeggiatori,  drum machine e suoni interni. Il brano è stato composto per “Dio Ballard” uno spettacolo con la sceneggiatura scritta da Nino G. D’Attis e ispirata a Crash di J. Ballard. 

Tobia Lamare  hammond, sequencer, synth, chitarre 

TAKE MY HAND Una folksong ispirata a un brano traditional bluegrass. La storia di un amore condannato a morire. Un paese lontano dove i fiori sono alberi giganti perchè nutriti dalle lacrime del protagonista. 

Tobia Lamare chitarra, voce e armonica

THE MEAT GRINDER Il cuore che batte arriva nel tritacarne che prende le sue emozioni, le sue paure, il suo dolore e la sua gioia e le amalgama lasciando solo un ricordo di quello che era il cuore e dando vita a un nuovo disco. 

Tobia Lamare  synth e drum  

BIO

Tobia Lamare è da vent’anni una figura di spicco della cultura alternativa in Salento. Musicista e dj a 45 giri, nei suoi party ha ospitato rockstar internazionali e artisti underground: Dave Rowntree (Blur), Mike Joyce (the Smiths), Eddie Piller (Acid Jazz), SnowBoy (Amy WineHouse). Ha composto musiche per il teatro, documentari, film, per installazioni (Michelangelo Pistoletto) e ha aperto i concerti di band come Kings Of Convenience, Iggy Pop & the Stooges. Dal 2010 ha pubblicato quattro album da solista ed è stato in tour negli Stati Uniti, U.K., Spagna, Irlanda, Belgio, Olanda, Germania, in piccoli e grandi festival come lo Sziget di Budapest. Accompagna spesso Don Pasta nelle sue digressioni sulla parmigiana e Vincenzo Costantino Chinasky in quelle letterarie alcooliche. Negli ultimi anni ha firmato la colonna sonora del film “Ius Maris” di Vincenzo D’Arpe vincitore del premio Migrarti 2018 al Festival del Cinema di Venezia e del film “I Naviganti” di Don Pasta. Dal 2010 ha pubblicato quattro album da solista. “Songs For The Present Time” (2019) ha ottenuto attenzione della stampa nazionale e all’estero ampliando il cartellone delle date fuori Italia. Nei suoi dischi ha ospitato diversi artisti nazionali e internazionali come Mara Simpson (U.K.), Random Recipe (CAN), Martin Hagfors (USA), RED KID(IRL). Negli ultimi tre anni ha sonorizzato per Fermenti Lattici APS diversi libri per l’infanzia e una collana della casa editrice Orecchio Acerbo per un progetto ispirato a Bob Dylan.

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