Tobia Lamare
“Songs For The Present Time”
Release Date: 27 settembre 2019
Label: Lobello Records
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“Songs for the present time” è un titolo che vuole sottolineare la contemporaneità delle emozioni che hanno dato vita al disco di Tobia Lamare. E’ un disco dove si canta e si suona di amore, vita e morte, come nella migliore tradizione country o blues. E’ un disco che nasce a pochi chilometri dal mare e dalla sua forza rigeneratrice ma che ha sempre le mani nella terra bruciata dal sole della Masseria dove Tobia abita e registra. E’ un disco registrato mentre una vita andava via e ne arrivava un’altra. E’ stato registrato catturando il suono della Masseria con i suoi lunghi riverberi naturali e con la pietra e il legno che circondano le sue stanze e che ne danno un suono unico. I punti di riferimento riguardanti la produzione sono stati gli album “casalinghi” di Springsteen, Sebadoh, The Band insieme a quello che per Tobia sono stati sempre artisti di riferimento come i Cure, Dinosaur Jr, Bob Dylan, Van Morrison.
Tutti i brani del disco sono stati composti “on the road”. La maggior parte delle canzoni sono nate proprio mentre Tobia viaggiava nei suoi tour nazionali e internazionali. “Lost without you” è nata in una stanza d’albergo in Irlanda; “Dada” è stata arrangiata live durante il tour europeo nel 2018; “Endless” è il segnalibro di un intenso viaggio a Milano; il ritmo in levare di “Vampires” e “Higher” partono da una prova acustica sulla spiaggia più vicina alla Lobello Records; “Love Means Trouble” è stata abbozzata a Nashville (USA) prima di uno show e poi finita a Bundoran in Irlanda anni dopo. Anche “This Road” nasce dalla suggestione del diario della traversata che due donne, Theresa Wallach e Florence Blenkiron, hanno compiuto nel 1935, partendo da Londra e arrivando fino in Sud Africa da sole in motocicletta. Il testo della lisergica “Ode to the west wind” è un cut up dell’omonima ode di Shelley composta durante uno dei suoi soggiorni nel golfo di Napoli. “The Big Snack” nasce da una saudade del sud Italia, che entra in scena quando ti trovi in difficoltà a centinaia di miglia distante da casa e sogni il sole. “My Flavia” è il benvenuto alla nuova arrivata in famiglia nel 2018.
Il percorso creativo del disco quindi viaggia insieme a quello dei tour fatti da Tobia, in solo e con la band, negli ultimi anni. E’ un disco nato in movimento, confrontandosi sulla composizione e gli arrangiamenti con altri artisti come il californiano Nate Bernardini, che è entrato anche nella formazione live della band, o i dublinesi Red Kid e la songwriter britannica Mara Simpson.
I musicisti che hanno suonato nel disco sono: Andrea Miccoli (Mama Marjas, Salento Funk Orchestra) alla batteria; Antonino De Blasi (Psycho Sun) al basso; Antonio Candido Jr (The Sellers) all’armonica; Alessandro Dell’Anna (Giro di Banda) alla tromba;Dario Stefanizzi (Marscarimirì) al sax; il fratello di Tobia, Massimo Todisco (Zeman musica per adulti) al piano elettrico su Ode to the West Wind.
Il disco è stato scritto interamente da Tobia Lamare, al secolo Stefano Todisco, ed è stato prodotto e arrangiato nella Masseria Lobello a Lecce.
Registrato e mixato tra maggio 2018 e maggio 2019 da Tobia Lamare e Alex Fazzi (Sud Sound System, La Municipàl, Major Lazer ) alla Masseria Lobello, ad eccezione delle batterie registrate al CAG di Brindisi da Marco Lovato (Caparezza). In “The Big Snack”, “Endless” e “My Flavia” tutti gli strumenti sono stati suonati da Tobia Lamare.
Mastering di Steve Corrao al Sage Studio di Nashville, TN
1. DADA
2. VAMPIRES
3. ENDLESS
4. THE BIG SNACK
5. ODE TO THE WEST WIND
6. LOVE MEANS TROUBLE
7. LOST WITHOUT YOU
8. THIS ROAD
9. MY FLAVIA
10. HIGHER
LA COPERTINA
La copertina del disco è una fotografia trovata su un banco di un mercatino delle pulci. Ogni brano del disco è accoppiato a una fotografia. Sono foto presumibilmente scattate tra gli anni trenta e il dopoguerra. Foto che ritraggono momenti alla ricerca di una normalità o della luce in anni di difficoltà. Non siamo mai stati abbastanza grati del dolore che hanno provato le generazioni passate per liberarci da un futuro scuro, anzi la voglia di sopraffazione dei più deboli che ci circonda evoca le pagine peggiori della nostra storia.
BIO
Tobia Lamare è da vent’anni una figura di spicco della cultura alternativa in Salento. Musicista e dj di 45 giri, nei suoi party ha ospitato rockstar internazionali e artisti underground: Dave Rowntree dei Blur, Mike Joyce degli Smiths, Eddie Piller (Acid Jazz), SnowBoy (Amy WineHouse, Lisa Stanfield), Dean Rudland. Ha composto musiche per il teatro, documentari, film, per installazioni (Michelangelo Pistoletto) e ha aperto i concerti di band come Kings Of Convenience e Iggy Pop & the Stooges.
Dal 2008 Tobia, dopo l’ultimo album con gli Psycho Sun uscito per l’etichetta Urtovox, ha dato il via alla sua carriera da songwriter. Ha fatto lunghi tour in giro per l’Italia e l’Europa, tre con Puglia Sound Export, suonando in grandi club, librerie, festival sperduti nei boschi della Francia o raduni giganti come lo Sziget a Budapest. Ha suonato per agricoltori ubriachi a Nashville e nei folk club di Saint Louis negli Stati Uniti e in quelli di Londra e Barcellona. L’ultimo tour del 2018 l’ha visto per la quarta volta in Irlanda e poi in Germania, Olanda e Belgio. Ha pubblicato da solista tre album: The Party (2009), Are You Ready for the Freaks, Summer Melodies (2016). Nei suoi dischi passati ha ospitato diversi artisti nazionali e internazionali: Mara Simpson (U.K.), Red Kid (IRL), Random Recipe (Canada), Martin Hagfors (USA/NO), Gianluca De Rubertis (Il Genio), Marco Ancona, Dario Stefanizzi (Mascarimirì), Emanuele Coluccia (Banda Adriatica), Francesco Pennetta, Maurizio Vierucci (Oh Petroleum!) Roberto Pisacane (BoomDaBash).
Ha recentemente curato la colonna sonora del film “Ius Maris”, vincitore del premio Migrarti 2018 e presentato durante l’ultimo Festival del Cinema di Venezia.