Underdog
“Underdog vs Underdog”
Data d’uscita: 21 aprile 2023
Label: Phonosphera Records
(presspage riservata alla stampa – DA NON PUBBLICARE)
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A distanza di oltre dieci anni dall’ultimo album (il fortunato “Keep Calm” del 2012) il progetto Underdog torna sulle scene con il nuovo lavoro discografico dall’emblematico titolo “Underdog vs Underdog“, in uscita in digitale e in formato vinile il prossimo 21 aprile per la label Phonosphera Records.
“Underdog vs Underdog” è il disco della metamorfosi. Dopo tanti anni in tour e con vari cambi in line up (peculiarità propria del progetto Underdog) le otto canzoni contenute nel disco rappresentano i momenti più prolifici e creativi di questi ultimi anni. Registrato in due sessioni diverse con musicisti differenti ma legati tra loro da ambienti e storie comuni: due line up a confronto, guidate dalle voci di Diego Pandiscia e Basia Wisniewska, che traghettano il progetto in nuove forme di esplorazione e contaminazione.
“Ogni brano è una storia a sé. Narrare storie tristi per esorcizzarle.
Vengono svelate storie di esseri umani, come polaroid che rubano istanti di vita preziosi.
Storie miserabili, con la musica da cornice, ed una buona scusa per narrarle”. (Underdog)
Il Video di Cold Moon In Deep Water
Il disco è stato anticipato dal singolo “Cold Moon In Deep Water” che gode di un suggestivo videoclip d’animazione realizzato con intelligenza artificiale e che lo rende un esperimento unico nel suo genere, frutto della collaborazione con la farm Contaminazioni (un laboratorio sperimentale di comunicazione formato da giovanissimi studenti dei dipartimenti di Graphic Design, Design e Videomaking), ideata dal Prof. Davide Cardea dell’Accademia delle Arti e delle Nuove Tecnologie di Roma.
TRACKLIST
Lato A:
1.Where Did I Sleep Last Night
2.Mean
3.Mare Mostrum
4.Jungle Lemon Bomb
Lato B:
1.Mirrors
2.Silent Insect
3.Come Ogni Estate
4.Cold Moon In Deep Water
CREDITS
Where Did I Sleep Last Night; Mirrors; Cold Moon In Deep Water; Silent Insect:
Recorded and mixed @ LRS FACTORY by Luigi Di Filippo in 2015
Drums: Tommaso Moretti
Piano and Electronics: Alberto Fiori
Bass/D.Bass & Voice: Diego Pandiscia
Voice & Synth: Barbara “Basia” Wisniewska
Mare Mostrum; Mean; Jungle Lemon Bomb; Come Ogni Estate:
Recorded @ Fattoria Sonora altipiani.it by Jacopo Dell’Abate in 2021
Mixed @ by Jacopo Dell’Abate in 2022
Drums: Ivan Macera
Guitars: Lorenzo Tarducci
Electronics: Jacopo Dell’Abate
Bass/D.Bass & Voice: Diego Pandiscia
Voice & Synth: Barbara “Basia” Wisniewska
TRACK BY TRACK a cura di Underdog
Where Did I Sleep Last Night
E’ la metafora del risveglio dopo una sbronza. Volevamo paragonare i primi attimi del risveglio dell’ubriaco ad una situazione più estrema. La musica deve tramettere l’ansia di una persona che si risveglia in trappola, come nel film Buried – sepolto.
Mean
La musica di Mean è una colonna sonora al testo evocativo di Basia “Quando ero bambina, mia madre mi portava in misteriosi viaggi in giro per il mio paese. Abbiamo percorso centinaia di chilometri su treni notturni verso luoghi di culto e apparizioni mistiche. Ogni volta che ci ripenso, mi chiedo se sia successo davvero o se sia stato solo un sogno.” Musicalmente è un omaggio ai Calexico e a tutto l’immaginario desolato che canzoni così cercano di rievocare, a sottolineare quel senso di malinconia legato al ricordo.
Mare Mostrum
Mare Mostrum è un’altra pezza emotiva.
La canzone è stata scritta mentre Diego lavorava come operatore umanitario nei salvataggi in mare nel Mediterraneo. La struttura della canzone vuole rievocare il senso di contrasto, di schizofrenia del nostro tempo.
Immaginatevi un testo che descrive una donna prendere il sole sulla spiaggia, bellissima, con i desideri e i problemi di ogni giorno, poi la telecamera si allontana e si sposta oltre la spiaggia, verso il mare, e in quello stesso mare, un uomo, ed una storia completamente differente.
Jungle Lemon Bomb
“Questa è una vecchia canzone” – disse un giorno Rocket – riferendosi alla storia che narra la fine della relazione del suo amico, gran coltivatore di Lemon Bomb.
Quanto aiuta quando chiami le situazioni con le parole giuste!
Mirrors
Ci sono io davanti lo specchio e faccio io conti, e mentre faccio i conti invecchio.
Poi c’è Lei, uno specchio differente, un posto differente, e i conti non tornano mai.
Silent Insect
Eravamo in tour e Tommaso si era portato questo disco degli Hella, “Acoustics” e sembra come ascoltare un insetto che cammina, isterico, a scatti, frenetico … volevamo rievocare quel tipo di sclero lì.
Il testo è la traduzione di una poesia di Giulio Stocchi.
Come Ogni Estate
Come ogni estate parla di una storia d’amore, e lo fa, come dovrebbero essere fatte le canzoni così, come ci insegna Lou Reed: un accordo, una storia, una voce.
Cold Moon In Deep Water
E’ un blues, non nella musica ma perché è il testo, l’attitudine in cui è stato composto che ne fa un blues. E’ stato il primo brano composto dopo l’ultimo disco “Keep Cam”, si sente infatti una voglia di esplorazione, di rottura. Eravamo curiosi di vedere come l’”elettronica” potesse aiutare a comunicare una serie di sensazioni, un approccio più freddo, chirurgico. Dobbiamo ringraziare Tommaso Moretti perché il suo stile di drumming permetteva benissimo l’esplorazione in tale campo. In realtà nel brano di elettronica pura ne abbiamo ben poca, è la batteria suonata che rifà il verso ad una ipotetica drum machine. Il piano ed i synth di Alberto Fiori creato suggestioni sonore perfette per il tipo di territorio musicale che volevamo esplorare.
BIOGRAFIA
Underdog (Italia – Polonia) No-jazz
Underdog è un progetto che prende spunto dalla biografia di Charles Mingus “Beneath the Underdog”: musicisti, in totale libertà di espressione, che operano una ricerca musicale senza schemi se non quello di spiazzare l’ascoltatore, esorcizzare e dissacrare la musica.
Il gruppo nasce e si evolve in forma aperta: collaborazioni e rivisitazioni dei brani avvengono di continuo.
A pochi anni di attività (2007), dopo aver vinto diversi festival nazionali (Martelive, Ephebia, Keep On,per citarne alcuni) nel 2009 viene prodotto da Altipiani Records il primo disco “Keine Psychotherapie” a cui seguirà nel 2012 “Keep Calm”: disco che li consacrerà come band a livello internazionale.
Inizia un interminabile periodo di live in Italia e in Europa, altri artisti iniziano a collaborare con la band: Faust, Geoff Leigh, Luigi Cinque and Hipertext Orchestra, Badara Seck, Alfie Raynar, Antonello Salis. Da una di queste collaborazioni ne uscirà un DVD live: “Roundabout Rome” registrato nelle due date dell’Auditorium Parco della Musica e dell’Angelo Mai con Giovanni Gulino dei Marta sui Tubi e Ben Lamar Gay dell’accademia jazz sperimentale di Chicago. Nel 2016 partecipano al Music and Miles– festival/tour itinerante con più di 40 date negli USA.
In questi lunghi anni la band ha sperimentato diverse formazioni live, la voce di Barbara Basia Wisniewska e il basso di Diego Pandiscia vengono accompagnati da nuovi musicisti, come Lorenzo Tarducci, subentrati ormai da anni nel progetto.
“Underdog vs Underdog”, il loro ultimo disco, è un lavoro nato tra un tour e l’altro, con la consapevolezza di voler immortalare la formazione che on the road accompagnava in differenti periodi i fondatori del progetto.
Discografia:
2009 – Altipiani Records – Keine Psychotherapie
Il disco d’esordio, figlio del precedente demo Zeno registrato due anni prima. Il disco è lo specchio del dogma musicale che ha accompagnato la band sin dagli esordi: riuscire a mescolare le idee artistiche di sette musicisti senza pianificare nulla. Ogni brano nasce in lunghe session di improvvisazione sino a raggiungere la forma canzone che più accomuna tutti i componenti. Keine Psychotherapie in tedesco si traduce con “niente psicoterapia” proprio perché le attitudini, i vizi e gli errori dei musicisti dovevano restare liberi di esprimere tutto il potenziale di creatività senza rientrare in dogmi o generi musicali predefiniti.
2012 – Altipiani Records/Marte label – Keep Calm
Con l’attitudine e gli obiettivi del primo disco: niente dogmi se non quello della libertà di espressione, gli Underdog entrano in studio dopo due anni di lavoro per concretizzare i brani rodati negli ultimi anni di live. Grazie all’esperienza data dalle collaborazioni con diversi musicisti di calibro internazionale il disco acquista un respiro più ampio ed è apprezzato anche all’estero portando la band a suonare sia in festival europei (Sziget Festival) che nel festival itinerante Music and Miles con oltre 40 date negli Stati Uniti.