VeiveCura – Goodmorning Utopia

La Vigna Dischi // in uscita il 15 maggio 2014 su cd

(press page riservata alla stampa / da non diffondere)

VeiveCura – Goodmorning Utopia
(La Vigna Dischi)

Terza opera dal trittico esistenziale di VeiveCura

GOODMORNING UTOPIA – IL DISCO
Esce il 15 maggio per La Vigna Dischi il terzo disco di VeiveCuraGoodmorning Utopia”, album che chiude la trilogia esistenziale del progetto musicale di Davide Iacono, cominciata nel 2010 con “Sic Volvere Parcas” (album totalmente strumentale dalle atmosfere cupe e viscerali) e proseguita nel 2012 con “Tutto è vanità” (disco caratterizzato da dimensioni sonore più leggere e distensive e dalla comparsa del cantato in italiano). Il titolo di questa terza opera suggerisce le tinte dell’album: un lavoro nato dall’umiltà di un piccolo lembo di terra sicula che però aspira ad ambizioni dal sapore internazionale. “Goodmorning Utopia” è un percorso dentro cuore e psiche dell’artista, elementi tanto colmi di passione quanto di insoddisfazione. Con esso si rivela l’archetipo dell’uomo che tenta di toccare il cielo pur avendo entrambe le braccia incatenate a terra. La bellezza c’è, ci circonda più o meno sensibilmente, ma appena tentiamo di afferrarla essa sfuma fuori dai nostri pugni chiusi. “Goodmorning Utopia” racchiude un messaggio universale che vuol lasciare comunque un’aura di speranza. Perché nonostante ci accorgiamo che i nostri sogni diventano di giorno in giorno sempre più difficili da raggiungere, troviamo dentro noi stessi la forza per andare avanti e inventarci un nuovo modo per provare a toccare quel cielo tanto bramato. L’album segue tutto un percorso sull’Utopia che parte dalle rovine, dalla caduta, sintetizzata dal brano “Persepolis”, e arriva a “Goodnight Utopia” ovvero l’ennesimo tentativo di mettere a letto i nostri fallimenti, le nostre paure, in nome di una nuova lotta esistenziale colma di speranza. In mezzo si trovano i vari passaggi che dal buio ci portano alla luce: la rassegnazione, la presa di coscienza, la nobilitazione del passato, l’attesa, il risveglio. “Goodmorning Utopia” è quindi un viaggio fra sogni e speranze, montagne russe di modelli e ideali irraggiungibili, infranti e ripresi. Città tagliate dai fiumi, cieli e mari (Ad Astra, Young River), ma anche sogni spezzati dopo le speranze iniziali (Baggio, il pallone d’oro nel ’93 poi il rigore sbagliato nella finale dei mondiali USA contro il Brasile), gli occhi di una ragazza che nascondono foreste (Nei tuoi occhi legno), spazi e profondità immense (Atlantica), scontri/incontri (Oxymoron), sguardi come vulcani inabissati (Marsili): “siamo scossi e bruciamo, poi gli ultimi sbuffi e ci spegniamo”.

“Una carta del mondo che non contiene il Paese dell’Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo,
perché non contempla il solo Paese al quale l’Umanità approda di continuo.
E quando vi getta l’ancora, la vedetta scorge un Paese migliore e l’Umanità di nuovo fa vela” (Oscar Wilde)

TRACKLIST
1) Persepolis
2) Ad Astra
3) Utopia Pt. I – II – III (Baggio)
4) Nei tuoi occhi legno
5) Young River
6) Utopia Pt. IV – V (Atlantica)
7) Oxymoron
8) Utopia Pt. VI – VII (Marsili)
9) Goodnight Utopia

LA VIGNA DISCHI
La Vigna Dischi è un’etichetta etichetta piccola piccola, fatta “in campagna” e che guarda alla musica siciliana, valorizzando (per quanto possibile) quanto di buono c’è nell’Isola. Vuole vivere (e far vivere) le stesse emozioni che si provano bevendo un ottimo bicchiere di syrah davanti ad un camino d’inverno, o uno chardonnay fresco di fronte il mare di Mazara, d’estate. O un Marsala di quelli che i grandi imprenditori agricoli della zona hanno saputo far resuscitare. Vuole coltivare uve di qualità, perché sono in tanti a credere che in questo angolo d’Africa ci siano talenti inespressi o che – se espressi – restano sotto terra, in attesa di germogliare. La Vigna vuole farli fiorire, in un modo o nell’altro, foglia dopo foglia, acino dopo acino, filare dopo filare.

BIOGRAFIA
Davide Iacono crea VeiveCura nel dicembre 2008. In poco tempo arriva ad aprire i concerti di alcuni tra i più rilevanti artisti della scena indipendente italiana (Moltheni, Amor Fou, Appino degli Zen Circus, Cesare Basile) e condivide il palco con i Maestri Manlio Sgalambro e Franco Battiato. Nel 2009 si infittiscono anche le collaborazioni: con i siracusani Froben nasce “I capelli raccolti di Annes”; Umberto Maria Giardini lo coinvolge nella realizzazione di “Ingrediente Novus”, album che raccoglie i dieci anni di carriera di Moltheni, insieme ad artisti del calibro di Mauro Pagani, Enrico Gabrielli e Vasco Brondi. “Sic Volvere Parcas”, opera prima di VeiveCura, vede la luce nelle prime settimane del 2010. Album strumentale dalle atmosfere rarefatte, registrato da Davide con l’ausilio di un ensemble di archi e fiati al Vertigo Studio di Toti Valente, spiazza la critica e affascina il pubblico. Nel frattempo viene girato “Terra Bagnata”, documentario sperimentale sulla Sicilia sud-orientale che accompagna con le sue immagini la maggior parte dei live. La componente visionaria è una presenza costante nell’immaginario di VeiveCura, e grazie allo scambio artistico con Echi Visivi viene coinvolto nella realizzazione delle musiche del film “La strada verso casa”, pellicola selezionata, fra gli altri, ai festival di Roma, New York, San Paolo, Portland e Siena. Collabora con artisti internazionali dal 2010 (Stead, Julia A. Noack, Polyana Felbel, Honig) coi quali ha avuto l’opportunità di esibirsi in Italia, Belgio, Olanda, Germania e Repubblica Ceca. Nel 2012 esce “Tutto è vanità”: il progetto VeiveCura vira verso atmosfere più pop, pur mantenendo la costante visionaria. Nel 2013 VeiveCura è stato premiato fra le migliori band live da KeepOn. Attualmente vive in Sicilia, rientrato da poco dalla Germania dove ha seguito da vicino per circa due anni il progetto della giovane promessa indie-folk Jonas David.

CREDITS
Davide Iacono: piano / voce / batteria e percussioni / effetti
Salvo Scucces: marimba / vibrafono / clarinetto / drum machine
Salvatore Puma: chitarra elettrica / effetti
Jonas David: chitarra elettrica / percussioni
Andrea Iozzia: basso elettrico
Peppe Schillaci: basso elettrico
Pietro Giunta: tromba / flicorno
Claudio Giunta: trombone
Graziano Giunta: corno
Armando Barni: sax alto
Sergio Battaglia: sax tenore
Chiara Scucces: flauto / flauto piccolo
Jascha Parisi: violoncello
Giuseppe Cassaro: effetti

Testi: Davide Iacono
Musica: Davide Iacono & VeiveCura.
Arrangiamenti orchestra: Salvo Scucces.
Registrato da Salvatore Puma al Pausa Studio di Modica, tranne: piano (tutti i brani), chitarra elettrica (track 8) e batteria (track 5; 8): registrati da Jonas David nel suo studio casalingo di Wuppertal (Germania).
Master: Andrea Suriani all’Alpha Dept. Studio di Bologna.
Artwork: Chiara Incarbone 

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COPERTINA E FOTO HIRES (foto by Chiara Incarbone)
 

 

 

 

 

 

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